Chiesa di Santa Croce (Ittireddu)

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Chiesa di Santa Croce
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSardegna
LocalitàIttireddu
Coordinate40°32′42.81″N 8°54′21.92″E / 40.545224°N 8.90609°E40.545224; 8.90609
Religionecattolica
TitolareSanta Croce
Diocesi Ozieri
Stile architettonico
bizantino e romanico
Completamentosecoli IX-XI e secolo XIII

La chiesa di Santa Croce è un edificio religioso situato ad Ittireddu, centro abitato della Sardegna centrale. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di Nostra Signora Inter Montes, diocesi di Ozieri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa, che si trova nella piazzetta della parte storica del piccolo borgo, venne eretta in due periodi diversi: il primo impianto fu realizzato fra il IX e l'XI secolo in forme medio bizantine; il secondo intervento risale invece al XIII secolo con un ampliamento della fabbrica precedente e la realizzazione della facciata in stile romanico.

La chiesa era anche luogo di sepoltura. Nei restauri del XIX secolo furono infatti rinvenuti i resti di ottanta sepolture. La leggenda narra che nel 1780 un certo Lorenzo Solinas, sfuggendo alla giustizia, trovò rifugio tra queste mura dove volle ricevere tutti i sacramenti, senza che le autorità preposte potessero arrestarlo. Dentro la chiesa dovette vivere gli ultimi anni della sua vita dove, dopo la sua morte, il corpo vi trovò sepoltura.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio si presenta in due differenti stili architettonici, quello originario bizantino risalente al IX e X secolo, e quello romanico del XIII secolo.[2] La facciata, di piccole dimensioni, ha un unico accesso centrale nel portale ad arco a sesto acuto sui cui stipiti poggiano capitelli sagomati in basalto locale che si ritrova anche in filari nella muratura di facciata che le conferiscono la caratteristica bicromia. La facciata è sovrastata sul portale dal campanile a vela sormontato da una piccola croce di pietra.

L'impianto originario della chiesa bizantina era un edificio a croce greca, con navata monoabsidata nel lato est e con transetto più stretto della navata. Nel XIII secolo l'icnografia del tempio subì la trasformazione in croce latina con l'allungamento verso ovest della navata e la realizzazione della facciata in forme romaniche. A questa fase risalirebbero anche le due piccole absidi innestate nei rispettivi bracci del transetto; in quella maggiore è posto il presbiterio. Internamente entrambi i bracci dell'aula sono voltati a botte. Il tetto è realizzato da spioventi singoli e a capanna con copertura di tegole laterizie a coppo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Santa Croce, su chiesedisardegna.weebly.com, Chiese di Sardegna. URL consultato il 16 settembre 2019.}.
  2. ^ Ittireddu, Chiesa di Santa Croce, su sardegnacultura.it, Sardegna Cultura. URL consultato il 16 settembre 2019..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Caprara, Tarda Antichità e Medioevo, in Il Museo Sanna in Sassari, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1986, pp. 169–184.
  • R. Caprara, L'età altomedievale nel territorio del Logudoro Meilogu, in Il Nuraghe Santu Antine nel Logudoro Meilogu, Roma, 1988, pp. 397–432.
  • R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana Storia dell'arte in Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 118. .
  • R. Coroneo-M. Coppola, Chiese cruciformi bizantine della Sardegna, Cagliari, 1999, pp. 53–54.
  • R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, AV, 2005, pp. 53.
  • Francesco Floris (a cura di), Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&Compton editore, 2007.
     

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