CARA di Caltanissetta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

IL CARA di Caltanissetta o CARA di Pian del Lago o Centro di Accoglienza (CDA) e per Richiedenti Asilo (CARA) di Caltanissetta è un centro polifunzionale per gli immigrati dedicato all'accoglienza e assistenza degli immigrati irregolari, sito in contrada Pian del Lago a Caltanissetta. Esso è l'unico centro in Italia dove sono presenti e coesistenti le tre tipologie di centri di accoglienza che sono:[1]

Tutti e tre i centri a Caltanissetta coesistono nella stessa area e perimetro, per un totale di 552 posti.[2] Il CARA nisseno è uno dei 10 centri istituiti in Italia nel 2002; questi centri sono deputati ad ospitare i richiedenti asilo ammessi, o comunque presenti, sul territorio nazionale in attesa dell’esito della procedura di richiesta della protezione internazionale.[3]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La struttura fu creata nel 1998,[4] utilizzando gli spazi di una ex-polveriera da anni dismessa, per accogliere dei militari dislocati in Sicilia nell’Operazione Vespri siciliani; successivamente viene trasformata con l'approvazione della Legge Turco-Napolitano del 6 marzo 1998, n. 40 in CDA + CARA + CIE.

La struttura presenta ampi reciti disposti in cerchi concentrici (il più interno è riservato al CIE), inoltre vi sono dei locali in muratura per gli uffici e ampi container/alloggi per immigrati; inoltre ancora, è presente una mensa, un campo da calcio e una zona per la preghiera.[5] L'intera struttura è presidiata dalla forze pubblica e dell'Esercito. All’interno del CARA di Caltanissetta, gli immigrati presenti sono di fatto in una situazione di semi-libertà. Essi hanno, infatti, l’obbligo di rientrare la sera per dormire nel Centro, L'inosservanza di questa prescrizione comporterebbe la preclusione al riconoscimento della Protezione Internazionale, con un verdetto proclamato in assenza dell'audizione del soggetto. Durante il giorno gli immigrati presenti possono uscire liberamente secondo il regolamento emesso dalla locale Prefettura.[2]

La presenza del CIE, insieme al CARA, fa sì che tra la popolazione frequentante il centro sia un gruppo di soggetti ad alto rischio sociale, infatti, «Il Cie ha una capienza di 96 posti. Al 30 luglio 2008, i detenuti erano 79. Tra questi sono soprattutto tunisini e marocchini, ma anche albanesi e sudanesi. In media il 70% è costituito da ex detenuti, portati qua a fine pena per l'identificazione e il rimpatrio. Poi ci sono le persone senza documenti e con un precedente ordine di espulsione a cui non hanno ottemperato, arrestate dalla polizia durante controlli dei documenti.; ed infine quelli che sbarcano a Lampedusa, ma che dal controllo delle impronte digitali risultano essere già stati in Italia.»[6]

La struttura è amministrata da una Cooperativa sociale, per il servizio mensa, pulizia ed altro, insieme all'assistenza sanitaria.[2] Nell'ordine le cooperative succedutesi sono state:[5]

  1. Cooperativa Albatros 1973[7]
  2. Cooperativa Auxilium[8]
  3. Cooperativa Essequadro[9]
  4. Cooperativa San Filippo Neri[10]

Vi lavoravano nel 2012 oltre cento operatori sociali, diversi medici, due avvocati, psicologi, e numerosi mediatori culturali.[11] Nel 2015 il Ministero degli Interni ha erogato alle cooperative sociali somme pari a circa 18 milioni di €.[12][13]

Salgono complessivamente a 150 militari e 80 uomini delle Forze di Polizia le forze impiegate al Centro di Pian del Lago nell'agosto del 2020.[14]

Criticità[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008 è stata effettuata un'ispezione da parte di una delegazione del Partito Radicale, l'ispezione ha coinvolto tutti gli ambienti del Centro di Pian del Lago; questa ispezione ha potuto rilevare diversi disservizi e criticità.[15] Le criticità rilevate nel tempo, sulla struttura e sull'organizzazione della stessa, sono diverse:[2]

  • Gli immigrati durante il giono non hanno alcun diversivo, con conseguente uscita massiccia dal centro.
  • I mezzi pubblici da e per il centro città sono poco frequenti.
  • La strada che porta verso il centro di Pian del Lago è una strada provinciale priva di marciapiede, con possibili rischi per i pedoni e le auto, ciò anche per la mancanza di un'opportuna illuminazione serale.

