Chiesa di San Siro (Canobbio)

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Chiesa di San Siro
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàCanobbio
Coordinate46°02′01.39″N 8°58′06.89″E / 46.03372°N 8.96858°E46.03372; 8.96858
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Lugano
Stile architettonicotardo barocco, neoclassico
Inizio costruzioneXVII secolo
Completamento1912

La chiesa di San Siro[1] è un edificio religioso esistente dal IX secolo a Canobbio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima menzione dell'edificio risale all'863, quando venne indicata come un feudo della Basilica di Sant'Ambrogio. Il suo aspetto, tuttavia, risale a tempi più recenti: le cappelle laterali sono secentesche, mentre le dimensioni della navata risalgono all'ampliamento effettuato fra il 1731 e il 1761. Agli stessi anni risale il campanile. Il coro e l'abside, di forma semicircolare, furono realizzati invece da Giacomo Fumagalli fra il 1845 e il 1848.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterni[modifica | modifica wikitesto]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Sono presenti fino 400 posti a sedere ed affianco all'altare è presente il tabernacolo d'orato, è presente una statua di Maria con Gesu' in braccio ad essa.

Organo a canne[modifica | modifica wikitesto]

Nella chiesa si trova l'organo a canne Mascioni opus 1112, costruito nel 1991. Lo strumento, a trasmissione interamente meccanica, ha 17 registri distribuiti su due tastiere di 58 note ciascuna ed pedaliera di 32, per un totale di 1175 canne.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa parrocchiale di San Siro, su Inventario dei beni culturali. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
  2. ^ (DEFRIT) Canobbio - Parrocchiale S. Siro, su orgeldokumentationszentrum.ch. URL consultato il 5 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 265.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 285.
  • AA.VV, Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 290-291.

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