Cappella della Madonna di Loreto (San Miniato)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cappella della Madonna di Loreto
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSan Miniato
Indirizzovia vittime del Duomo, 8 ipogeo del Palazzo comunale
Coordinate43°40′46.78″N 10°51′09.83″E / 43.67966°N 10.85273°E43.67966; 10.85273
Religionecattolica
TitolareMadonna di Loreto
Diocesi San Miniato
Inizio costruzione1285
Completamento1295
Sito webwww.comune.san-miniato.pi.it/ospiti/smsm/home.htm
L'altare
Affreschi

La cappella della Madonna di Loreto (chiamata anche oratorio del Loretino) si trova a San Miniato, in provincia di Pisa, diocesi di San Miniato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio fu costruito nel 1285-1295 come cappella privata dell'attiguo palazzo del Popolo. Nel 1399 vi fu trasferito un venerato crocifisso ligneo (Crocifisso di Castelvecchio), proveniente dalla pieve dei Santi Giusto e Clemente: per l'occasione la cappella fu ampliata e dotata della cancellata in ferro battuto del senese Conte di Lello. Nei primi decenni del Quattrocento l'oratorio si arricchì degli affreschi sulla volta e sulle cappelle laterali, mentre un secolo dopo era eseguito da maestranze fiorentine il grandioso altare ligneo con pannelli dipinti dallo Spillo, in quegli anni attivo a San Miniato. La costruzione dell'altare adempiva un voto dell'Opera del Duomo per la fine della pestilenza del 1527.

Nel 1718 il crocifisso fu posto nel santuario ad esso dedicato e sostituito da una Madonna di Loreto (col cambio del nome della cappella).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

All'interno si accede da un piccolo portale sormontato da una terracotta con Cristo in pietà.

Una bella cancellata in ferro battuto battuto chiude il presbiterio ed è opera di Conte di Lello Orlandi (XIV secolo). Le pareti e la volta a vele sono ornate da affreschi del primo Quattrocento con Storie della vita di Cristo. Nelle vele si trovano medaglioni con gli Evangelisti, Re David e la Sibilla Eritrea. Sulla parete est la Natività con l'annuncio ai pastori, una frammentaria Strage degli Innocenti, l'Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio. Sull'altro lato l'Ultima Cena, Cristo nell'orto, l'Arresto di Cristo e la Flagellazione. Gli studi più recenti circoscrivono l'opera al 1413 circa e alcuni documenti riferiscono almeno una parte dei dipinti al pratese Arrigo di Niccolò. Accanto a lui operarono altre mani, tra cui forse quella del conterraneo Pietro di Miniato.

La parete di fondo è occupata da un ricco altare cinquecentesco di legno dorato e intagliato, che conteneva il crocifisso. L'ancona, a più riquadri, è opera di Francesco d'Agnolo, il fratello di Andrea del Sarto. Vi sono rappresentati, nei vari riquadri, San Miniato con la spada, San Genesio musico, l'Angelo annunciante e la Vergine annunziata, oltre a due Angeli adoranti. Negli scomparti della predella il Martirio di san Miniato, l'Andata al Calvario, la Deposizione e seppellimento di Cristo, il Noli me tangere e il Martirio di san Genesio. Si tratta di scene che completano quelle degli affreschi, con l'eccezione della Crocifissione che era rappresentata dalla scultura lignea.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Oratorio del Loretino di San Miniato, materiale informativo in loco.
  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003. ISBN 88-365-2767-1

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]