Fosfatidilinositolo

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Fosfatidilinositolo
Abbreviazioni
PI, PtdIns
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC47H83O13P
Massa molecolare (u)886,56
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Il fosfatidilinositolo è un fosfolipide nel quale è legata, con legame estere, una molecola di inositolo al gruppo fosfato della testa polare.

Le forme fosforilate di fosfatidilinositolo sono chiamate fosfoinositidi e svolgono un ruolo importante nella segnalazione lipidica, nella segnalazione cellulare e nel traffico di membrana.

Biosintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il fosfatidilinositolo può essere prodotto per catalisi enzimatica, attraverso le reazioni illustrate di seguito.

Sintesi del fosfatidilinositolo per catalisi enzimatica.[2].
Sintesi del fosfatidilinositolo per catalisi enzimatica.[2].

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il fosfatidilinositolo è un componente delle membrane biologiche e ha un ruolo nella segnalazione cellulare, infatti viene attaccato dall'enzima fosfolipasi C che lo scinde in diacilglicerolo, che resta in membrana, ed inositolo fosfato, che essendo idrofilo viene rilasciato nel citosol.

Entrambi i prodotti sono coinvolti nel meccanismo di trasduzione del segnale, attivano delle vie di segnalazione cellulare che portano all'attivazione di diversi fattori di trascrizione che inducono la sintesi di proteine differenti.

L'anello dell'inositolo può essere fosforilato da una varietà di chinasi sui tre, quattro e cinque gruppi idrossilici in sette diverse combinazioni, a formare i fosfoinositidi; tuttavia i gruppi ossidrile 2 e 6 in genere non sono fosforilati a causa dell'impedimento sterico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 31.05.2012, riferita al sale sodico
  2. ^ Chrisotphe K. Mathews, van Holde, K.E.; Ahern, Kevin G.,, Biochemistry Third Edition, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Lipidlibrary, su lipidlibrary.co.uk. URL consultato il 18 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2007).
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