Clara Archivolti Cavalieri

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Clara Archivolti Cavalieri (Livorno, 21 ottobre 1852Roma, 24 gennaio 1945) è stata una filantropa italiana.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Anna Rachele Clara[1] era figlia di Raffaello Prospero Archivolti e di Adele Cavalieri Archivolti, appartenenti ad una famiglia ebraica di Livorno. Sposò nel 1873 il bibliofilo Giuseppe Davide Cavalieri,[2][3] (nonché suo zio, essendo fratello di Adele[4]) esponente della ricca borghesia imprenditoriale ebraica ferrarese in contatto con il mondo artistico culturale della città estense. Dal matrimonio nacquero Pico (1874-1917[5]), Bice Elisa (1879, morte incerta[6]), Elda (1881-1902[7]) ed Anita Raffaella (1884-1969[8]) mentre Bice (1865[9]) ed Elisa Rachéle (1864-1873[10]) erano frutto del primo matrimonio di Giuseppe, rimasto vedovo da Laura Uselli (1840-1865[11]), dando alla luce Bice, subito deceduta anch'essa.

A Bologna era conosciuta come "contessa Clara Cavalieri" e abitava a Villa Altura. Morì all’età di 92 anni a Roma il 24 gennaio 1945, dieci anni dopo il suo trasferimento nella capitale.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1904 Clara Cavalieri istituì il Comitato per la diffusione delle bibliotechine scolastiche[12] con lo scopo di diffondere le biblioteche nelle scuole elementari, dapprima circoscritto alla provincia ferrarese e nel 1907 spostato a Bologna,[13] dove fissò la sede del Comitato centrale. Con la collaborazione del comune e di alcune personalità cittadine, la sua iniziativa ebbe successo, tanto che fu redatto il primo Catalogo sistematico e l'avvio dal 1911 del Bollettino delle biblioteche scolastiche italiane. Sotto la sua energica direzione, l’iniziativa ebbe un diffuso successo tanto da essere riconosciuta nel 1916 «come ente morale nella denominazione Associazione nazionale per le biblioteche delle scuole elementari». Dopo la prima guerra mondiale e con la morte del figlio, capitano Pico Cavalieri, il 4 gennaio 1917 e il 20 dicembre 1918 quella del marito Giuseppe,[14] la sua direzione dell’ente perse gradualmente lo slancio iniziale. Nel 1929 quest'ente confluì nella Associazione nazionale fascista per le biblioteche delle scuole italiane e nel 1932 nell'Ente nazionale delle biblioteche popolari e scolastiche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Clara Archivolti, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  2. ^ Giuseppe Cavalieri (Ferrara 1834 e in altre fonti 1835-Bologna 20.12.1918) fu un grande bibliofilo e raffinatissimo collezionista di manoscritti e codici miniati rari, oltre che di monete, medaglie, reperti archeologici e dipinti moderni. Finché, nel 1914, vendette improvvisamente all’asta a Milano i 1443 pezzi della sua collezione e si trasferì a Bologna. Isco.fe, Ottocento ferrarese una storia da scoprire - Collezionismo Archiviato il 4 dicembre 2018 in Internet Archive.
  3. ^ Giuseppi Davide Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  4. ^ Lucio Scardino, Inventari d'arte. Documenti su 10 quadrerie ferraresi del XIX secolo, Ferrara, Liberty house, 1997, p. 88.
  5. ^ Pico Dedato Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  6. ^ Bice Elisa Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  7. ^ Elda Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  8. ^ Anita Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  9. ^ Bice Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  10. ^ Elisa Rachéle Cavalieri, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  11. ^ Laura Uselli, su amitys.com. URL consultato il 23 dicembre 2020.
  12. ^ Altrove detto Comitato delle bibliotechine delle scuole elementari del Regno, Mirella D'Ascenzo, Archivolti Cavalieri Clara Anna, su dbe.editricebibliografica.it, editricebibliografica.it. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  13. ^ Massimo Fiore, La lettura dei “piccoli”: un’indagine del 1912 (PDF), su fondazionemondadori.it, p. 33. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  14. ^ Nel novembre del 1919 la vedova vendette tutta la biblioteca di Giuseppe Cavalieri, alla Libreria Antiquaria Ulrico Hoepli di Milano per la somma di 310.000 lire. Gianni Venturi, Ferrara voci di una città - Orlando a Ferrara

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimo Fiore, Clara Cavalieri Archivolti, Storia delle biblioteche scolastiche, Verona, Grafiche Zeta, 2005.
  • Massimo Fiore, La lettura dei “piccoli”: un’indagine del 1912 (PDF), su fondazionemondadori.it. URL consultato il 24 dicembre 2020.
  • Lucio Scardino, Collezione Cavalieri, pp. 87-98. In Lucio Scardino, Inventari d'arte. Documenti su 10 quadrerie ferraresi del XIX secolo, Ferrara, Liberty house, 1997.

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