De lingua Latina

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Sulla lingua Latina
Titolo originaleDe lingua Latina
Frontespizio di un'edizione del 1605
AutoreMarco Terenzio Varrone
1ª ed. originale47-44 a.C. (1471 ca. editio princeps)
Editio princepsRoma, Georg Lauer, 1471-72
Generetrattato
Sottogenerelinguistico e grammaticale
Lingua originalelatino

Il De lingua Latina libri XXV, o più semplicemente De lingua Latina, è un'opera di Marco Terenzio Varrone, composta verosimilmente tra il 47 e il 45 a.C. (o 44 a.C.[1]), contenente le teorie linguistiche e grammaticali dell'autore.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'opera era formata da 25 libri, di cui ce ne sono pervenuti solo 6 (V-X) e non integralmente, ed era divisa in sezioni ben precise, secondo un procedimento tipico di Varrone: dopo il libro I, che fungeva da introduzione, erano presenti quattro esadi (gruppi di sei libri ciascuno): i libri II-VII (prima esade) erano destinati all'etimologia, i libri VIII-XIII (seconda esade) alla declinazione, in particolar modo alla flessione, mentre gli ultimi 12 libri alla composizione delle parole, ossia alla sintassi:

«Omnis operis de lingua Latina tres feci partes, primo quemadmodum vocabula imposita essent rebus, secundo quemadmodum ea in casus declinarentur, tertio quemadmodum coniungerentur» (De lingua Latina, VII, 110).

Le esadi erano a loro volta suddivise in triadi. I libri II-IV, che erano dedicati a Publio Settimio, suo ex questore, mentre tutti gli altri a Cicerone[2], contenevano il de disciplina verborum originis, ossia una trattazione generale sull'etimologia, cui seguiva una parte speciale, superstite, sempre sull'etimologia (libri V-VII), distinta ulteriormente in: origines verborum locorum et earum rerum quae in locis esse solent (libro V); quibus vocabulis tempora sint notata et eae res quae in temporibus fiunt (libro VI); de poeticis verborum originibus (libro VII)[3].

I libri rimasti ci conservano dunque la parte speciale dell'etimologia (seconda triade della prima esade) e la parte generale della flessione (prima triade della seconda esade), importante per la questione dell'analogia e dell'anomalia nel linguaggio, che Varrone ci tramanda in modo completo. Varrone affrontava nel De lingua Latina le più importanti questioni linguistiche del mondo antico, greco e latino, per cui l'opera costituisce, anche solo nella parte pervenuta, un serbatoio notevolissimo di informazioni.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • De lingua Latina, [per Pomponium Laetum], Romae, per Georgium Lau(e)r, s.d. [1471 ca.] (editio princeps).
  • De lingua Latina librorum quae supersunt, emendata et annotata a Carolo Odofredo Muellero, Lipsiae, Libraria Weidmanniana, 1833.
  • De lingua Latina quae supersunt, recensuerunt Georgius Goetz et Fridericus Schoell, Lipsiae, in aedibus Teubneri, 1910 («Bibliotheca scriptorum Graecorum et Romanorum Teubneriana »).

Traduzioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • Libri intorno alla lingua latina, [riveduti, tradotti, annotati da Pietro Canal]; Frammenti, [tradotti e annotati da Federico Brunetti], Venezia, G. Antonelli, 1874.
  • De lingua Latina. Libro X, Introduzione, testo traduzione e commento a cura di Antonio Traglia, Bari, Adriatica, 1956.
  • Opere, a cura di Antonio Traglia, Torino, UTET, 1974.
  • De lingua Latina. Libro VI, Testo critico, traduzione e commento a cura di Elisabetta Riganti, Bologna, R. Patron, 1978.
  • De lingua latina. Libri V, VI, VII, VIII, IX, X, Traduzione e note di Maria Rosaria De Lucia, Milano, Guido Miano editore, 2020.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ B. Riposati, Storia della letteratura latina, Milano-Roma, Società editrice Dante Alighieri, 1965, p. 274.
  2. ^ P. Fraccaro, Varrone, Marco Terenzio, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1937.
  3. ^ VI, 97; VII, 119.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Antonibon, Contributo agli studi sui libri «De lingua Latina» di M. Terenzio Varrone, Torino, E. Loescher, 1888.
  • G. Antonibon, Supplemento di lezioni varianti ai libri «De lingua Latina» di M. Terenzio Varrone, Bassano, S. Pozzato, 1899.
  • F. Cavazza, Studio su Varrone etimologo e grammatico. La lingua latina come modello di struttura linguistica, Firenze, La Nuova Italia, 1981.
  • A. Della Casa, Il libro X del «De lingua Latina» di Varrone, Genova, M. Bozzi, 1969.
  • G. Piras, Varrone e i poetica verba. Studio sul settimo libro del «De lingua Latina», Bologna, R. Patron, 1998.

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