Dux. Casanova in Boemia

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Dux. Casanova in Boemia
AutoreSebastiano Vassalli
1ª ed. originale2002
Generesaggio romanzato
Sottogenerebiografico
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneDux, 1785-1798
ProtagonistiGiacomo Casanova

Dux. Casanova in Boemia è un saggio dello scrittore italiano Sebastiano Vassalli pubblicato nel 2002. Racconta la storia, a metà tra il biografico ed il romanzato, degli ultimi anni di vita di Giacomo Casanova, trascorsi in Boemia sotto la protezione del conte di Waldstein. Il titolo si riferisce al paese boemo in cui egli combatte la sua ultima battaglia: quella contro le "bestie boeme", ovvero i coinquilini del castello.

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Settembre 1785. Un ormai anziano Giacomo Casanova si stabilisce nel castello del conte Joseph-Charles Emmanuel di Waldstein, a Dux. Qui trascorre gli ultimi anni della sua vita alternando la scrittura dei suoi romanzi ai litigi con i suoi conviviali: il maggiordomo del castello Feltkircher, l'amministratore Stelzl, il corriere Wiederholt e la guardarobiera Carolina.

La sua ultima grande battaglia, quella contro le "bestie boeme" (così chiamate dallo stesso Casanova), ha luogo tra le mura del castello, soprattutto nella sala da pranzo, dove la sua incapacità di parlare tedesco gli impedisce la comunicazione, escludendolo dai discorsi dei commensali.

Oltre al danno, la beffa: uno dei suoi due acerrimi nemici, Wiederholt o Feltkircher, fa scempio dei suoi ritratti utilizzandoli come carta igienica. Profondamente offeso egli si rivolge alla contessa madre Marie Anna Therese di Waldstein che, per corrispondenza, lo tratta in modo comprensivo e amichevole, ma solo perché cerca in lui un alleato per convincere suo figlio a cacciare la sua amante Carolina e a sposarsi con Marie Josepha Lobkowitz. Incontratolo dal vivo in occasione dell'incoronazione ad imperatore di Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, ella rimane delusa e quasi disgustata dall'averlo trattato con tanto calore e subito dopo la fine dei festeggiamenti decide di recarsi al castello del figlio, per riportare l'ordine. Col passare del tempo e la partenza di alcuni abitanti del castello, la situazione di Giacomo Casanova migliora, anche grazie alle lettere scritte ai suoi "nemici-coinquilini", in cui sfoga la sua rabbia e umiliazione, esprimendo tutto ciò che pensa e prova. Morirà il 4 giugno del 1798 ormai riappacificato con i coinquilini.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sebastiano Vassalli, Dux. Casanova in Boemia, collana L'Arcipelago 1, Torino, Einaudi, 2002, p. 59, ISBN 88-06-16278-0.