Chiesa di San Francesco (Fondi)

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Chiesa di San Francesco
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàFondi
Coordinate41°21′23.51″N 13°25′50.56″E / 41.35653°N 13.43071°E41.35653; 13.43071
Religionecattolica
Arcidiocesi Gaeta
Consacrazione1363
Stile architettonicogotico
Completamento1363
Sito webwww.sanfrancescofondi.it

La chiesa di San Francesco in Fondi con il vicino convento è sita a Fondi, in provincia di Latina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu eretta nel 1363 circa su commissione di Onorato I Gaetani sul luogo di un preesistente edificio francescano come afferma l'epitaffio sull'architrave sul portale d'accesso alla chiesa

Dal 1466 fu dei Frati Minori Osservanti napoletani che la tennero per brevi periodi.

Durante l'occupazione francese fu chiuso per essere riaperto dal 1843 al 1866.

Ai frati fu concesso di ritornare alla chiesa solamente del 1881 solamente per un breve periodo.

Durante la II guerra mondiale gli edifici subirono gravi danni.

Nel 1946 il convento è stato restaurato.

Nel 1960 nella chiesa fu girata la famosa scena dello stupro nel film La ciociara di Vittorio De Sica[1].

Attualmente vi opera una piccola comunità religiosa sin dal 1968.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Interno

La chiesa[modifica | modifica wikitesto]

L'interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno è a 2 navate suddivise da pilastri a campata sulla cui parete di uno dei pilastri si può ammirare il bassorilievo dextrarum iunctio [cioè unione delle (mani) destre come simbolo di amicizia, matrimonio e massima fedeltà secondo la regola romana dello ubi tu Gaius ego Gaia].

È in stile gotico con contaminazioni romaniche.

Le vetrate sono istoriate.

Le volte sono a crociera tranne la navata principale che è a capriate.

Il portale[modifica | modifica wikitesto]

Davanti al portale prospetta un portico.

Dei leoni sorreggono delle colonne, probabilmente riciclati da un altro edificio.

Il portale è dello stesso stile della chiesa.

Lo stipite è rinascimentale.

La lunetta del 1970 raffigurante San Francesco con le stigmate è di D'Urso.

Le vetrate[modifica | modifica wikitesto]

Sono tutte di Padre Giorgio Ascione, frate dell'Ordine Minore napoletano.

Raffigurano tappe della vita di San Francesco d'Assisi.

Sono state realizzate tutte nel XX secolo.

Il Crocifisso[modifica | modifica wikitesto]

Si trovava anticamente nella chiesa di Sant'Antonio finché questa chiesa non è stata distrutta dai bombardamenti del 1944.

Faceva parte di un gruppo scultorio rappresentante il Calvario.

Tutto l'insieme scultoreo veniva portato in processione.

Rilievo funerario romano[modifica | modifica wikitesto]

È a finestra.

Rappresenta dei busti-ritratto.

È del III-IV secolo d.C.

I 3 personaggi rappresentano 2 coniugi nell'atto di unire le mani destre in atto di fedeltà coniugale ed un giovane in posizione di protezione verso i 2 congiunti.

Madonna del Rosario[modifica | modifica wikitesto]

È un dipinto del XVI secolo, di scuola napoletana, forse di un domenicano.

Precedentemente si trovava nella chiesa di San Sebastiano.

Sopra vi sono dei simboli del sole e della luna.

Altre opere nella chiesa[modifica | modifica wikitesto]

Il complesso conventuale[modifica | modifica wikitesto]

Sulla facciata prospetta un porticato in cui sono conservati dei resti dell'antiquarium che attendono di essere trasferiti nel museo civico di Fondi.

Il chiostro è ad arco ogivale e a volte a crociera.

I pilastri sul cortile interno sono in pietra piperina, terminanti in alto con dei capitelli impreziositi da decorazioni a foglie di palma.

Il coro ligneo è suddiviso in 13 seggi (simbolo forse dei 12 apostoli e Gesù).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La ciociara (1960) - location verificate., su davinotti.com. URL consultato l'8 ottobre 2021.

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