Carlo Coralli

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Carlo Coralli (Bologna, XVIII secoloBologna, XVIII secolo) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Coralli si avvicinò al teatro seguendo i consigli e gli insegnamenti del marchese F. Albergati Capacelli.[1][2]

Incominciò la sua carriera con la maschera e il ruolo di Arlecchino, proseguendo anche in parti tragiche e serie, recitando nel teatro di Medicina e in quello di Zola, presso Bologna.[1]

Quando si innamorò a Venezia, della 'primadonna' Teodora Ricci,[2] nipote del comico A. Sacco, nel 1772, entrò nella compagnia di quest'ultimo, anche se vi restò solamente due anni, per una serie di problematiche esterne alla recitazione.[1]

Nel 1774 si trasferì nella compagnia di Pietro Rosa, ricoprendo il ruolo di Arlecchino, ma poco dopo fu contattato per recarsi a Parigi ed entrare nel celebre Théâtre de la comédie italienne, ed interpretare la parte di Zanni.[1][2]

Fu presentato a Carlo Goldoni, che ebbe modo di apprezzarlo.[1]

Coralli studiò la lingua francese, danza e il repertorio della compagnia debuttando il 16 maggio 1775 nel ruolo di Arlecchino nel Dottore avvocato dei poveri, ne Le Sfide, nel Servo sciocco e nella Donna invisibile, oltre a quello del dottor Balanzone e in quello di amoroso, con un buon successo presso il pubblico.[1]

Tra i suoi maggiori successi interpretativi vi fu quello di uno dei fratelli nei Jumeaux de Bergame, del Florian, rappresentata nell'estate del 1782, in cui recitò accanto a Carlo Bertinazzi, esibendosi anche come cantante.[1][2]

Dopo lo scioglimento della compagnia italiana nel 1780, entrò all'Opéra-Comique nel 1783, ritirandosi dal palcoscenico nel 1789.[1]

Si sposò in Francia con la figlia di un fabbricante di fuochi di artificio, continuò a lavorare come impiegato nel teatro finché tornò in Italia, dove morì intorno al 1790.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Rossella Motta, Coralli Carlo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 28, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983. URL consultato il 14 marzo 2021.
  2. ^ a b c d Coralli, Carlo, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 421.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Christophe Barbier, Dictionnaire amoureux du théâtre, Plon, 2015.
  • (a cura di) Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, II, 1944.
  • S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano, 1933.
  • Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
  • Emilio Faccioli, Il Teatro Italiano, Einaudi, 1975.
  • (EN) Edward Forman, Historical Dictionary of French Theatre, Lanham, Scarecrow Press, 2010.
  • G. Gallina, Teatro completo, XVIII, Milano, Treves, 1930.
  • G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
  • (FR) Jacqueline de Jomaron, Le Théâtre en France, Parigi, Armand Colin, 1992.
  • N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, I, Milano, 1940.
  • C. Levi, Il teatro, Roma, 1919.
  • (FR) Jacques de Plunkett, Fantômes et souvenirs du théâtre de la Porte-Saint-Martin (1781-1941), Parigi, 1946.
  • (FR) Georges Le Roy, Souvenirs sur la comédie Française : "Les Grands Comédiens", Londra, 1956.
  • Mirella Schino, Profilo del teatro italiano dal XV al XX secolo, Carocci, 2003.
  • (FR) Nicole Wild e David Charlton, Théâtre de l'Opéra-Comique. Paris: répertoire 1762-1972, Sprimont, Editions Mardaga, 2005.

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