Chiesa di Santa Maria Maggiore (Gioia del Colle)

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Chiesa di Santa Maria Maggiore
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
LocalitàGioia del Colle
Coordinate40°47′58.85″N 16°55′26.58″E / 40.79968°N 16.92405°E40.79968; 16.92405
Religionecattolica
TitolareBeata Vergine Maria
Arcidiocesi Bari-Bitonto
ArchitettoPasquale Margoleo

La chiesa di Santa Maria Maggiore è la parrocchiale di Gioia del Colle, in città metropolitana di Bari e arcidiocesi di Bari-Bitonto[1][2]; fa parte dell'VIII vicariato[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo luogo di culto di Gioia, dedicato a san Marco, sorse, secondo le ricostruzioni dell'arciprete Paolo Catucci (XVIII secolo), nel 506[4].

Nell'XI secolo venne costruita una nuova chiesa per volere del conte Riccardo Siniscalco; si trattava di un edificio a tre navate dedicato a san Pietro e dotato di due campanili[5].

Nel 1764 questo luogo di culto, che versava in pessime condizioni e poi fu pure rovinato da un incendio, venne demolito, anche in considerazione del fatto che era insufficiente a soddisfare le esigenze dei fedeli, e iniziarono subito i lavori di costruzione della nuova parrocchiale barocca, disegnata da Pasquale Margoleo[1][5][4].

L'evento sismico del 1857 arrecò vari danni alla struttura, i quali furono poi sanati con un intervento di ripristino conclusosi l'anno successivo; nel 1893 fu completata la facciata[1].

Il 23 febbraio 1942 il campanile crollò e, cadendo, distrusse anche il braccio destro del transetto; quest'ultimo venne riedificato nel 1949, mentre la torre fu ricostruita nel 1965[1].

L'adeguamento liturgico secondo le norme postconciliari venne condotto nel 1970, per poi essere perfezionato nel 2010[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La barocca facciata a capanna della chiesa, rivolta a occidente, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da quattro lesene; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso affiancato dalle statue di San Filippo Neri e della Vergine col Bambino poste in due nicchie, mentre quello superiore, abbellito dal coronamento mistilineo, è caratterizzato da un'ampia finestra bilobata[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile a pianta quadrata, suddiviso in più registri da cornici marcapiano; la cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dalla cupoletta poggiante sul tamburo[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, sulla quale si affacciano i bracci del transetto e le cappelle laterali, introdotte da archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene, poggianti su alti zoccoli e sorreggenti la trabeazione modanata e aggettante sopra la quale si impostano le volte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside, nella quale trova posto il coro ligneo[1].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto San Francesco da Paola in gloria, eseguita nel 1821 da Saverio Calò[5], la tela con la Madonna del Carmine con il Bambino, realizzata nel 1797 da Paolo Lanari[5], e gli affreschi raffiguranti Scene della vita di Maria[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Chiesa di Santa Maria Maggiore <Gioia del Colle>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 18 maggio 2023.
  2. ^ BeWeB.
  3. ^ Gioia del Colle - Santa Maria Maggiore, su arcidiocesibaribitonto.it. URL consultato il 18 maggio 2023.
  4. ^ a b La Chiesa Madre o di Santa Maria Maggiore, su gioiadelcolle.info. URL consultato il 18 maggio 2023.
  5. ^ a b c d e CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE, su itc.cnr.it. URL consultato il 18 maggio 2023.

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