Diocesi di Mareotes

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Mareotes
Sede vescovile titolare
Dioecesis Mareotensis
Patriarcato di Alessandria
Sede titolare di Mareotes
Mappa della diocesi civile d'Egitto (V secolo)
Vescovo titolareCesar Essayan, O.F.M.Conv.
Istituita1933
StatoEgitto
Diocesi soppressa di Mareotes
Suffraganea diAlessandria
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Mareotes (in latino Dioecesis Mareotensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Mareotes, identificabile con le rovine nei pressi del lago Maryut, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Egitto Primo nella diocesi civile d'Egitto, ed era suffraganea del patriarcato di Alessandria.

Secondo l'opinione di Annick Martin, Mereotes, che era il nome di un distretto egiziano nei pressi di Alessandria, fu sede di una diocesi provvisoria, creata ad hoc per l'unico vescovo che si conosca, Ischira, meleziano, che, dopo il concilio di Tiro del 335, fu ordinato vescovo e come tale prese parte al concilio di Sardica nel 343/344 e successivamente a quello di Filippopoli.[1][2]

A questa sede Fedalto[3] e Worp[4] assegnano anche il vescovo Pistos (337), il quale tuttavia fu un vescovo ariano che tentò di occupare la sede di Alessandria.[5]

Dal 1933 Mareotes è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 2 agosto 2016 il vescovo titolare è César Essayan, O.F.M.Conv., vicario apostolico di Beirut.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Ischira † (menzionato nel 343/344)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle, p. 113 e nota 267.
  2. ^ (FR) Roger Aubert, v. Ischyras, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXVI, Paris, 1997, coll. 143-144.
  3. ^ (LA) Hierarchia Ecclesiastica Orientalis, II: Patriarchatus Alexandriae, Antiochae, Hierosolymitanae, Padova, 1988, p. 595.
  4. ^ Klaas A. Worp, A Checklist of Bishops in Byzantine Egypt, p. 302.
  5. ^ (FR) Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle, indice, p. 904, voce Pistos.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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