Cimitero del Piratello

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Cimitero del Piratello
Arcate del cimitero.
Confessione religiosamista
Stato attualein uso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàImola
Costruzione
Periodo costruzione1817-1821
Data apertura29 ottobre 1821
Tombe famoseAndrea Costa
Tommaso Casoni
Raffaele Pisu
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 44°22′06.6″N 11°40′10.56″E / 44.3685°N 11.6696°E44.3685; 11.6696

Il cimitero del Piratello è uno dei sette camposanti della città di Imola. Contiguo al santuario della Beata Vergine del Piratello, ha l'entrata lungo la via Emilia Ponente.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero è parte del complesso religioso risalente alla fine del XV secolo costituito dal santuario mariano e dal convento francescano. Nel 1798 il governo rivoluzionario istituito da Napoleone nel Nord Italia soppresse le congregazioni religiose. Il governo napoleonico, inoltre, effettuò la requisizione dell'area circostante il santuario della Beata Vergine. Nel 1816, con la Restaurazione, i monaci francescani poterono tornare nella basilica, ma il giardino-chiostro esterno rimase al Comune. In quest'area fu deciso, nel 1817, di costruire il cimitero comunale. Venne completato nel 1821 (fu inaugurato dal vescovo Antonio Lamberto Rusconi il 29 ottobre 1821), mentre le prime inumazioni avvennero a partire dal 1º febbraio 1822.

Il nucleo principale e più antico del cimitero è rappresentato dal giardino-chiostro francescano (con alberi centenari) in cui si trovano le tombe delle famiglie più illustri abbellite da sculture.

Interno del cimitero.

L'area detta "Gran Campo" è il risultato di un ampliamento del camposanto realizzato negli anni settanta del XIX secolo, circondato da un'alta galleria con padiglioni a cupola. Il padiglione estremo orientale rappresenta il Famedio del cimitero: ivi sono sepolte personalità di chiara fama.

Nella seconda metà del XX secolo, nuovi ampliamenti del cimitero del Piratello sono realizzati su progetto dell'ingegnere capo del Comune di Imola Ferdinando Forlai[1] e, su progetto di Andrea Dal Fiume nel 1959, di Gian Carlo Manara del 1957, di Michele Pasotti nel 1968 e di Alessandro Contavalli.[2]

Dal 2004 il cimitero monumentale è tutelato ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.[3]

Dal 2016 far parte dell'«Associazione dei Cimiteri storico-monumentali in Europa» (ASCE).[4]

Da febbraio 2021 un nuovo totem informativo all'ingresso dell'ala nuova permette di localizzare le sepolture.[5]


Personalità note[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Sepolti nel Cimitero del Piratello.

Fra i personaggi di un certo rilievo, vi sono sepolti: Andrea Costa[6], i medici Tommaso Casoni e Giuseppina Cattani[7][8], i partigiani Livia Venturini e Livio Poletti, l'attore e comico Raffaele Pisu. Si ricordano inoltre gli scienziati Giuseppe Scarabelli[9] e Luigi Sabbatani[10], i politici Giovanni Codronchi Argeli, Giacomo Dal Monte Casoni e Bruno Solaroli, il poeta Luigi Orsini e il pittore Anacleto Margotti[11].

Artisti[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli artisti che presentano opere nel cimitero del Piratello si ricordano Giovanni Putti, Pasquale Rizzoli, Enrico Barberi, Cincinnato Baruzzi, Tullo Golfarelli, Silverio Montaguti, Cleto Tomba, Emilio Bernabò e Antonio Piatesi[12][13][14][15][16][17].

Presente anche l'architetto Tito Azzolini.[18]

