G. W. Bot

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G. W. Bot, pseudonimo di Christine Falkland, coniugata Grishin (Quetta, 1954), è un'incisore, scultrice e pittrice australiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un militare australiano, nacque in Pakistan, dove il padre era di stanza.[1] Al seguito della famiglia crebbe in diversi paesi, e mentre si trovava a Londra iniziò con la linoleografia che divenne poi il suo metodo di stampa preferito.[1]

Dopo la laurea nel 1982, sposò lo storico e critico dell'arte Sasha Grishin[1]. Dal 1985 divenne un'artista a tempo pieno, con studio a Canberra.[1][2]

Il suo nome d'arte deriva dal fatto che nei dintorni della propria abitazione vivevano numerosi vombati, animali che nelle descrizioni dei primi esploratori francesi erano chiamati le Grand Wam Bot,[1][3] e che per lei rappresentano un animale totemico.[2][4]

Nelle sue opere utilizza schemi grafici e glifi che simboleggiano elementi naturali, per significare il legame personale dell'artista con il paesaggio australiano.[2][3]

Sue opere si trovano, tra gli altri, al British Museum[1][3] e al Victoria and Albert Museum di Londra[1][3][4], all'Albertina di Vienna[1][3], al Fogg Art Museum presso l'Università di Harvard[1][3], alla National Gallery of Australia[3], alla Biblioteca nazionale di Francia di Parigi[3], al Museo nazionale d'Arte di Osaka[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) G W Bot, su britishmuseum.org. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  2. ^ a b c (EN) ABORIGINAL & TORRES STRAIT ISLANDERS ARTISTS OR WESTERN - G. W. Bot, su artsdaustralie.com. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) G.W. Bot, su australiangalleries.com.au. URL consultato il 16 ottobre 2020.
  4. ^ a b (EN) Poetry of a Drought, su collections.vam.ac.uk. URL consultato il 16 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Pat Gilmour, G.W.Bot: Poetry of Line, in Art and Australia, vol. 35, n. 4, 1998, pp. 518-521.
  • (EN) Anne Gray, G.W. Bot, The Australian Wilderness and Garden: Language, Calligraphy and Semantics, Londra, Hart Gallery, 1999.
  • (EN) Anne Gray, G.W. Bot, Gardens: Rites of Passage, Londra, Hart Gallery, 2001.
  • (EN) Lou Klepac, G.W. Bot: Morphic Fields, Londra, Hart Gallery, 2005.
  • (EN) Sheridan Palmer, G.W. Bot: Glyphs, Londra, Hart Gallery, 2001.
Controllo di autoritàVIAF (EN120751973 · LCCN (ENnb2006017336 · BNF (FRcb161994667 (data) · NSK (HR000277190 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2006017336