Concattedrale di Santa Maria (Castellón)

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Concattedrale di Santa Maria
Facciata
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonomaValencia
LocalitàCastellón de la Plana
Coordinate39°59′09.6″N 0°01′13.2″W / 39.986°N 0.037°W39.986; -0.037
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria
Diocesi Segorbe-Castellón de la Plana
ArchitettoVicente Traver
Stile architettonicoGotico valenzano, neogotico
Inizio costruzioneXIII secolo
Completamento1999
Sito webSito ufficiale

La concattedrale di Santa Maria, anche chiamata chiesa di Santa Maria maggiore, (in valenciano: Cocatedral de Santa Maria, in spagnolo: Concatedral de Santa María) si trova a Castellón de la Plana, nella Comunità Valenzana, ed è la concattedrale della diocesi di Segorbe-Castellón de la Plana.

Il tempio è in stile gotico valenzano, ma in seguito sono stati apportati interventi successivi di stile neogotico e revivalista. È situata nella piazza maggiore della città, vicino al municipio e la sua torre campanaria indipendente è chiamata El Fadrí.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione del tempio iniziò alla fine del XIII secolo. Distrutta da un incendio, i lavori furono ripresi a metà del XIV secolo ed furono ampliati agli inizi del XV secolo da Miguel García de Segorbe, e il tempio fu consacrato nel 1549. Nel 1662, con tracce di Juan Ibáñez, fu costruita la Cappella della Comunione a croce greca e coperta con una cupola al centro e volte a botte ai bracci.

La cattedrale di Santa Maria nel 1931 è stata dichiarata Monumento Nazionale Storico-Artistico. Il 24 luglio 1936 fu deliberatamente bruciata nei primi giorni della guerra civile e demolita mesi più tardi con accordo comune. Dopo la demolizione, la ricostruzione fu avviata sulla base di un progetto di Vicente Traver ispirato al vecchio tempio. Il progetto cominciò a prendere corpo nel 1939, per concludersi nel 1999.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Altare maggiore

La pianta originale era a navata unica divisa in cinque sezioni, abside pentagonale, con due cappelle laterali e un centro per il coro, così come cappelle tra i contrafforti, volte a crociera e volta stellata sopra l'abside. Il tempio aveva tre portali: due laterali, situati sulla terza sezione della navata, e un altro nella facciata principale, questi con qualche chiave di volta, unici elementi conservati nella ricostruzione.

L'attuale tempio, che occupa un intero isolato, è a croce latina con tre navate e un'abside pentagonale. La navata è evidenziata con pilastri ottagonali. Le navate sono coperte con volta a crociera.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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