Cappella di Carlo Alberto

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Cappella di Carlo Alberto
Autoresconosciuto
Datasconosciuta
Materialesconosciuto
UbicazioneGiardini del Palazzo di Cristallo, Porto
Coordinate41°08′45.77″N 8°37′36.64″W / 41.146046°N 8.626845°W41.146046; -8.626845

La Cappella di Carlo Alberto è un cenotafio che, pochi anni dopo la sua costruzione, fu circondato dai Giardini del Palazzo di Cristallo, nella città di Porto. È considerato il più grande cenotafio romantico del Portogallo. [1]

La cappella fu costruita su iniziativa della principessa Augusta de Montléart, in memoria del suo fratellastro, il re di Sardegna-Piemonte, Carlo Alberto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Alberto di Savoia-Carignano a Porto[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la battaglia di Novara e la rinuncia al trono, Carlo Alberto andò in esilio. Giunto a Porto, il monarca soggiornò in una locanda situata in quella che allora era la piazza "dos Ferradores" - oggi Piazza Carlo Alberto, in ricordo della sua visita a quella locanda. Finì per trasferirsi più tardi a "Quinta da Macieirinha" (poi Museo Romantico di Porto). Ali morì nel 1849. Il suo corpo è stato trasferito a Torino. [2] Alcuni anni dopo, la sorellastra Augusta de Montléart fece costruire in sua memoria questo cenotafio, accanto a detta tenuta. I lavori durarono quasi sei anni.[3] All'interno furono collocate tre sculture, acquisite a Parigi. La prima messa in questa cappella-cenotafio fu celebrata il 25 dicembre 1861. Successivamente la cappella fu di proprietà della famiglia reale portoghese, e ciò fino al 1950, quando fu donata al Comune di Porto dalla regina Amélia in esilio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ QUEIROZ, Francisco - A Princesa Augusta de Montléart e a capela do Rei Carlos Alberto. In "Boletim da Associação Cultural Amigos do Porto", n.º 17, 1999, p. 71-80.
  2. ^ QUEIROZ, Francisco - Memórias de Carlos Alberto no Porto. In "O Tripeiro", 7ª série, ano XVIII, n.º 6, Junho de 1999, p. 173-176.
  3. ^ QUEIROZ, Francisco, Augusta de Montléart, Bernardinum, 2023, ISBN 978-83-8333-048-8.

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