Angelo Boetti

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Angelo Boetti
Soprannome"Ilacqua"
NascitaTorino, 7 giugno 1912
MorteVillalba, 17 gennaio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1933-1938
GradoSergente maggiore
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Angelo Boetti (Torino, 7 giugno 1912Villalba, 17 gennaio 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Torino il 7 giugno 1912.[3] Conseguito il diploma presso l'Istituto magistrale di Udine, frequentò un corso per ottenere il brevetto di pilota civile sull'aerocentro da turismo di Torino conseguendolo l'11 maggio 1932.[1] Arruolato per il servizio militare nella Regia Aeronautica fu dapprima inviato presso la Scuola militare di Grottaglie, e una volta promosso sergente fu assegnato alla 76ª Squadriglia del 7º Gruppo d'assalto.[1] Nel marzo 1935 fu mandato presso la 2ª Squadriglia allenamento caccia della Scuola di Aviano.[1] Richiamato in servizio a domanda e promosso sergente maggiore pilota nel luglio 1936, in forza alla 71ª Squadriglia, fu assegnato all'Aviazione Legionaria e nel mese di agosto mandato a combattere nella guerra di Spagna con il primo contingente della Squadriglia "Cucaracha", equipaggiata con i caccia Fiat C.R.32.[1] Partecipò a numerose azioni belliche, venendo decorato con una croce di guerra al valor militare e trasferito in servizio permanente effettivo per merito di guerra.[1] Cadde in combattimento nel cielo di Villalba (Teruel) il 17 gennaio 1938, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti già distintosi in precedenti combattimenti, confermava in ogni circostanza il suo entusiasmo e sereno sprezzo del pericolo. Ardito e brillante pilota da caccia, ha fatto rifulgere, nel corso di aspri scontri sostenuti, le sue magnifiche qualità di combattente, apportando il suo magnifico contributo di perizia e di alto spirito di sacrificio. Nel combattimento del 17 gennaio 1938 contro preponderanti forze avversarie si lanciava arditamente nella mischia particolarmente aspra e accanita e nell’impari lotta cadeva da prode, sacrificando la sua generosa vita per la grandezza della Patria fascista. Cielo di Spagna, novembre 1937-gennaio 1938.[4]»
— Regio Decreto del 23 gennaio 1940.[3]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in una missione di guerra combattuta per un supremo ideale, dava ripetute prove di ardimento e di sereno sprezzo del pericolo. Cielo di Spagna, marzo 1937

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 279.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]