Felimare tricolor

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Doride tricolore
Felimare tricolor
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumMollusca
SubphylumConchifera
ClasseGastropoda
SottoclasseHeterobranchia
InfraclasseEuthyneura
SubterclasseRingipleura
SuperordineNudipleura
OrdineNudibranchia
SottordineDoridina
InfraordineDoridoidei
SuperfamigliaChromodoridoidea
FamigliaChromodorididae
GenereFelimare
SpecieF. tricolor
Nomenclatura binomiale
Felimare tricolor
(Cantraine, 1835)
Sinonimi

Doris tricolor (Cantraine, 1835)
Hypselodoris midatlantica (Gosliner, 1990)
Glossodoris tricolor (Cantraine, 1835, 1841)
Mexichromis tricolor (Cantraine, 1841)
Goniodoris coelestis (Deshayes, 1865)

Il doride tricolore (Felimare tricolor (Cantraine, 1835)) è un mollusco nudibranchio della famiglia Chromodorididae.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Corpo di colore blu, allungato, con una linea dorsale bianca o gialla, che non supera i rinofori. Spesso sono presenti sfumature azzurre tra la linea centrale e il bordo del mantello, con bande di colore giallo. Rinofori dello stesso colore del corpo, ciuffo branchiale dello stesso colore. Fino a 35 millimetri.

Può essere confuso con Felimare orsinii, da cui differisce per la colorazione gialla del bordo del mantello.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Per difendersi secerne sostanze tossiche.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di spugne sia del genere Cacospongia che delle specie Dysidea avara e Dysidea fragilis.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Comune nel mar Mediterraneo, oceano Atlantico orientale, su fondali rocciosi o fangosi da 10 fino a 50 metri di profondità.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) MolluscaBase eds. 2020, Felimare tricolor, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 12/9/2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Egidio Trainito, Nudibranchi del Mediterraneo. Guida al riconoscimento dei molluschi opistobranchi, 2005ª ed., Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-438-X.

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