Inoltre i problemi si amplificano poiché la permanenza nel centro degli immigrati si protrae ben oltre i tempi di legge in attesa che si completi la procedura per l'ottenimento del permesso di soggiorno che è propedeutico all'ottenimento della protezione internazionale, che resta l'obbiettivo ultimo dell'immigrato per poter liberamente circolare in Europa.[2]

Nel tempo si sono avute diversi episodi delinquenziali quali: risse tra i presenti di diversa etnia del centro,[16] oppure la scoperta di droga nascosta nei container da parte di alcuni immigrati.[17] Oltre a ciò anche episodi di danneggiamento con il fuoco per protestare per i tempi lunghi delle procedure burocratiche.[18]

È stato anche arrestato un pirata somalo della nave Savina Caylyn, che da migrante chiedeva lo status di rifugiato al CARA di Pian del Lago nel 2017.[19]

Sempre nel 2017, in una baraccopoli spontanea situata sotto un cavalcavia della SS640, sono stati fatti sgomberare 50 immigrati che sono stati poi ricollocati presso il CARA di Pian del Lago i 20 pakistani e gli altri 30 in varie comunità cittadine.[20]

Nel gennaio 2020 un tunisino muore nel centro per cause naturali, ma ciò provoca una rivolta da parte di altri ospiti del Centro di Pian del Lago.[21] Nel marzo 2020 si sono avute proteste da parte dei sindacati dei lavoratori della cooperativa di servizi che lavoravano nel centro di Pian del lago avendo questi perso il lavoro a seguito del cambio di appalto con una nuova società cooperativa. Quest'ultima vincendo l'appalto non ha rinnovato il contratto a molti lavoratori della precedente cooperativa.[22]

Centro quarantena per la COVID-19[modifica | modifica wikitesto]

Specifiche misure relative all'accoglienza degli immigrati sono state adottate in considerazione delle esigenze correlate allo stato di emergenza da COVID-19. Infatti, durante l'epidemia di COVID-19, Caltanissetta con il suo CARA è stata individuata come centro per l'accoglienza di 280 immigrati provenienti da rotte di migranti nel Mediterraneo che devono effettuare la quarantena prevista per l'epidemia.[23] Questo malgrado le autorità cittadine si siano apposte a questo provvedimento di accoglienza per la quarantena.[24] Successivamente il 3 agosto 2020 il Sindaco della città ha stigmatizzato l'arrivo di altri 370 immigrati nel centro di Pian del Lago, anche per la carenza di adeguate forze dell'ordine in grado di garantire la sicurezza del centro e dei cittadini rispetto alla necessità di una quarantena.[25]

In data 4 agosto 2020 un migrante, risultato positivo al Coronavirus, è stato immediatamente ricoverato presso la Unità Operativa di Malattie Infettive di Caltanissetta.[26] Alla stessa data sono tre i migranti, ricoverati in isolamento al S. Elia, positivi alla COVID-19: un tunisino e due pakistani.[27] La sera del 5 agosto 2020 il numero di pazienti positivi alla COVID-19 nel Centro di accoglienza di Pian del Lago sale a 7 individui,[28] di questi 6 sono asintomatici e sono isolati nel centro, mentre un tunisino è ricoverato, come detto prima, all'Ospedale S. Elia di Caltanissetta.[29] Si dispone per questo motivo l'effettuazione di un tampone a tutti gli operatori entrati in contatto con i migranti oltre che a tutti i migranti ospiti del CARA di Caltanissetta; questo tampone verrà ripetuto a distanza di 7 giorni.[14]

