Eparchia di Adiabene

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Eparchia di Adiabene
Eparchia Adiabensis Syrorum
Chiesa sira
 
Arcieparca (titolo personale)Nathanael Nizar Wadih Semaan
Presbiteri7, tutti secolari
Diaconi1 permanente
 
StatoIraq
Parrocchie6
 
Erezione28 giugno 2019
Ritoantiocheno
CattedraleRegina della Pace
IndirizzoSultan Al Salam Cathedrial, Ankawa, Erbil, Iraq
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Iraq

L'eparchia di Adiabene (in latino: Eparchia Adiabensis Syrorum) è una sede della Chiesa cattolica sira in Iraq. È retta dall'arcieparca (titolo personale) Nathanael Nizar Wadih Semaan.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'eparchia include i governatorati di Sulaymaniyya, Arbil e Dahuk nel Kurdistan iracheno. Il nome Adiabene deriva dall'antica denominazione della regione, in siriaco Ḥadyab.

Sede eparchiale è la città di Erbil, dove si trova la cattedrale della Regina della Pace.

Nell'anno 2020 contava 6 parrocchie.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'istituzione dell'eparchia è stata stabilita durante il sinodo della Chiesa cattolica sira celebrato tra il 17 e il 22 giugno 2019, ricavandone il territorio dall'arcieparchia di Mosul dei Siri; l'eparchia è stata formalmente eretta con decreto del patriarca del 28 giugno 2019.[1] La Santa Sede ha dato comunicazione dell'erezione il 30 agosto 2019.[2]

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

  • Nathanael Nizar Wadih Semaan, dal 28 giugno 2019

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
2020 ? ? ? 7 7 ? 1 6

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (AR) Annuncio dell'erezione dell'eparchia, su syr-cath.org. URL consultato il 19 aprile 2021.
  2. ^ Dalle Chiese Orientali. Erezione dell'Eparchia di Adiabene (Hadiab) e nomina del nuovo Vescovo, su press.vatican.va, 30 agosto 2019. URL consultato il 19 aprile 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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