Chiesa di Saint-Étienne (Nevers)

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Chiesa di Saint-Étienne
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneBorgogna
LocalitàNevers
Indirizzorue Saint-Étienne e rue du charnier
Coordinate46°59′30.5″N 3°09′52″E / 46.991806°N 3.164444°E46.991806; 3.164444
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Nevers
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXI secolo
CompletamentoXI secolo
Sito webwww.belleseglises.com/fr/eglises/eglise-saint-etienne-nevers/

La chiesa di Saint-Étienne è un edificio religioso di Nevers in Borgogna, costruito nella seconda metà dell'XI secolo, ed è considerato uno dei più rappresentativi dell'architettura romanica francese.

La volta "a culla"della chiesa di Saint-Étienne

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu fondata dal conte di Nevers Guglielmo I e costruita tra il 1063 e il 1097, anticipando alcune caratteristiche della costruzione di Cluny III, tra cui la tendenza al gigantismo.

Fu posta, come priorato, sotto l'autorità di Cluny e fu una delle tappe su una delle quattro vie di pellegrinaggio verso Santiago di Compostela.

L'edificio fu danneggiato durante la Rivoluzione francese, soprattutto per quel che riguarda i livelli superiori delle torri che furono demoliti, mentre è ben conservato per quel che riguarda le altre strutture.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata della chiesa nel 1792
Pianta della chiesa da Viollet-le-Duc

La pianta presenta un impianto a tre navate su sette campate, incrociate ad un ampio transetto con absidiole nei due bracci. Il coro è costituito da un'abside semicircolare a deambulatorio con tre cappelle radiali.

I tre livelli della navata: bas-côté, tribuna e finestre alte

La chiesa rappresenta uno dei primi esempi di edificio, di una certa grandezza, coperto completamente con volte.[1] Infatti la navata centrale ed il transetto sono coperti con volta a botte a tutto sesto, le navate laterali con volte a crociera ed il matroneo con semibotti.[2] Si tratta anche di uno dei primi esempi in viene coperta una struttura basilicale completa con la volta a botte secondo lo schema tipico delle chiese romaniche della Borgogna che corrispondono in pratica a quelle dell'influenza culturale o della diretta dipendenza cluniacense.

La crociera (incrocio tra transetto e navata centrale), marcata da grandi archi, è coperta con una cupola originariamente sormontata da un'alta torre come era comune nel romanico francese.

L'interno, molto sobrio e praticamente privo di elementi decorativi, presenta l'elevazione interna a tre livelli tipica dell'architettura romanica (arcate, tribuna o matroneo, claristorio con piccole finestrature).

L'esterno come anche l'interno è caratterizzato da un accurato paramento murario in conci regolari di pietra da taglio e mostra un aspetto imponente e massiccio anche per la mancanza dei livelli superiori delle torri laterali che furono mozzate durante la Rivoluzione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Damien Carraz, L'architettura Medievale in Occidente, 2002, ISBN 8886495633
  2. ^ Antonio Cadei, Paolo Piva, (a cura di ), L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche, 2006, ISBN 8816406356

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