Fortunato Calcagno

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Fortunato Calcagno

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
24 giugno 1953
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Democrazia Cristiana
CircoscrizioneCatania-Messina-Siracusa-Ragusa-Enna
Incarichi parlamentari
  • Membro dal 15 giugno 1948 al 24 giugno 1953 della IX Commissione agricoltura e foreste - alimentazione
  • Membro dal 14 luglio 1948 al 24 giugno 1953 della Giunta per i trattati di commercio e la legislazione doganale
  • Membro dal 21 marzo 1950 al 24 giugno 1953 della Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge: cassa per il mezzogiorno (n.1170) ed esecuzione di opere straordinarie nell'italia settentrionale e centrale (n.1171)
  • Membro dal 9 gennaio 1951 al 24 giugno 1953 della Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti relativi ai danni di guerra (nn.1348 e 2379)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPPI (1919-1925)
DC (1946-anni '60)
PLI (anni '60)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Catania
ProfessioneAvvocato
Fortunato Calcagno
NascitaRamacca, 9 luglio 1900
MorteCatania, 31 marzo 1966
Luogo di sepolturaCimitero di Ramacca
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armata Regio Esercito
ArmaArtiglieria
Unità24º Reggimento artiglieria terrestre "Peloritani"
RepartoReparti mitraglieri
Anni di servizio1940 - 1945
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
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Fortunato Calcagno (Ramacca, 9 luglio 1900Catania, 31 marzo 1966) è stato un politico italiano, deputato della I legislatura della Repubblica Italiana con la Democrazia Cristiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Ramacca nel 1900, si laurea in giurisprudenza all’Università di Catania e consegue successivamente l'abilitazione forense. Collaboratore dell'Azione Cattolica, fu per sette anni, dal 1919 al 1925, segretario politico del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo. Successivamente eletto podestà di Ramacca, ha partecipato alla seconda guerra mondiale col grado di tenente di artiglieria.[1]

Nel dopoguerra fu promotore della costituzione dell'Ente siciliano di elettricità che si concretizzerà nel 1947;[2][3] ne fu vicepresidente e consigliere delegato.[4]

Eletto nella prima legislatura, ha rappresentato la Democrazia Cristiana nella Camera dei deputati.[5] Presidente dell’Editoriale Siciliana,[6] nell’ottobre del 1950, una cordata di imprenditori catanesi da egli capeggiata rileva il Corriere di Sicilia, giornale fondato nel 1943 dall’ex sindaco di Catania Carlo Ardizzoni e dal giornalista antifascista Giuseppe Longhitano. L'acquisto del quotidiano da parte di Calcagno, che funse da direttore, ne determinò l'entrata nell'orbita politica democristiana.[7]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Italy Parlamento, I Deputati e Senatori del ... Parlamento Repubblicano, La Navicella, 1949. URL consultato il 6 settembre 2023.
  2. ^ Italy Parlamento Camera dei deputati Commissione lavori pubblici, Atti parlamentari: Discussioni in sede legislativa, 1948. URL consultato il 6 settembre 2023.
  3. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it.
  4. ^ Orazio Barrese e Massimo Caprara, L’Anonima DC, Feltrinelli, 1977.
  5. ^ Fortunato Calcagno, su storia.camera.it.
  6. ^ Mario Grandinetti, I quotidiani in Italia, 1943-1991, F. Angeli, 1992.
  7. ^ Giuseppe Di Fazio e Giuseppe Farkas, Un giornale, un'isola: "La Sicilia" di Domenico Sanfilippo, Alfio Russo e Antonio Prestinenza, 1945-1967, S. Sciascia, 2005, ISBN 978-88-8241-203-6.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]