Carmelo Palella

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Carmelo Palella
NascitaCasalvecchio Siculo, 1898
MorteSopena, 23 agosto 1937
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Reparto4ª Compagnia,I Battaglione mitraglieri, 4ª Divisione fanteria "Littorio"
Anni di servizio1917-1937
GradoSoldato
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Spagna
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Carmelo Palella (Casalvecchio Siculo, 1898Sopena, 23 agosto 1937) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Casalvecchio Siculo, provincia di Messina, nel 1898, figlio di Giuseppe e Domenica Palella.[2] Lavorava come bracciante agricolo, quando fu arruolato nel Regio Esercito in piena prima guerra mondiale prestando servizio dal giugno all'ottobre 1917 con il 69º Reggimento fanteria "Sirte", poi con l’8º Reggimento fanteria di marcia ed infine con il 282º Reggimento fanteria "Foggia".[2] Assegnato al 29º Reggimento fanteria "Pisa", fu inviato in Libia nell'aprile 1919.[2] Dopo circa un anno di servizio militare in colonia presso il 1º Reggimento coloniale, rientrò al suo deposito a Messina e fu posto in congedo nel marzo 1920.[2] Richiamato in servizio attivo a domanda nel 1937 partì volontario per la guerra di Spagna, incorporato nella 4ª Compagnia del I Battaglione mitraglieri della 4ª Divisione fanteria "Littorio".[2] Cadde in combattimento a Sopena il 23 agosto 1937, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Mitragliere del battaglione « Littorio » durante un combattimento in montagna su di un terreno fortemente battuto, incurante del pericolo, portava la propria arma a pochi passi dalla dominante posizione nemica e col suo fuoco riusciva a fugarne i difensori. Caduti i suoi compagni, ferito gravemente al capo, inceppatasi l’arma provvedeva a rimetterla in funzione mitragliando gruppi nemici che tentavano di aggirarlo. Ferito una seconda volta alla spalla non potendo manovrare l’arma vi rimaneva vicino a guardia ed al caposquadra accorto che inutilmente cercava di allontanarlo, alzandosi, indicava il bersaglio raccomandandogli di seguitare a far fuoco. Raggiunto da una raffica che lo investiva mortalmente, prima di abbattersi trovava la forza di sorridere vedendo la sua arma far fuoco e salda la posizione mercé il suo purissimo eroismo. Distintosi già in precedenti combattimenti, volle col suo fulgido esempio sacrificarsi portando così sempre più alto il nome della Patria lontana. Sopena, 23 agosto 1937 .[3]»
— Regio Decreto 16 dicembre 1937.[4]
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 244.
  2. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Palella, Carmelo, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 25 gennaio 1938, guerra, registro n. 2, foglio 221.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 244.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Palella, Carmelo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2023.