Autodigestione

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L'autodigestione è quel processo grazie al quale, dopo la morte, i succhi digestivi già presenti nello stomaco e nell'intestino continuano a consumare le pareti stesse del tubo gastro-enterico e poi gli organi vicini[1] ed è, insieme all'autolisi, parte dei fenomeni cadaverici trasformativi distruttivi.[2].

Durante la vita lo stomaco non si autodigerisce grazie a uno speciale muco che ne riveste l'intera parete e che contribuisce a neutralizzare l'acido cloridrico prodotto per digerire il cibo[3]. Lo stomaco inoltre ogni tre giorni rinnova del tutto il rivestimento[3], ed è in grado di riparare, entro certi limiti, i danni apportati dall'acido. Un simile processo avviene anche ad altri organi, quali la milza, il fegato, il diaframma e talora anche il pancreas; ciò è dovuto al loro rapporto con lo stomaco.

Malattie dovute all'autodigestione[modifica | modifica wikitesto]

  • L'ulcera peptica è una lesione del rivestimento interno dello stomaco (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale) costituita da una lesione, di diametro superiore a 3–5 mm (lesioni più piccole e/o meno profonde sono definite erosioni). Si dice peptica perché causata dalla pepsina e dell'acido cloridrico presenti nel succo gastrico.[4]
  • La pancreatite acuta è una infiammazione del pancreas che consente, salvo lesioni necrotiche, la completa guarigione. La forma biliare è più frequente nelle donne, mentre la forma alcolica è la più frequente nei soggetti maschili. A seconda del danno provocato si classifica in:
  • Pancreatite edematosa (o pancreatite interstiziale) forma lieve, caratterizzata da una infiammazione con aumento del volume ghiandolare, in cui il danno è dovuto più all'attivazione del sistema immunitario. Non porta a danni irreversibili del pancreas.
  • Pancreatite necrotico-emorragica, forma grave in cui, oltre all'infiammazione, predomina una necrosi pancreatica e peripancreatica più o meno estesa con distruzione anche dei vasi pancreatici. Una possibile conseguenza è il danno multi-organo per l'attivazione degli enzimi pancreatici, con possibile sviluppo di sindrome da risposta infiammatoria sistemica. La guarigione è molto più lenta rispetto alla forma edematosa e gli esiti molto più evidenti, con compromissione più o meno importante della funzione pancreatica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AUTODIGESTIONE in “Enciclopedia Italiana” – Treccani
  2. ^ Autolisi e autodigestione - Medicinapertutti.it, su medicinapertutti.altervista.org. URL consultato il 4 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2015).
  3. ^ a b Lo stomaco non si " autodigerisce "
  4. ^ Copia archiviata, su ospedalecardarelli.it. URL consultato il 4 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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