Monumenti principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Monumento Ginnasi Poggiolini, 1826 - 1830 ca., di Cincinnato Baruzzi[19];
  • Monumento Gallotti, con busto di Giuseppe Gallotti opera di Pasquale Rizzoli e busto di Celeste Gallotti opera di Tullo Golfarelli;
  • Lapide a Luigi Sassi, con ritratto a rilievo di Tullo Golfarelli.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Imola piange Ferdinando Forlai, storico ingegnere capo del Comune, in Il Resto del Carlino on line, 21 febbraio 2014. URL consultato il 4 luglio 2021.
  2. ^ Ampliamento del cimitero Piratello, complesso cimiteriale, Dal Fiume Andrea, , Manara Gian Carlo, , Pasotti Michele, Contavalli Alessandro, Imola, via Emilia, loc. Piratello,, su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.
  3. ^ Restauro e consolidamento. Cimitero monumentale "Il Piratello", su Studio Tecnico di Ingegneria e Architettura Ing. Giuseppe Tosti e Associati. URL consultato il 31 agosto 2022.
  4. ^ Significant cemeteries, su ASCE - Association of Significant Cemeteries in Europe. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  5. ^ Attivato il totem informativo al cimitero del Piratello, su comune.imola.bo.it, Comune di Imola, 5 marzo 2021. URL consultato il 5 luglio 2021.
  6. ^ Andrea Costa, su www.bfscollezionidigitali.org. URL consultato il 10 gennaio 2023.
  7. ^ Cimitero monumentale Piratello, su Rete civica del Comune di Imola. URL consultato il 15 marzo 2023.
  8. ^ Redazione, Giuseppina Cattani, il sacrificio di una imolese, su L'Altra Imola, 23 gennaio 2022. URL consultato il 9 marzo 2023.
  9. ^ Gian Battista Vai, Giuseppe Antonio Ignazio Scarabelli Gommi Flaminj, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 agosto 2022.
  10. ^ Annalisa Pizzinga, Luigi Sabbatani, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 agosto 2022.
  11. ^ Davide Mazzotti, Inaugurati al Piratello i restauri alla tomba del pittore Anacleto Margotti, su Fondazione CRI Imola, 15 giugno 2022. URL consultato il 31 agosto 2022.
  12. ^ Storia e memoria di Bologna.
  13. ^ Restauro vetrate artistiche presso il Cimitero del Piratello, su Area Blu. URL consultato il 30 agosto 2022.
  14. ^ Tullo Golfarelli è presente con il busto in marmo di Celeste Gallotti, del 1892 ca., i ritratti in marmo della tomba Magistretti Pasotti, del 1917, e la targa con ritratto a rilievo di Luigi Sassi. Cfr. Storia e memoria di Bologna e Silvia Bartoli e Paolo Zanfini, Tullo Golfarelli (1852-1928), Bologna, Minerva, 2016, pp. 295-297, ISBN 9-788873-819318.
  15. ^ La Tomba Paolini è opera di Silverio Montaguti. Cfr. Federica Fabbro, Silverio Montaguti (1870-1947), Bologna, Bononia University Press, 2012, p. 250, ISBN 8873957110.
  16. ^ Cincinnato Baruzzi nel 1830 realizza il monumento della famiglia Ginnasi. Cfr. Clara Maldini (a cura di), Cincinnato Baruzzi, su Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna, 2004., Elena Catra e Antonella Mampieri, La Pietà di Antonio Canova, in Arte Veneta, n. 70, 2015 [2013], p. 148. e Itinerario neoclassico tra le tombe del Piratello. Conversazione con Matteo Bacci, su Biblioteca comunale di Imola, 2015. URL consultato il 12 settembre 2022.
  17. ^ Emilio Bernabò, professore di architettura e ornato, firma il monumento al conte Paolo Monsignani: «Prof Emilio Bernabò e Cipollini. Carrara.» Su Bernabò e Cipollini vedi anche Luisa Passeggia, I laboratori di scultura a Carrara tra scuola, arte e mestiere (PDF), in Centro Internazionale di Studi sul Marmo e sul Lapideo (a cura di), Marmora et Lapidea, n. 1, Fondazione Franzoni ETS, 2020, p. 131, ISSN 2724-4229 (WC · ACNP).
  18. ^ Claudia Dall'Osso, Giovanni Codronchi Argeli: Biografia di un liberale italiano (1841-1907), Donzelli Editore, ISBN 9788855222051.
  19. ^ Antonella Mampieri, Monumento Ginnasi Poggiolini, su Storia e Memoria di Bologna. URL consultato il 12 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Domenico Conti, Il Piratello, Imola, Tip. P. Galeati, 1908
  • Andrea Ferri, Il cimitero del Piratello: precedenti, origine, storia, suppl. di Il nuovo diario messaggero : settimanale cattolico, Imola, NDM, 1996
  • Daniela Martelli, Cimitero del Piratello : da QR TOMB a percorso luoghi e memoria, in Università aperta terza pagina, numero 4, anno 28 (dicembre 2018), p. 47-48
  • Piratello : luogo del riposo e della memoria, a cura di Area blu, Città di Imola, 2017 (pieghevole di 8 pagine)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]