Formiche mellifere

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Formiche del miele del genere Myrmecocystus.

Le formiche mellifere o formiche del miele, dette anche formiche otri (in inglese honey ants o honeypot ants) sono formiche caratterizzate dalla presenza di operaie specializzate (dette repletes[1]) che vengono utilizzate dal resto della colonia come veri e propri magazzini viventi: le formiche operaie, dopo aver estratto la melata dagli afidi, la portano alle repletes, che vengono nutrite al punto che il loro gastro diviene rigonfio, sino a raggiungere le dimensioni di un acino d'uva. Le repletes, incapaci di muoversi, si appendono al soffitto delle celle del nido, diventando delle riserve viventi di cibo per l'intera colonia. Esse nutrono le loro compagne tramite trofallassi; quando le riserve alimentari scarseggiano le operaie titillano le antenne delle repletes e queste rigurgitano il cibo, grazie a un'apposita valvola gastrica che ne regola il flusso.[2]

Tra i primi entomologi a descrivere approfonditamente le formiche del miele vi furono Henry Christopher McCook[3][4] e William Morton Wheeler.[5]

La presenza di operaie specializzate nell'immagazzinamento si è evoluta autonomamente in specie appartenenti ad almeno sette generi differenti, accomunate dal fatto di vivere in zone estremamente aride. Tra esse vi sono alcune specie australiane dei generi Camponotus[6], Leptomyrmex[7] e Melophorus[8]; alcune specie nordamericane dei generi Myrmecocystus[9] e Prenolepis[10]; alcune specie nordafricane del genere Cataglyphis[11] e alcune specie sudafricane del genere Plagiolepis[12].

Le formiche del miele dei generi Camponotus e Melophorus sono parte integrante della dieta tradizionale di varie popolazioni aborigene australiane.[13][14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Replete, su antbase.org, Antbase. URL consultato il 30 luglio 2016.
  2. ^ (EN) Conway J.R., The Biology of Honey Ants, in The American Biology Teacher, vol. 48, n. 6, 1986, pp. 335–343, DOI:10.2307/4448321.
  3. ^ McCook H.C., The Honey and Occident Ants, 1882.
  4. ^ (EN) McCook H.C., Nature's craftsmen; popular studies of ants and other insects, Harper and Brothers, 1907, pp. 96–111.
  5. ^ (EN) Wheeler W.M., The Polymorphism of Ants, in Annals of the Entomological Society of America, March 1908, pp. 39–69, DOI:10.1093/aesa/1.1.39.
  6. ^ (EN) Froggattv W.W., Honey ants (PDF), in Report on the Work of the Horn Scientific Expedition to Central Australia, 1896, pp. 385–392.
  7. ^ (EN) Wheeler W.M., The Australian honey-ants of the genus Leptomyrmex Mayr, in Proc. Am. Acad. Arts Sci., vol. 51, 1915, pp. 255-286.
  8. ^ (EN) Schultheiss P., Schwarz S., Wystrach A., Nest Relocation and Colony Founding in the Australian Desert Ant, Melophorus bagoti Lubbock (Hymenoptera: Formicidae), in Psyche: A Journal of Entomology, vol. 2010, 2010, p. 1, DOI:10.1155/2010/435838.
  9. ^ (EN) R. R. Snelling, A revision of the honey ants, genus Myrmecocystus (Hymenoptera: Formicidae), in Natural History Museum of Los Angeles County, vol. 24, 1976, pp. 1–163.
  10. ^ (EN) Tschinkel W.R., Seasonal life history and nest architecture of a winter-active ant, Prenolepis imparis, in Insectes Sociaux, vol. 34, n. 3, 1987, pp. 143–164.
  11. ^ (EN) Schmid-Hempel P. and Schmid-Hempel R., Life duration and turnover of foragers in the ant Cataglyphis bicolor (Hymenoptera, Formicidae), in Insectes Sociaux,, vol. 31, n. 4, 1984, pp. 345–360.
  12. ^ (EN) Plagiolepis (Anacantholepis) jouberti Forel, su The Ants of Africa. URL consultato il 18 febbraio 2019.
  13. ^ Formiche del miele, su fondazioneslowfood.com.
  14. ^ (EN) Use of Insects by Australian Aborigines, su academic.oup.com.

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