Ipernatriemia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiunta riferimento bibliografico
Aggiunta riferimento bibliografico
Riga 31: Riga 31:
* Età avanzata<ref name="pmid2227471">{{Cita pubblicazione | cognome = Solomon | nome = LR. | coautori = M. Lye | titolo = Hypernatraemia in the elderly patient. | rivista = Gerontology | volume = 36 | numero = 3 | pagine = 171-9 | mese = | anno = 1990 | doi = | id = PMID 2227471 }}</ref>
* Età avanzata<ref name="pmid2227471">{{Cita pubblicazione | cognome = Solomon | nome = LR. | coautori = M. Lye | titolo = Hypernatraemia in the elderly patient. | rivista = Gerontology | volume = 36 | numero = 3 | pagine = 171-9 | mese = | anno = 1990 | doi = | id = PMID 2227471 }}</ref>
* Insufficienza mentale o fisica<ref name="pmid21181613">{{Cita pubblicazione | cognome = Palm | nome = C. | coautori = A. Wagner; P. Gross | titolo = [Hypo- and hypernatremia]. | rivista = Dtsch Med Wochenschr | volume = 136 | numero = 1-2 | pagine = 29-33 | mese = Gen | anno = 2011 | doi = 10.1055/s-0030-1269437 | id = PMID 21181613 }}</ref>
* Insufficienza mentale o fisica<ref name="pmid21181613">{{Cita pubblicazione | cognome = Palm | nome = C. | coautori = A. Wagner; P. Gross | titolo = [Hypo- and hypernatremia]. | rivista = Dtsch Med Wochenschr | volume = 136 | numero = 1-2 | pagine = 29-33 | mese = Gen | anno = 2011 | doi = 10.1055/s-0030-1269437 | id = PMID 21181613 }}</ref>
* Trattamenti diuretici<ref name="pmid23531202">{{Cita pubblicazione | cognome = Arampatzis | nome = S. | coautori = GC. Funk; AB. Leichtle; GM. Fiedler; C. Schwarz; H. Zimmermann; AK. Exadaktylos; G. Lindner | titolo = Impact of diuretic therapy-associated electrolyte disorders present on admission to the emergency department: a cross-sectional analysis. | rivista = BMC Med | volume = 11 | numero = | pagine = 83 | mese = Mar | anno = 2013 | doi = 10.1186/1741-7015-11-83 | id = PMID 23531202 }}</ref>
* Trattamenti diuretici
* Diabete mellito in cattivo controllo metabolico
* Diabete mellito in cattivo controllo metabolico
* Ospedalizzazione
* Ospedalizzazione

Versione delle 00:52, 4 mag 2014

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'ipernatriemia E87.0, o ipersodiemia, è un disturbo elettrolitico caratterizzato da un'elevata concentrazione di sodio nel sangue. Più precisamente si parla di ipernatriemia quando il sodio (natrium in latino) nel sangue si trova a concentrazioni superiori a 145 mmol/L. L'ipernatriemia è raramente causta da un eccesso di sodio, quanto piuttosto da un deficit relativo di acqua libera nell'organismo. Per questo motivo l'ipernatriemia è spesso sinonimo di disidratazione. A questo proposito è quindi corretta l'affermazione che l'ipernatriemia non è un problema di omeostasi del sodio, ma un problema di deficit di acqua.[1]

L'acqua viene eliminata dall'organismo attraverso vie molteplici, tra cui la normale traspirazione, l'eliminazione di acqua sotto forma di vapore attraverso il respiro, le feci e le urine. Se la quantità di acqua che viene introdotta nell'organismo si riduce al di sotto della quantità di acqua che viene normalmente eliminata, la concentrazione plasmatica di sodio inizia a salire e si può verificare l'ipernatriemia. Raramenta l'ipernatriemia può essere dovuta ad una ingestione massiva di sale, come può avvenire in caso di assunzione di acqua salata (acqua marina) o di un'eccessiva assunzione di sale tramite condimenti e salse.

