Franco Martelli (militare 1906)

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Franco Martelli
NascitaVinci, gennaio 1906
MorteDembeguinà, 15 dicembre 1935
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
RepartoIV Gruppo carri veloci.
Anni di servizio1928-1935
GradoTenente di complemento
GuerreGuerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Franco Martelli (Vinci, gennaio 1906Dembeguinà, 15 dicembre 1935) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Vinci, provincia di Firenze, nel gennaio 1906, figlio di Alessandro[N 1] e Dolores Corsi.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito come allievo ufficiale di complemento, frequentò la Scuola di applicazione di cavalleria di Pinerolo uscendo con il grado di sottotenente nel marzo del 1928, assegnato al Reggimento "Genova Cavalleria" (4º) per il servizio di prima nomina.[1] Conseguita la laurea in giurisprudenza presso l'università di Firenze nel 1929, ritornato alla vita civile ricoprì un delicato posto di lavoro presso un importante istituto bancario.[1] Nel settembre 1935, promosso tenente da poco, chiese, ed ottenne, il richiamo in servizio attivo in vista dello scoppio della guerra d'Etiopia.[1] Raggiunta l'Africa Orientale venne assegnato in servizio presso il Comando del II Corpo d'armata del generale Pietro Maravigna.[1] Volendo combattere e stufo della vita d'ufficio, fu assegnato, dietro sua insistenza, ad uno squadrone di carri d'assalto leggeri di un Gruppo di bande indigene, col quale prese parte alle operazioni belliche.[1] Cadde in combattimento a Dembeguinà, nella subregione dello Scirè, il 15 dicembre 1935, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Alla sua memoria vennero intitolate diverse aule scolastiche e, in seguito, il Fascio di Combattimento di Vinci e lo stadio di Empoli.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di guerra, spirito ardente, animatore e trascinatore dei suoi carristi veloci, li condusse alle più ardue ed eroiche gesta nel difficile e sanguinoso combattimento di Dembeguinà. Assunto il comando dello squadrone in seguito alla morte del suo capitano per rendersi conto della situazione sotto raffiche intense del fuoco nemico uscì dal proprio carro, impartì ordini e si lanciò decisamente nella mischia. Ferito a morte, tenne contegno eroico, incitando i dipendenti nell’aspra lotta. Spirò al grido di « Viva il Re! Viva il Duce! ». Dembeguinà, 15 dicembre 1935.[4]»
— Regio Decreto 18 giugno 1936.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Martelli fu ministro dell'economia del Regno d'Italia tra il 1928 e il 1929.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 131.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]