Blues Pills (album)

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Blues Pills
album in studio
ArtistaBlues Pills
Pubblicazione25 luglio 2014
Durata42:41
Dischi1
Tracce10
GenereBlues rock
EtichettaNuclear Blast
ProduttoreDon Alsterberg
Singoli
  1. Black Smoke
    Pubblicato: 3 luglio 2012
  2. High Class Woman
    Pubblicato: 2014

Blues Pills è il primo album in studio del gruppo blues rock svedese omonimo, pubblicato il 25 luglio 2014 dalla Nuclear Blast,[1] raggiungendo il quarto posto in Germania e il decimo posto in Svizzera.

L'album[modifica | modifica wikitesto]

Il processo per la registrazione del disco richiese diversi mesi di tempo, il procrastinare delle registrazioni fu dovuto in parte al gruppo, spesso impegnato in lunghe tournée, e in parte per l'assenza di Don Alsterberg, loro produttore e tecnico del suono che si trovava momentaneamente impegnato in alcuni tour con altri gruppi. L'album venne registrato completamente in modo analogico, senza l'ausilio di missaggio tramite computer. Chitarra, basso e batteria furono registrati dal vivo, mentre in un secondo momento vennero aggiunte diverse tracce chitarriste e vocali tramite sovraincisione.[2] Sono stati girati video ufficiali per High Class Woman, Gypsy e No Hope Left For Me. La copertina dell'album è stata realizzata dall'artista Marijke Koger-Dunham, che negli anni '60 aveva collaborato con i Beatles.[3] Zack Anderson, bassista del gruppo, ha sottolineato come l'equilibrio della vita sia il soggetto principale dell'album:

«Ci vuole il concetto di yin e yang sulla dualità della natura. Luce e ombra, sole e luna, vita e morte»

Genesi delle canzoni[modifica | modifica wikitesto]

Molti dei brani presenti nel disco sono stati distribuiti precedentemente tramite EP, venendo riarrangiati per la pubblicazione dell'album. Il singolo Black Smoke venne registrato ben due anni prima, Ain't No Change è un adattamento del brano originale, totalmente strumentale intitolato Mind Exit, mentre Jupiter si basa sul brano intitolato Bliss. Devil Man venne pubblicato diversi mesi prima la pubblicazione dell'album, il 18 ottobre 2013. River parla degli afroamericani schiavizzati negli Stati Uniti. L'album include una cover, Gypsy, canzone di Chubby Checker, il gruppo suonò questo brano diverse volte durante i concerti, venendo poco dopo inclusa definitivamente nella scaletta della band. L'edizione limitata dell'album include un DVD bonus dell'esibizione del gruppo al Hammer of Doom Festival del 2013.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. High Class Woman – 4:28
  2. Ain't No Change – 4:58
  3. Jupiter – 4:06
  4. Black Smoke – 5:09
  5. River – 4:23
  6. No Hope Left for Me – 3:53
  7. Devil Man – 3:06
  8. Astralplane – 4:39
  9. Gypsy – 3:09
  10. Little Sun – 4:50

Critica[modifica | modifica wikitesto]

L'accoglienza della stampa specializzata è stata favorevole, vedendo la rivista britannica Metal Hammer nominare Blues Pills album del mese. Il critico Boris Kaiser ha sottolineato la bravura della cantante Erin Larsson e quella del giovane chitarrista Dorian Sorriaux, sottolineando la grande potenzialità del gruppo. Secondo il critico Markus Endres, il suono del primo disco del gruppo suona in modo affascinante e autentico, un eccellente album di debutto che richiama gli anni '70. L'album ha ricevuto anche critiche negative, come ad esempio quella di Andreas Borcholte, di Spiegel Online, che definisce il lavoro dei Blues Pills come l'ennesimo tentativo di riportare fedelmente in auge modelli di 40 anni fa, di cui la musica di oggi non ha bisogno.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

L'album riesce a riscuotere un buon successo in Europa, piazzandosi al quarto posto in Germania, al decimo posto in Svizzera e riuscendo ad entrare nella top 100 nel Regno Unito.

Data Album Bandiera della Germania Germania
[4]
Bandiera della Svizzera Svizzera

[5]
Bandiera dell'Austria Austria
[6]
Bandiera della Finlandia Finlandia
[7]
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
[8]
Bandiera del Belgio Belgio
[9]
Bandiera della Francia Francia
[10]
2014 Blues Pills 4 10 19 21 68 72 118

Premi[modifica | modifica wikitesto]

I lettori della rivista tedesca Rock Hard hanno scelto Blues Pills come il quinto miglior album del 2014. Inoltre, il gruppo ha vinto la categoria Newcomer del 2014.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Collaboratori[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

(EN) Blues Pills - Album Blues Pills, su bluespills.com. URL consultato il 6 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2015).

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