In genere anche un piccolo aumento della concentrazione di sodio plasmatico al di sopra dei normali valori provoca un'immediata e forte sensazione di sete. Allo stimolo della sete, legato alle variazioni di osmolarità percepite da appositi osmocettori localizzati nell'organo vascolare della lamina terminale (OVLT), il soggetto risponde tramite un incremento di assunzione di acqua libera (ovvero di acqua a basso contenuto di sali, ad esempio l'acqua potabile), e ciò è sufficiente a correggere l'anomalia e ripristinare i valori normali.[2]

In considerazione di quanto sopra riportato è evidente che l'ipernatriemia si verifica più spesso in persone, come i bambini, gli anziani,[3] o coloro che presentano uno stato mentale o fisico alterato, molro spesso in preda a processi infettivi acuti intercorrenti, i quali possono anche avere un meccanismo della sete intatto, ma possono non essere in grado di richiedere o ottenere acqua, molto spesso in situazioni patologiche nelle quali si verifica anche un'eccesso di perdite di liquidi.

Incidenza

L'ipernatriemia è un evento meno frequente rispetto all'iponatriemia. Sembra possa interessare meno dell'1% dei soggetti che vengono ricoverati in reparti di terapia intensiva. Nonostante sia un disturbo raro, l'ipernatriemia rappresenta un grave squilibrio elettrolitico, che richiede una adeguata correzione, anche perché gravato da una mortalità estremamente elevata, compresa fra il 40 e il 60%.[4] Il sodio (Na) è infatti è l'elettrolita principale dello spazio extra cellulare (LEC), dal quale dipende quasi interamente l'osmolalità. Pertanto l'ipernatriemia comporta un incremento di iperosmolalità di questo compartimento. L'incremento di osmolalità del volume extra cellulare rispetto al volume intra cellulare (LIC) a sua volta determina uno spostamento di acqua dallo spazio intracellulare verso il LEC, finché la tonicità cellulare si equilibria con il valore presente nel LEC. Diversi studi indicano che, nei pazienti critici e ricoverati in terapia intensiva, l'ipernatriemia è un fattore di rischio indipendente di mortalità.[5][4] Sembra inoltre che dei casi di ipernatriemia registrati in ambiente rianimatorio-intensivistico, solo una percentuale limitata (circa il 25%) fosse preesistente all'ammissione in rianimazione.[6]
Non esiste un sesso predominante nel manifestarsi del disturbo, mentre le età più colpite sono quelle estreme, ovvero i soggetti in età pediatrica e gli anziani.[7]

Cause

Le cause più frequenti di ipernatriemia includono tre sottotipi:

Si caratterizza per un'inadeguata introduzione di acqua libera. Il paziente tipico è un anziano o un disabile che non è in grado di assumere acqua in quantità adeguata al senso di sete. Molti soggetti presentano patologie che determinano una perdita di sodio associata ad una perdita relativamente maggiore di acqua dall'organismo. Molte di queste cause sono extrarenali.
  • Cause gastrointestinali: vomito, diarrea
  • Cause legate a problemi cutanei: [sudorazione]] eccessiva, perdita di liquidi in corso di ustioni.
  • Perdite eccessive di acqua dal tratto urinario, che possono essere causate da glicosuria o altri diuretici osmotici - questi problemi conducono ad una combinazione di perdite di sodio e di acqua libera.
  • Normovolemica
Eccessiva escrezione di acqua da parte dei reni correlata a diabete insipido, ovvero un disturbo che si associa a inadeguata produzione di vasopressina da parte della ghiandola pituitaria, oppure ad una insufficiente risposta del rene alla vasopressina stessa.
In genere dovuta all'assunzione di un fluido ipertonico (un liquido che presenta una maggiore concentrazione di soluti rispetto a quella propria dell'organismo) con un limitato apporto di acqua libera. Questa evenienza è relativamente rara, anche se talvolta può verificarsi dopo un'attività rianimatoria particolarmente impegnativa in cui un paziente riceve un grande volume di una soluzione di bicarbonato di sodio concentrata. In letteratura sono riportati alcuni casi in cui l'assunzione di soluzioni concentrate di sali di sodio si è verificata a seguito di disturbi di tipo psichiatrico,[8][9] dopo avvelenamento accidentale (generalmente in bambini o anziani debilitati,[10][11][12] più raramente negli adulti)[13] e per altri motivi (ad esempio utilizzo del sale come emetico).[14][15]

