Acmone (Dattilo)

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Nella mitologia greca Acmone (in greco antico: Ἄκμων?, Akmôn) era uno dei Dattili, le divinità minori o daimon collegate alla lavorazione dei metalli.[1][2]

Il suo nome significa "incudine", ed era pertanto associato a tale strumento, mentre i suoi fratelli Damnameneo e Chelmi erano associati rispettivamente al martello e al coltello.[3]

Il nome e il numero degli altri fratelli è piuttosto variabile nelle fonti. Una delle fonti più antiche, Le Argonautiche di Apollonio Rodio (III secolo a.C.), aggiunge Tizia e Cilleno, portando il loro numero a cinque (come le dita della mano)[4]

Acmone, assieme ai suoi fratelli, accompagnò il dio Dioniso nella sua campagna indiana.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Nonno di Panopoli, Dionysiaca 13. 135 ss.; 28. 275 ss.
  2. ^ a b Strabone, Geografia 10. 3. 19 - 22
  3. ^ Dattili Idei, su grecoantico.com. URL consultato il 13 maggio 2022.
  4. ^ Apollonio Rodio, Argonautica, 1.1122
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