Alfred Plauzeau

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La pastorella, 1900 circa

Alfred Plauzeau (Avanton, 1875Hendaye, 1918) è stato un pittore francese, originario della regione di Poitiers.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allegoria della Polonia, 1904 circa

Grazie a una borsa di studio del consiglio municipale di Poitiers, nel 1897 entrò alla scuola di belle arti di Parigi, dove studiò presso Jean-Léon Gérôme. Dipinse delle scene di genere (mercati, contadini) della regione poitevina. Fu anche un pittore di storia, un ritrattista e realizzò delle opere religiose: a lui si devono degli schizzi per alcuni affreschi che dovevano decorare la chiesa di San Giovanni di Montmartre.[1]

Alcune opere risentono del classicismo accademico insegnatogli dal Gérôme (come nella Fanciulla prigioniera e nell'opera derivata Allegoria della Polonia, nella quale una fanciulla polacca viene attaccata dalle aquile della Russia, dell'Austria e della Prussia), mentre altre sono influenzate dall'arte simbolista, come la tela Dante e Virgilio sulla riva del Purgatorio, che raffigura un episodio tratto dalla seconda cantica della Divina Commedia.[2]

Espose al Salone degli artisti francesi (Salon des artistes français) dall'anno 1900 e ne divenne un socio nel 1904. Morì nel 1918 all'età di 43 anni, mentre era mobilitato per combattere al fronte durante l'ultima fase della prima guerra mondiale.[2] Nel 1985, il museo Sainte Croix di Poitiers gli dedicò una mostra retrospettiva.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La fine di un Regno - La cripta di Saint Denis, 1911

Data sconosciuta[modifica | modifica wikitesto]

  • Cavaliere e ninfe in una radura
  • Dante e Virgilio sulle rive del Purgatorio
  • La donna prigioniera
  • Il rapimento di Amore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Béatrice de Andia, Larousse Paris, Larousse, 2001, ISBN 978-2-03-585012-6. URL consultato l'11 settembre 2023.
  2. ^ a b Alfred Plauzeau, su rerumromanarum.com. URL consultato l'11 settembre 2023.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN9865598 · ISNI (EN0000 0000 8355 7728 · ULAN (EN500191545 · LCCN (ENn89642091 · GND (DE119327708 · BNF (FRcb120451880 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n89642091