Fughe dal centro quarantena[modifica | modifica wikitesto]

A fine luglio 2020 si sono avuti fenomeni di fuga in massa dal centro di Pian del Lago, per la paura di rimpatri, cosa che ha provocato un notevole allarme nella cittadinanza nissena.[30][31]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gian Piero Turchi e Michele Romanelli, Flussi migratori, comunità e coesione sociale. Nuove sfide per la mediazione: Nuove sfide per la mediazione, FrancoAngeli, 2013-08-26T00:00:00+02:00, pp. 99–, ISBN 978-88-204-5942-0.
  2. ^ a b c d e Caltanissetta  un posto strano, su briguglio.asgi.it, Sportello per immigrati – Via Re d’Italia 14, Caltanissetta. URL consultato il 4 agosto 2020.
  3. ^ Centri accoglienza: I Centri di accoglienza per richiedenti asilo in Italia, su osservatoriomigranti.org, Osservatorio Migranti. URL consultato il 5 agosto 2020.
  4. ^ Stranieri!: i centri di permanenza temporanea in Italia, Manni, 2004, ISBN 978-88-8176-515-7.
  5. ^ a b Giovanna Vaccaro, siciliamigranti: Caltanissetta: Borderline Sicilia visita il CARA di Pian del Lago, su siciliamigranti.blogspot.com, 19 novembre 2013. URL consultato il 4 agosto 2020.
  6. ^ Gabriele Del Grande, Fortress Europe: Tra gabbie e accoglienza. Viaggio al cpta di Pian del Lago, su fortresseurope.blogspot.com, 1º agosto 2008. URL consultato il 5 agosto 2020.
  7. ^ Ministero Dell'Interno - Bandi di Gara: Caltanissetta_avviso_di_aggiudicazione, su www1.interno.gov.it, Ministero Dell'Interno, 11 settembre 2009. URL consultato il 5 agosto 2020.
  8. ^ Aspettando di entrare nel Cara di Caltanissetta, la vita nelle baracche / Video - E la chiamano accoglienza, su ifg.uniurb.it, 10 aprile 2014. URL consultato il 5 agosto 2020.
  9. ^ Cara di Pian del lago, la prefettura ha intimato la Essequadro di procedere immediatamente al pagamento degli stipendi, su caltanissettalive.it, 11 giugno 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  10. ^ Pian del Lago, la cooperativa San Filippo Neri replica agli operatori: "Su di noi accuse diffamatorie" |, su seguonews.it, Seguo News, 3 febbraio 2018. URL consultato il 5 agosto 2020.
  11. ^ Diritti sotto sequestro - Detenuti e ospiti nel CIE-CARA di Caltanissetta. Quando anche il diritto rimane fuori dai cancelli., su meltingpot.org, - Progetto Melting Pot Europa, 3 maggio 2012. URL consultato il 4 agosto 2020.
  12. ^ Raffaella Cosentino, Il grande business dei Centri accoglienza La loro gestione diventa una miniera d'oro - Inchieste, su inchieste.repubblica.it, la Repubblica, 16 ottobre 2013. URL consultato il 5 agosto 2020.
  13. ^ Pagamenti effettuati nel 2015 - Spese per l'attivazione e la gestione dei centri di trattenimento e accoglienza e dei clandestini stranieri (PDF), su prefettura.it. URL consultato il 5 agosto 2020.
  14. ^ a b Covid19, migranti positivi a Caltanissetta. Il Prefetto: "Tamponi a tutti gli operatori del Cara", su ilfattonisseno.it, il Fatto, 5 agosto 2020. URL consultato il 6 agosto 2020.
  15. ^ Fulvio Vassallo Paleologo, Rapporto sull’ispezione al Cpt di Pian del Lago: un esempio emblematico, su osservatorioantigone.it, meltingpot.org, 7 luglio 2008. URL consultato il 5 agosto 2020.
