Cheikh Hamidou Kane

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Cheikh Hamidou Kane

Cheikh Hamidou Kane (Matam, 2 aprile 1928) è uno scrittore senegalese.

Cheikh Hamidou Kane è scrittore senegalese. Con il suo primo romanzo, L'ambigua avventura, scritto all'inizio degli anni cinquanta e pubblicato nel 1961, ottiene un enorme successo. Per un lungo periodo non tornerà alla letteratura, impegnato nella vita politica del suo paese. Nel 1995 uscirà in Francia il suo secondo romanzo, tradotto e pubblicato in Italia nel 2018 col titolo I custodi del tempio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cheikh Hamidou Kane nasce a Matam ed è figlio di Mamadou Lamine Kane (1894-1992) e di Yeyya Racine Kane (1904-1972). Appartiene ad una nobile famiglia del popolo dei Fulani. È educato alla religione islamica. Frequenta inizialmente la scuola coranica con il maestro Thierno Moctar Gadio (1870-1938) e poi la scuola elementare francese di Saint-Louis, e il liceo a Dakar. Dopo la maturità prosegue gli studi a Parigi dove si iscrive alla facoltà di diritto per preparare il concorso di ingresso alla Scuola Nazionale d'Oltre Mare (ENFOM) e, in parallelo, la facoltà di lettere, cosa che gli permette di ottenere, nel 1959, le due lauree, in diritto e filosofia. Durante i suoi studi alla Sorbona collabora con la rivista Esprit e frequenta i circoli intellettuali parigini. Nel 1957 sposa la cugina Yaye Oumou Amadou Kane da cui avrà due figli. Al suo rientro in Senegal occupa rapidamente importanti funzioni amministrative. Nel marzo 1960 è nominato governatore della regione di Thiès. E nel 1961 è nominato capo gabinetto al Ministero per lo Sviluppo e la pianificazione. Nel maggio 1962 contrae un secondo matrimonio con Marie-Thérèse Boris, un'ostetrica incontrata in Francia e assegnata all'ospedale Dantec. Nel 1963 è nominato primo consigliere dell'ambasciata senegalese a Monrovia. Nel 1963 per divergenze politiche lascia il Senegal per un decennio. Nel 1976, impegnato presso l’International Development Research Center (IDRC) di Ottawa, decide di tornare in Senegal. Il presidente Léopold Sédar Senghor gli affida vari importanti progetti industriali e nel 1978 lo nomina Ministro per lo sviluppo industriale e l'artigianato. Dal 1981 al 1988 ricopre la carica di Ministro della pianificazione e della cooperazione sotto Abdou Diouf. Viene eletto nel 2002 presidente di Tabital Poulagou, un'associazione per difesa dei valori culturali del popolo dei Fulani. Nel 2009, a fianco di Amadou Mactar M'Bow, è nominato Vicepresidente della Conferenza nazionale del Senegal.[1]

L'ambigua avventura[modifica | modifica wikitesto]

Il romanzo è stato scritto nel 1952, pubblicato a Parigi dall'editore Julliard nel 1961, e nel 1962 ha ricevuto il Gran Premio Letterario dell'Africa nera d'espressione francese. È tradotto e pubblicato per la prima volta in Italia a Milano nel 1979 da Jaka Book. Presenta tratti autobiografici. Il protagonista è il giovane Samba Diallo, figlio del capo del Diallobé che riceve una approfondita cultura islamica presso la scuola coranica dove viene istruito dal severo e riverito maestro Thierno e una formazione occidentale presso la scuola francese.[2][3]

I custodi del tempio[modifica | modifica wikitesto]

Trentaquattro anni dopo L'ambigua avventura, nel 1995, viene pubblicato a Parigi dalla casa editrice Stock il libro Les Gardiens du Temple, tradotto e pubblicato in Italia, a Milano, nel 2018 dalla casa editrice Calabuig.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amadou Bal, Ferloo, 12 settembre 2016
  2. ^ Prefazione di Vincent Monteil all'edizione francese del 1961
  3. ^ Cristina Brambilla, Traduzione e prefazione all'edizione Jaca Book del 1979, in Hamidou Kane, L'ambigua avventura, Milano 1979, pp. 7-14
  4. ^ Recensione del libro di Célia Sadai 2013
  5. ^ Recensione di Mamadou Kalidou BA 2013, su ethiopiques.refer.sn. URL consultato il 30 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hamidou Kane, Cheikh Hamidou Kane, Roger Mercier et Monique Battestini, Cheikh Hamidou Kane, écrivain sénégalais, Nathan, Paris, 1965, 64 p.
  • Annie Moriceau, Alain Rouch, "L'Aventure ambiguë" de Cheikh Hamidou Kane. Étude critique, Nathan, Paris, 1983, 95 p. ISBN 2091690511
  • Albert Gérard, Cheikh Hamidou Kane: L'Aventure ambiguë, La Revue Nouvelle 34, 2 (1961), 441-450, ristampato in Etudes de littéature africaine francophone, Dakar-Abidjan, 1971
  • F. Eboussi, L'Aventure ambiguë de Cheikh Hamidou Kane. Quelques instants d'entretien avec Cheikh Hamidou Kane, Abbia, No. 6 (1964), 207- 215
  • R. Mercier, S. Battestini, Cheikh Hamidou Kane, Paris: Nathan, 1964
  • François-Xavier Rwamakuba, L'Aventure ambiguë, Congo-Afrique, 6, 10 (1966), 502- 515
  • Paul de Meester de Ravesten. Valeurs chrétiennes dans l'Aventure ambiguë de Cheikh Hamidou Kane, Revue du Clergé Africain, mars 1968, pp. 158-173
  • Abiola Irele, Faith and Exile: Cheikh Hamidou Kane and the Theme of Alienation, Le Français au Nigeria. 7, 3 (1972), 15-20
  • Raymond N. Okafor. Cheikh Hamidou Kane: A la recherche d'une certaine synthèse. L'acculturation dans L'Aventure ambiguë, Annales de l'Université d'Abidjan, Série D. 5 (1972). 195-217
  • Thomas Melone. Analyse et pluralité: Cheikh Hamidou Kane et la folie, Diogène, No. 80 (1972), 8-49
  • Papa Gueye N'Diaye, Thomas Melone et L'Aventure ambiguë, ou les excentricités d'une critique, Présence Africaine, No. 89 (1974), 243-263
  • Hassan El Nouty, La polysémie de L'Aventure ambiguë, Revue de Littérature comparée, 48 (1974), 475-487
  • Soeur Marie Céleste, Le prophétisme chez Cheikh Hamidou Kane, L'Afrique Littéraire et Artistique, No. 46 (1977), 36-50.

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