Discussione:Jota (gastronomia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Cucina
La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo.
Ha ottenuto una valutazione di livello minimo (luglio 2014).
CSeri problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Importanti aspetti del tema non sono trattati o solo superficialmente. Altri aspetti non sono direttamente attinenti. Alcune informazioni importanti risultano controverse. Potrebbero essere presenti uno o più avvisi. (che significa?)
CSeri problemi di scrittura. Linguaggio comprensibile, ma con stile poco scorrevole. Strutturazione in paragrafi carente. (che significa?)
DGravi problemi relativi alla verificabilità della voce. Molti aspetti del tema sono completamente privi di fonti attendibili a supporto. Presenza o necessità del template {{F}}. (che significa?)
DGravi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano molti file importanti per la comprensione del tema, alcuni essenziali. (che significa?)
Monitoraggio effettuato nel luglio 2014

Jota triestina[modifica wikitesto]

La descrizione della Jota Triestina fornita dalla Voce presenta a mia avviso numerevoli imprecisioni. Non voglio cancellare il campo compilato da qualcun altro. Inserisco solamente qui in discussione le informazioni che a me sembrano più corrette e di cui sono a conoscenza.


La jota è una minestra tipica della cucina triestina. L'origine del suo nome è controversa. Alcuni pensano che derivi dal latino jutta, ovvero brodaglia, nome che discenderebbe, a sua volta, dal celtico. Anche se è presente in diverse zone, dal Friuli alla Slovenia, è considerata uno dei piatti triestini per antonomasia.

Le origini sono molto incerte. Nonostante la presenza dell'impero Austro-Ungarico a Trieste sino al 1918, la jota non ha origini Austriache data l'assenza, nelle minestre d'oltralpe, dei fagioli secchi. In Friuli, invece, abbiamo la quasi totale assenza dei crauti, sostituiti dalla ben più comune brovada (minestra di rape). In Slovenia sono molto più comuni le minestre di orzo, crauti, patate e rape.

Benché non si riesca a risalire ad una precisa zona di origine, è a Trieste che questo minestrone ha trovato la sua vera patria, e ne sono una riprova le innumerevoli varianti (friulana, slovena, bisiaca) del piatto, nonché qualche altra versione un po' bizzarra che prevede l'utilizzo di capucci freschi, bacche di cumino e persino di riso.

Su questo minestrone ogni zona e addirittura ogni famiglia ha la sua ricetta. Tre sono gli ingredienti che non possono mancare: i crauti, i fagioli e il soffritto di farina e olio.

Molte ricette prevedono anche l'uso delle patate, tanto da farle inserire come ingredienti fondamentali della jota stessa. La patata aveva ed ha tuttora la funzione di aiutare il cuoco nel raggiungimento della densità ottimale della minestra.

Un'altra variante prevede l'aggiunta di salsicce (luganighe de cragno) o di un osso di prosciutto cotto.

Si consiglia la preparazione del piatto in pentole di coccio.

La minestra acquista un sapore molto più intenso se servita il giorno successivo alla preparazione. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.0.235.156 (discussioni · contributi) 11:52, 19 feb 2008 (CET).[rispondi]