  16. ^ Caltanissetta, Pian del Lago: mega rissa tra stranieri al Centro per i Rimpatri | Canicatti Web Notizie, su canicattiweb.com, Canicatti Web Notizie, 26 maggio 2017. URL consultato il 4 agosto 2020.
  17. ^ Perquisizioni al CARA di Pian del Lago. La Squadra Mobile sequestra 16 grammi di hashish: un denunciato - TFN, su tfnweb.it, TFN, 19 novembre 2018. URL consultato il 4 agosto 2020.
  18. ^ Tempi di attesa lunghi, protesta a Pian del Lago: migranti bruciano i vestiti, su caltanissetta.gds.it, Giornale di Sicilia, 1º settembre 2017. URL consultato il 4 agosto 2020.
  19. ^ Migrante chiede status di rifugiato al Cara di Pian del Lago, ma è un presunto pirata della “Savina Caylyn”. Arrestato, su questure.poliziadistato.it, https://questure.poliziadistato.it/, 13 agosto 2017. URL consultato il 4 agosto 2020.
  20. ^ Caltanissetta, Pian del Lago: sgomberata baraccopoli sotto cavalcavia SS640, 50 migranti "ricollocati", su ilfattonisseno.it, - il Fatto Nisseno, 27 maggio 2017. URL consultato il 4 agosto 2020.
  21. ^ Migranti in rivolta a Pian del Lago dopo morte di un tunisino, su lasicilia.it, La Sicilia, 12 gennaio 2020. URL consultato il 5 agosto 2020.
  22. ^ Cara di Pian del Lago, scattano 20 licenziamenti. La Cisl Fp: "Il 90 percento sono nostri iscritti" - Radio CL1, su radiocl1.it, Radio CL1, 2 marzo 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  23. ^ Caltanissetta. Oltre 280 migranti in quarantena al Cara di Pian del Lago, la Cisl Fp: “Siano tutelati i lavoratori”, su ilfattonisseno.it, il Fatto Nisseno, 17 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  24. ^ Nuovo tentativo di fuga dal Cara di Pian del lago. Rientrato dopo mediazione forze dell'ordine - Radio CL1, su radiocl1.it, Radio CL1, 29 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  25. ^ Rita Cinardi, In arrivo a Caltanissetta altri 370 migranti, rinforzi da esercito e polizia. Il sindaco: "Così non va", su seguonews.it, Seguo News, 3 agosto 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  26. ^ Migranti: profugo positivo al Covid al Cara di Caltanissetta, su ilfattonisseno.it, - il Fatto Nisseno. URL consultato il 5 agosto 2020.
  27. ^ Coronavirus: tre migranti ricoverati a Caltanissetta. Uno risultato positivo, altri due in attesa esito tampone, su ilfattonisseno.it, il Fatto Nisseno, 5 agosto 2020. URL consultato il 5 agosto 2020.
  28. ^ Coronavirus: Caltanissetta, sale a 7 il numero di migranti positivi -, su ilfattonisseno.it, il Fatto Nisseno, 05 08 2020 - 20,54. URL consultato il 5 agosto 2020.
  29. ^ Sette migranti positivi al Cara di Caltanissetta e il sindaco si rivolge alla Procura, su lasicilia.it, 5 agosto 2020. URL consultato il 6 agosto 2020.
  30. ^ Caltanissetta: oltre 100 migranti in quarantena fuggono dal Cara di Pian del Lago, su lasicilia.it, La Sicilia, 26 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.
  31. ^ Quasi 200 migranti fuggono dal Cara di Caltanissetta. Il sindaco: "Non ne vogliamo più" | L'HuffPost, su huffingtonpost.it, LHuffPost, 27 luglio 2020. URL consultato il 4 agosto 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Migrazioni umane: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di migrazioni umane