Segni e sintomi

Come già sopra accennato, i pazienti che più facilmente sviluppano ipernatriemia in ambito extraospedaliero sono generalmente anziani e debilitati, e molto spesso presente affetti da una malattia febbrile acuta intercorrente. Se il paziente non è stato in grado di prevenire lo svilupparsi di ipernatriemia assumendo una adeguata quantità di liquidi per via orale, in genere ciò è dovuto al fatto che vi è uno stato mentale alterato, oppure sono stati sviluppati disturbi che hanno condotto alla disidratazione per un'aumentata escrezione di liquidi (ad esempio il ricorso ad una terapia diuretica, diabete mellito in cattivo controllo metabolico, o il verificarsi di vomito e/o diarrea). Sono diversi i fattori di rischio per lo sviluppo di ipernatriemia e tra questi:

  • Età avanzata[16]
  • Insufficienza mentale o fisica[17]
  • Trattamenti diuretici[18]
  • Diabete mellito in cattivo controllo metabolico
  • Ospedalizzazione
  • Residenza in RSA
  • Assistenza sanitaria domiciliare inadeguata
  • Alterazioni dello stato di coscienza
  • Politraumatismi con necessità di ricovero in terapia intensiva[19]
  • Alimentazione tramite sondino nasogastrico o PEG
  • Infusione di soluzioni ipertoniche per via endovenosa
  • Farmaci sedativi

