Chiesa di Santa Maria Assunta (Torello)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
Torello
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàTorello (Lugano)
IndirizzoTorello 1, 6914 Carona
Coordinate45°56′50.32″N 8°54′44.96″E / 45.94731°N 8.91249°E45.94731; 8.91249
Religionecattolica
TitolareMaria Assunta
Diocesi Lugano
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXIII secolo
CompletamentoXIV secolo

La chiesa di Santa Maria Assunta[1] è un edificio religioso tardoromanico che si trova in località Torello, a Carona, quartiere di Lugano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa originale è del XII secolo ed è tuttora visibile accanto a quella attuale, la cui costruzione iniziò nel secolo successivo e si concluse nel Trecento.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le strutture principali del complesso sono realizzate con il porfido rosa alpino, la pietra caratteristica della regione Luganese. La sua costruzione rappresenta uno dei più antichi esempi ancora visibili dell'impiego di questa pietra in architettura[2][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di Santa Maria Assunta - Inventario dei beni culturali (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2013).
  2. ^ Azione - Settimanale di Migros Ticino Il fantasma di Torello, su azione.ch. URL consultato l'8 gennaio 2021.
  3. ^ (IT) «Io, l’ultimo cavista del porfido rosa», su cdt.ch, 20 settembre 2019. URL consultato l'8 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 266-269.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 267-277.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 312-313.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 348-349.

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