Chiesa di San Pantaleone (Ponteranica)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Chiesa di San Pantaleone
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPonteranica
Indirizzovia Leone XIII
Coordinate45°44′15.36″N 9°40′05.12″E / 45.7376°N 9.66809°E45.7376; 9.66809
Religionecattolica
TitolarePantaleone di Nicomedia
Diocesi Bergamo
Stile architettonicorinascimentale - gotico
Inizio costruzioneXVI secolo

La chiesa di San Pantaleone è un luogo di culto cattolico di Ponteranica in via Leone XIII, nella parte più antica del paese.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione delle chiesa risale al XVI secolo. La prima citazione è indicata da Giovanni Da Lezze nel 1596 che la descrive come la chiesa nova di fronte alla parrocchiale. La chiesa fu poi ricostruita nel Settecento, nelle forme neoclassiche.[2] La dedicazione a san Pantaleone, nasce dalla devozione popolare di Ponteranica, dopo che un operaio cadde dalla torre campanaria della chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo e Alessandro. L'uomo cadendo si era affidato al santo di Nicodemia, e non avendo riportato nessuna conseguenze, si dichiarò che avesse ricevuto un miracolo, per questo al santo fu dedicato l'edificio sacro e conseguente la sua ricostruzione. San Pantaleone è il terzo santo patrono della località.

Si deve al XX secolo la pavimentazione del sagrato con la formazione della torre campanaria della parrocchiale

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa si affaccia sull'ampio sagrato, con di fronte la chiesa parrocchiale dedicata ai santi Alessandro e Vincenzo mentre a sinistra la cappella del battistero a forma ottagonale. Il fronte è delimitato da lesene, e diviso in due sezioni da una cornice marcapiano coperta da coppi. Nella sezione inferiore vi sono l'ingresso e due finestre laterali con cornicioni in marmo di Zandobbio e protette da una inferriata. Una finestra sagomata è presente nella sezione superiore. Il fronte termina con il timpano triangolare.[2]

Interno[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa a unica navata divisa in tre campate da semicolonne che reggono il cornicione è a pianta rettangolare. Dal cornicione parte la volta a botte nella prima e terza campata, mentre quella centrale ospita la cupola. La zona presbiteriale, rialzata da due gradini, si conclude con il coro absidato avente copertura a catino.[2]

L'aula conserva alcune tele di Antonio Cifrondi: San Pantaleone resuscita un bambino morso da un vipera e fa morire l'animale velenoso, San pantaleone nella fossa delle belve viene liberato da Cristo apaprto nelle fattezze del suo maestro Ermolao, San Pantaleone sottoposto alla tortura della ruota, e quello che probabilmente era appeso a decorazione della volta: San Pantaleone in gloria. Du edipinti di misura inferiore raffigurano Sacrificio di Isacco e Isacco benedice Giacobbe. Queste furono realizzate dal pittore clusonese intorno al 1690, sono considerarsi quindi fra le sue prime opere.[3] Del medesimo artista vi è il dipinto conservato nella sacrestia: Transito di san Giuseppe.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Parrocchia Ponteranica San Pantaleone, su unitapastoraleponteranica.it. URL consultato il 5 giugno 2023.
  2. ^ a b c Chiesa di San Pantaleone <Ponteranica>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 giugno 2023.
  3. ^ Ravelli, p 25-26.
  4. ^ Enrico De Pascale, Restauri 1990-1995, Provincia di Bergamo, pp. 34-35.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luigia Angeloni, Alberto Barzanà, Bruno Caccia, Santi Alessandro e Vincenzo in Ponteranica, Bergamo, Centro culturale Nicolò Rezzara, 1998.
  • Lanfranco Ravelli, Antonio Cifrondi riflessioni, riletture, aggiornamenti, Edizione promossa dalla fondazione Credito Bergamasco, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]