Francesco Sassano

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Francesco Sassano
NascitaMonreale, 2 gennaio 1915
MorteMonreale, 25 marzo 1946
Cause della morteucciso a colpi di mitra
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Esercito Italiano
ArmaArma dei Carabinieri
Gradocarabiniere scelto
GuerreSeconda guerra mondiale
Moti separatisti siciliani del 1945-1946
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Francesco Sassano (Monreale, 2 gennaio 1915Monreale, 25 marzo 1946) è stato un carabiniere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Monreale il 2 gennaio 1915. Arruolatosi nell'arma dei carabinieri durante la seconda guerra mondiale fu inviato in Libia.[1] Nell'immediato dopoguerra si occupò di delicatissime indagini che riguardavano i banditi e gli ambienti malavitosi, che in quegli anni si impossessarono dei territori siti nel palermitano. Nella seconda metà degli anni Quaranta si impegnò a dare la caccia ai banditi di Salvatore Giuliano, prestando servizio presso il Comando forze repressione banditismo di Palermo, arrivando ad affermare pubblicamente che avrebbe ucciso Giuliano se solo lo avesse incontrato, con un colpo di pistola.[2] Tuttavia Sassano fu uno dei pochi carabinieri che a quel tempo non si fecero condizionare dall'ardua condizione in cui i territori palermitani si trovavano, e decise quindi di catturare Giuliano e la sua banda.[3] La banda di Giuliano infatti provocò un'enorme situazione di terrore che gli abitanti del posto vivevano quotidianamente; erano inoltre molto frequenti gli omicidi per mano mafiosa.

La mattina del 25 marzo 1946 Sassano si trovava in licenza a Pioppo[4], dove il 3 gennaio la banda di Giuliano aveva già tentato di assaltare la caserma dei carabinieri[5], improvvisamente tre uomini armati di mitra fecero irruzione all'interno della sua abitazione[6], davanti gli occhi delle due sorelle in quel momento presenti e portarono Sassano verso la montagna e lo uccisero a colpi di mitra.[7] Prima di abbandonare il corpo nelle campagne[8] gli aguzzini lasciarono un biglietto in cui c'era scritto: "Questa è la fine delle spie di Giuliano".[9] Successivamente Giuliano rivelò la motivazione del suo omicidio.[10]

Memoria[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 luglio 1947 nella seduta dell'Assemblea Costituente, Girolamo Li Causi durante il suo intervento lo ricorderà insieme ad altri caduti delle forze dell'ordine nella lotta al banditismo in Sicilia.[11]

Nel 2024 gli è stato dedicato un ritratto nei pressi della stazione dei carabinieri di Pioppo.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pioppo, 74 anni fa veniva ucciso il carabiniere Francesco Sassano, su filodirettomonreale.it.
  2. ^ Carlo Maria Lomartire, Il bandito Giuliano: la prima storia di criminalità, politica e terrorismo nell'Italia del dopoguerra, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-57009-7. URL consultato il 26 marzo 2024.
  3. ^ Giacomo Bommarito, La rivelazione, Booksprint, 1º settembre 2020, ISBN 978-88-249-4520-2. URL consultato il 26 marzo 2024.
  4. ^ Francesco Petrotta, Mafia e banditismo nella Sicilia del dopoguerra: la sentenza del processo di Viterbo per i fatti di Portella della Ginestra, La Zisa, 2002, ISBN 978-88-8128-075-9. URL consultato il 26 marzo 2024.
  5. ^ I Governo De Gasperi - 10 dicembre 1945 -13 luglio 1946, su dellarepubblica.it. URL consultato il 3 aprile 2024.
  6. ^ Vincenzo Vasile, Salvatore Giuliano: bandito a stelle e a strisce, Baldini Castoldi Dalai, 2003, ISBN 978-88-8490-484-3. URL consultato il 26 marzo 2024.
  7. ^ Paolo Sidoni e Paolo Zanetov, Cuori rossi contro cuori neri, Newton Compton Editori, 21 gennaio 2013, ISBN 978-88-541-5194-9. URL consultato il 26 marzo 2024.
  8. ^ Ricordati di ricordare, su Centro Siciliano di Documentazione "Giuseppe Impastato" - Onlus, 15 ottobre 2019. URL consultato il 3 aprile 2024.
  9. ^ Camera dei deputati Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in, Relazione sui rapporti tra mafia e banditismo in Sicilia, Camera dei deputati, V Legislatura, 1972. URL consultato il 26 marzo 2024.
  10. ^ Giacomo Bommarito, Per due pacchetti di trinciato, Booksprint, 14 giugno 2023, ISBN 978-88-249-8968-8. URL consultato il 26 marzo 2024.
  11. ^ Assemblea Costituente. Seduta del 15 luglio 1947 Intervento di Girolamo Li Causi, su fondazioneelioquercioli.net. URL consultato il 3 aprile 2024.
  12. ^ Per la banda Giuliano era una spia, 78 anni fa a Pioppo il rapimento e l'omicidio del carabiniere Sassano, su PalermoToday. URL consultato il 3 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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