Emil Steffann

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Emil Steffann, spesso reso ortograficamente come Emil Steffan (Gadderbaum, 8 luglio 1899Bonn, 28 aprile 1968), è stato un architetto tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Perlopiù autodidatta, fu intimo amico di Rudolf Schwarz, con cui collaborò a vari progetti nella prima parte della sua carriera.[1][2] Nel dopoguerra si stabilì a Lubecca, dove si occupò di vari progetti di ricostruzione e pianificazione.[1]

L'opera che per prima gli diede notorietà nazionale fu la ricostruzione del Monastero Francescano di Colonia; tra le sue opere più note, la Certosa di Marienau di Düsseldorf, progettata insieme a Gisberth Hülsman, e la Chiesa di Sant'Elisabetta in Opladen.[2]

Il suo stile, largamente influenzato dalle teorie di Schwarz, si basava sulla predominanza dei materiali sulla forma,[1] sulla sobrietà e sulla razionalità delle scelte.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c John Sandford, Steffann, Emil, in Encyclopedia of Contemporary German Culture, Routledge, 2013, ISBN 1136816100.
  2. ^ a b James Stevens Curl e Susan Wilson, Steffann, Emil, in The Oxford Dictionary of Architecture, Oxford University Press, 2015, ISBN 9780199674985.
  3. ^ Fabio Guerrera, Emil Steffann:”Possiamo ancora costruire chiese?”, in Thema Magazine, 30 marzo 2015. URL consultato il 22 ottobre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tino Grisi, „Können wir noch Kirchen bauen?“ / „Possiamo ancora costruire chiese?“: Emil Steffann und sein / Emil Steffann e il suo Atelier, Schnell und Steiner, 2014, ISBN 9783795428723.
  • Franz Hitze-Haus, Emil Steffann (1899-1968): Werk, Theorie, Wirkung, Schnell & Steiner, 1999, ISBN 9783795412272.

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Controllo di autoritàVIAF (EN77108831 · ISNI (EN0000 0000 6679 0165 · ULAN (EN500017984 · LCCN (ENn82205100 · GND (DE118617052