Eduard Dingeldey

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Eduard Dingeldey

Membro del Reichstag
Durata mandatomaggio 1928 –
novembre 1933

Membro del parlamento statale dell'Assia
Durata mandato1919 –
1928

Leader del Partito Popolare Tedesco
Durata mandato1931 –
4 luglio 1933
PredecessoreErnst Scholz
Successorenessuno

Dati generali
Partito politicoPartito Popolare Tedesco

Peter Gustav Eduard Dingeldey (Gießen, 27 giugno 1886Heidelberg, 19 luglio 1942) è stato un politico e avvocato tedesco, membro del Partito Popolare Tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dingeldey nacque nel 1886, figlio del pastore evangelico August Dingeldey e di sua moglie Bessie nata Wilson. Dopo aver studiato legge e economia presso le università di Heidelberg, Berlino e Gießen, divenne assessore del governo presso l'ufficio distrettuale di Worms e in seguito lavorò come avvocato, prima a Darmstadt e poi dal 1931 a Berlino. Durante i suoi studi a Heidelberg, Dingeldey divenne membro della Verbindung Rupertia.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Si sposò il 23 aprile 1919 con Elisabeth Hildegard, nata Merck.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1919 divenne membro e leader del partito del Partito Popolare Tedesco in Assia. Dal 1919 al 1928 fu membro del parlamento statale dell'Assia per il DVP e lì fu capogruppo parlamentare.

Dingeldey dal maggio 1928 al novembre 1933 fu membro del Reichstag e dal 1930 capogruppo parlamentare del suo partito.[1] Dal 1930 si batté per la formazione di un cosiddetto “partito dei cittadini” (Staatsbürgerpartei), ma questo progetto fallì.

Dal 1931 fino allo scioglimento del partito nel 1933, Dingeldey fu presidente del DVP. All'interno del partito cercò di mediare la faida tra la fazione dei "liberali" e la fazione di "destra", ma non ci riuscì. Nel 1932 firmò un accordo elettorale con il Partito Popolare Nazionale Tedesco, in un'alleanza diretta contro l'SPD e il partito di centro. Dopo la grave sconfitta alle elezioni del Reichstag del 5 marzo 1933 lui e Otto Hugo rimasero gli unici membri del DVP del Reichstag, con Hugo che poi fu sostituito da Emil von Stauß.[2][3]

Dingeldey il 24 marzo non poté votare la legge dei pieni poteri a causa delle sue condizioni di salute.[4] Nonostante inizialmente si fosse espresso contro la cooperazione con il partito nazista e nel giugno 1933 avesse rifiutato ancora una volta l'unione del DVP nel NSDAP, dopo lo scioglimento del DVP, Dingeldey agì per conto dei nazisti al Reichstag. Nel novembre 1933 si dimise da membro del Reichstag.[5]

Durante il periodo nazista lavorò nuovamente come avvocato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Heinrich Brüning: Memoiren 1918 - 1934, Deutsche Verlags-Anstalt GmbH, Stuttgart, 1970, S. 697
  2. ^ (DE) Elke Seefried e Walter de Gruyter, Theodor Heuss, In der Defensive, 5 maggio 2009, ISBN 978-3-598-44129-5. URL consultato il 19 ottobre 2020.
  3. ^ (DE) Harold James, Die Deutsche Bank im Dritten Reich, su books.google.de, C.H.Beck, 2003, ISBN 978-3-406-50955-1. URL consultato il 19 ottobre 2020.
  4. ^ (DE) Friedrich Stampfer, Sie haben nicht kapituliert, su books.google.de, Verlag für Gewerkschaftspolitik und Sozialwissenschaft, 1948. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  5. ^ (DE) C.H.Beck Lothar Gall, Die Deutsche Bank, 1870-1995, 1995, ISBN 978-3-406-38945-0. URL consultato il 19 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eduard Dingeldey der Syndikus als Politiker. In: O.B. Server: Matadore der Politik; Universitas Deutsche Verlags-Aktiengesellschaft, Berlin, 1932; S. 110 ff.
  • Jochen Lengemann: MdL Hessen. 1808–1996. Biographischer Index (= Politische und parlamentarische Geschichte des Landes Hessen. Bd. 14 = Veröffentlichungen der Historischen Kommission für Hessen. Bd. 48, 7). Elwert, Marburg 1996, ISBN 3-7708-1071-6, S. 108.
  • Klaus-Dieter Rack, Bernd Vielsmeier: Hessische Abgeordnete 1820–1933. Biografische Nachweise für die Erste und Zweite Kammer der Landstände des Großherzogtums Hessen 1820–1918 und den Landtag des Volksstaats Hessen 1919–1933 (= Politische und parlamentarische Geschichte des Landes Hessen. Bd. 19 = Arbeiten der Hessischen Historischen Kommission. NF Bd. 29). Hessische Historische Kommission, Darmstadt 2008, ISBN 978-3-88443-052-1, Nr. 143.
  • Hans Georg Ruppel, Birgit Groß: Hessische Abgeordnete 1820–1933. Biographische Nachweise für die Landstände des Großherzogtums Hessen (2. Kammer) und den Landtag des Volksstaates Hessen (= Darmstädter Archivschriften. Bd. 5). Verlag des Historischen Vereins für Hessen, Darmstadt 1980, ISBN 3-922316-14-X, S. 88.

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