Amy Cokayne

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Amy Cokayne
Dati biografici
Paese Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 167 cm
Peso 91 kg
Rugby a 15
Union Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Ruolo Tallonatrice
Squadra Harlequin Ladies
Carriera
Attività di club[1]
2014-17Lichfield
2017-20Wasps
2020-Harlequin Ladies
Attività da giocatrice internazionale
2015-Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra73 (165)
Palmarès internazionale
Finalista  Coppa del Mondo 2017
Finalista  Coppa del Mondo 2021

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 13 ottobre 2022

Amy Victoria Fiona Cokayne (Ipswich, 11 luglio 1996) è una rugbista a 15 internazionale per l'Inghilterra che milita nelle Harlequin Ladies nel ruolo di tallonatrice. È finalista alle Coppe del Mondo 2017 e 2021.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un militare della RAF[1], si chiama Amy Victoria Fiona Cokayne perché il padre le impose un nome il cui acronimo corrispondesse a quello dell'Aston Villa Football Club (AVFC), la squadra di calcio di Birmingham di cui è tifoso[1].

Dedita al calcio anch'essa nei primi anni dell'infanzia (era portiere nelle giovanili dello stesso Aston Villa)[2][1], nel 2006 si trasferì con la famiglia in Nuova Zelanda perché suo padre era stato reclutato dalla Royal New Zealand Air Force[1]. Frequentò le superiori presso la Feilding High School (Manawatū), in cui si avvicinò al rugby[1] e nella quale, nello stesso periodo, studiavano due allieve neozelandesi destinate a diventare sue avversarie in campo internazionale, la tallonatrice Georgia Ponsonby e la terza linea Sarah Hirini[3]. Fece parte di alcune rappresentative nazionali giovanili neozelandesi quando, a 17 anni, incontrò ad Auckland il C.T. inglese Gary Street impegnato con la squadra in un tour di tre test match contro le Black Ferns[1]; Street le chiese se fosse interessata a giocare per l'Inghilterra, ricevendo risposta affermativa[1].

Tornata in Gran Bretagna si associò al Lichfield, club dello Staffordshire[4] e fu convocata per l'Inghilterra U-20; esordì nella squadra seniores allo Stoop di Londra nel Sei Nazioni 2015 contro l'Italia.

Fu convocata alla Coppa del Mondo 2017 in Irlanda, in cui l'Inghilterra giunse fino alla finale di Belfast, poi persa contro la Nuova Zelanda[5]; successivamente si arruolò nella RAF come allievo ufficiale e saltò buona parte della stagione agonistica seguente[4]; al termine dell'addestramento fu destinata alla Royal Air Force Police[4].

Tornata in nazionale a tempo pieno dal 2019[4], ha rinunciato a un contratto a tempo pieno dalla federazione, in ragione del fatto di essere già stipendiata dalla RAF[4].

Dal 2020 milita nelle londinesi Harlequin Ladies, con cui si è laureata campione inglese nel 2021; è stata inclusa nella lista delle giocatrici convocate alla Coppa del Mondo 2021 in Nuova Zelanda. Vanta anche la vittoria in quattro tornei dei Sei Nazioni con il Grande Slam.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Fiona Tomas, How Amy Cokayne – the England hooker named after Aston Villa – slipped out of New Zealand's grasp, in The Daily Telegraph, 13 ottobre 2022. URL consultato il 4 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2022).
  2. ^ (EN) Fiona Tomas, Amy Cokayne interview: From her brief football career with Aston Villa to learning rugby on All Black soil, in The Daily Telegraph, 6 marzo 2020. URL consultato il 4 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2020).
  3. ^ (EN) Patrick McKendry, Sarah Hirini's plea to late mum at end of dramatic semifinal, in 1News, 9 novembre 2022. URL consultato il 15 novembre 2022.
  4. ^ a b c d e (EN) Sarah Mockford, Amy Cokayne balances military career with rugby, in Rugby World, 7 marzo 2019. URL consultato il 4 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2022).
  5. ^ (EN) James Standley, Women's Rugby World Cup: England lose 41-32 as New Zealand win fifth title, in BBC, 26 agosto 2017. URL consultato il 31 ottobre 2022.