Diagnosi

Note

  1. ^ V. Agrawal, Hyponatremia and hypernatremia: disorders of water balance., in J Assoc Physicians India, vol. 56, Dic 2008, pp. 956-64, PMID 19322975.
  2. ^ SN. Thornton, Thirst and hydration: physiology and consequences of dysfunction., in Physiol Behav, vol. 100, n. 1, Apr 2010, pp. 15-21, DOI:10.1016/j.physbeh.2010.02.026, PMID 20211637.
  3. ^ N. Tareen, Sodium disorders in the elderly., in J Natl Med Assoc, vol. 97, n. 2, Feb 2005, pp. 217-24, PMID 15712785.
  4. ^ a b M. Darmon, JF. Timsit; A. Francais; M. Nguile-Makao; C. Adrie; Y. Cohen; M. Garrouste-Orgeas; D. Goldgran-Toledano; AS. Dumenil; S. Jamali; C. Cheval, Association between hypernatraemia acquired in the ICU and mortality: a cohort study., in Nephrol Dial Transplant, vol. 25, n. 8, Ago 2010, pp. 2510-5, DOI:10.1093/ndt/gfq067, PMID 20167570.
  5. ^ G. Lindner, GC. Funk; C. Schwarz; N. Kneidinger; A. Kaider; B. Schneeweiss; L. Kramer; W. Druml, Hypernatremia in the critically ill is an independent risk factor for mortality., in Am J Kidney Dis, vol. 50, n. 6, Dic 2007, pp. 952-7, DOI:10.1053/j.ajkd.2007.08.016, PMID 18037096.
  6. ^ HT. Stelfox, SB. Ahmed; F. Khandwala; D. Zygun; R. Shahpori; K. Laupland, The epidemiology of intensive care unit-acquired hyponatraemia and hypernatraemia in medical-surgical intensive care units., in Crit Care, vol. 12, n. 6, 2008, pp. R162, DOI:10.1186/cc7162, PMID 19094227.
  7. ^ RC. Hawkins, Age and gender as risk factors for hyponatremia and hypernatremia., in Clin Chim Acta, vol. 337, n. 1-2, Nov 2003, pp. 169-72, PMID 14568195.
  8. ^ Y. Ofran, D. Lavi; D. Opher; TA. Weiss; E. Elinav, Fatal voluntary salt intake resulting in the highest ever documented sodium plasma level in adults (255 mmol L-1): a disorder linked to female gender and psychiatric disorders., in J Intern Med, vol. 256, n. 6, Dic 2004, pp. 525-8, DOI:10.1111/j.1365-2796.2004.01411.x, PMID 15554954.
  9. ^ S. Furukawa, A. Takaya; T. Nakagawa; I. Sakaguchi; K. Nishi, Fatal hypernatremia due to drinking a large quantity of shoyu (Japanese soy sauce)., in J Forensic Leg Med, vol. 18, n. 2, Feb 2011, pp. 91-2, DOI:10.1016/j.jflm.2010.11.011, PMID 21315305.
  10. ^ N. Saunders, JW. Balfe; B. Laski, Severe salt poisoning in an infant., in J Pediatr, vol. 88, n. 2, Feb 1976, pp. 258-61, PMID 1249688.
  11. ^ O. Paut, N. André; P. Fabre; P. Sobraquès; G. Drouet; J. Arditti; J. Camboulives, The management of extreme hypernatraemia secondary to salt poisoning in an infant., in Paediatr Anaesth, vol. 9, n. 2, 1999, pp. 171-4, PMID 10189662.
  12. ^ O. Ross, The management of extreme hypernatraemia secondary to salt poisoning in an infant., in Paediatr Anaesth, vol. 10, n. 1, 2000, pp. 110-1, PMID 10712047.
  13. ^ JG. Johnston, WO. Robertson, Fatal ingestion of table salt by an adult., in West J Med, vol. 126, n. 2, Feb 1977, pp. 141-3, PMID 847976.
  14. ^ MJ. Casavant, JA. Fitch, Fatal hypernatremia from saltwater used as an emetic., in J Toxicol Clin Toxicol, vol. 41, n. 6, 2003, pp. 861-3, PMID 14677797.
  15. ^ EE. Türk, F. Schulz; E. Koops; A. Gehl; M. Tsokos, Fatal hypernatremia after using salt as an emetic--report of three autopsy cases., in Leg Med (Tokyo), vol. 7, n. 1, Gen 2005, pp. 47-50, DOI:10.1016/j.legalmed.2004.06.005, PMID 15556015.
  16. ^ LR. Solomon, M. Lye, Hypernatraemia in the elderly patient., in Gerontology, vol. 36, n. 3, 1990, pp. 171-9, PMID 2227471.
  17. ^ C. Palm, A. Wagner; P. Gross, [Hypo- and hypernatremia]., in Dtsch Med Wochenschr, vol. 136, n. 1-2, Gen 2011, pp. 29-33, DOI:10.1055/s-0030-1269437, PMID 21181613.
  18. ^ S. Arampatzis, GC. Funk; AB. Leichtle; GM. Fiedler; C. Schwarz; H. Zimmermann; AK. Exadaktylos; G. Lindner, Impact of diuretic therapy-associated electrolyte disorders present on admission to the emergency department: a cross-sectional analysis., in BMC Med, vol. 11, Mar 2013, p. 83, DOI:10.1186/1741-7015-11-83, PMID 23531202.
  19. ^ L. Kaukinen, M. Pasanen; S. Kaukinen, Outcome and risk factors in severely traumatised patients., in Ann Chir Gynaecol, vol. 73, n. 5, 1984, pp. 261-7, PMID 6524857.

Voci correlate

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina