Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Reggio Emilia)

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Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàCoviolo (Reggio Emilia)
Indirizzovia Vittorino da Feltre 9 ‒ Coviolo ‒ Reggio Nell'emilia (RE)
Coordinate44°40′51.6″N 10°35′28.31″E / 44.681°N 10.591198°E44.681; 10.591198
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Reggio Emilia-Guastalla
Consacrazione1735
ArchitettoProspero Mattioli
Inizio costruzione1723

La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio è la parrocchiale di Coviolo, frazione di Reggio Emilia, in provincia di Reggio Emilia e diocesi di Reggio Emilia-Guastalla[1]; fa parte del vicariato urbano di Reggio Emilia[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa di Coviolo sorse forse nel X secolo come oratorio privato da qualche signore feudale[3].
Nel 1111 il feudatario di Coviolo Aginulfo donò la chiesa al monastero di San Prospero Strinati[3]; nel 1168 la cappella, già filiale della pieve di Rivolta e nel XII secolo elevata a battesimale, venne consacrata dal vescovo di Reggio Albericone[3].
Nel 1520 la chiesa entrò a far parte a pieno titolo della diocesi di Reggio Emilia, passando sotto proprietà vescovile[1][3].

Grazie ad una descrizione redatta nel 1652 da don Domenico Toschi si conosce che tale cappella era ad un'unica navata con ingresso rivolto a ponente e l'abside a levante e che era dotata di tre altari[3]; dalla relazione della visita pastorale del 1663 del vescovo Gianagostino Marliani s'apprende che l'edificio aveva il coro di forma semicircolare[1].

La vecchia cappelle venne demolita nel 1723 per far posto alla nuova parrocchiale, progettata dal reggiano Prospero Mattioli[3][1]; il nuovo edificio fu consacrato il 28 settembre 1735 dal vescovo di Reggio Emilia Ludovico Forni[1][3].
Nel 1769 venne costruita la sagrestia[1] e nel 1780 furono realizzati dal capomastro Sebastiano Zanni il campanile e la facciata[3].

La struttura, danneggiata da un evento sismico nel 1983, venne restaurata nel 1988 su disegno di Saverio Fontana.[1]; nel 1996 un nuovo terremoto interessò la chiesa, che fu consolidata e ristrutturata entro il 2003[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata della chiesa è suddivisa in due registri, de' quali quello inferiore, sul quale s'apre il portale, è scandito da alcune paraste d'ordine dorico, e quello superiore, che è più stretto dell'altro, al quale è raccordato tramite dei setti a voluta, è caratterizzato da una finestra di forma trapezoidale[1]; a coronare il tutto è il timpano, al centro del quale s'apre un oculo[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio è scandito da paraste doriche sorreggenti la trabeazione dentellata[1]; opere di pregio qui conservate sono l'altare maggiore, in marmo rosso di Verona e realizzato nel XVIII secolo dal modenese Francesco Rizzardi[1], la pala ritraente i Santi Gervasio e Protasio Martiri, eseguita forse da Paolo Emilio Besenzi[1], e l'organo[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri <Coviolo, Reggio nell'Emilia>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 3 ottobre 2020.
  2. ^ Parrocchia dei "SS. Gervasio e Protasio Mm.", su diocesi.re.it. URL consultato il 3 ottobre 2020.
  3. ^ a b c d e f g h Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio, su padremisericordioso.com. URL consultato il 3 ottobre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guglielmo Piccinini, Guida di Reggio nell'Emilia, Reggio nell'Emilia, Bassi, 1921.
  • Ferdinando Fabbi, Guida di Reggio nell'Emilia-Città del Tricolore, Reggio nell'Emilia, Associazione Turistica Pro Reggio, 1962.

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