Automotrici FLP BCe 4/4 1-3

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FLP BCe 4/4 1 ÷ 3
poi ABe 4/4 1 ÷ 3
Automotrice
Elettromotrice n. 3 fotografata nel 1978
Anni di costruzione 1912
Anni di esercizio 1912-1968
Quantità prodotta 3
Costruttore Schlieren (parte meccanica)
Alioth (parte elettrica)
Lunghezza 16.070 mm
Larghezza 2.700 mm
Capacità 56 posti a sedere
Scartamento 1.000 mm
Massa in servizio 27 t
(n. 3: 29 t)
Rodiggio Bo'Bo'
Diametro ruote 870 mm
Potenza oraria 182 kW
(n. 3: 212 kW)
Velocità massima omologata 45 km/h
in seguito 55 km/h
Alimentazione elettrica da linea aerea
1.000 V cc
Dati tratti da:
Betti Carboncini, op. cit., p. 214

Le elettromotrici BCe 4/4 della Società delle Ferrovie Luganesi (FLP), numerate da 1 a 3, erano una serie di automotrici elettriche utilizzate per l'esercizio della ferrovia Lugano-Ponte Tresa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le tre elettromotrici, costruite dalla Schlieren con parte elettrica Alioth, furono consegnate nel 1912, in tempo per l'apertura della linea[1]. L'unità 3 si distingueva per la maggiore potenza (e conseguentemente la maggiore massa)[2].

Successivamente i mezzi furono ammodernati, aumentandone la velocità massima da 45 a 55 km/h, e chiudendo i vestiboli che inizialmente erano aperti[1]. In seguito all'abolizione della terza classe, mutarono classificazione da BCe 4/4 ad ABe 4/4[1].

Le elettromotrici furono utilizzate fino all'entrata in servizio delle nuove vetture articolate serie 10 ÷ 12, nel 1968[1]; le unità 1 e 2 furono demolite pochi anni dopo[2], mentre l'unità 3 venne utilizzata come mezzo di servizio, almeno fino ai primi anni novanta[1]. Quest'ultima motrice prestò in seguito servizio sulla Ferrovia Mesolcinese fino al 2007, quando un incidente ne causò la dismissione e, successivamente, la parziale demolizione[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Betti Carboncini, op. cit., p. 213
  2. ^ a b Betti Carboncini, op. cit., p. 214
  3. ^ Hans-Joachim Knupfer, Spannung im Misox in Eisenbahn Geschichte, numero 63, aprile/maggio 2014, p. 62

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adriano Betti Carboncini, Binari ai laghi, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, 1992, ISBN 88-85068-16-2.

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