Unità di Ariano: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
nuova voce
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Link a pagina di disambiguazione
(Nessuna differenza)

Versione delle 10:19, 30 mag 2023

L'unità di Ariano nella valle dell'Ufita, in agro di Ariano Irpino. Dal momento che il corso tortuoso del fiume Ufita (evidenzato dalla folta vegetazione riparia) si è accostato a un forte pendio, si è determinata l'erosione della formazione originaria nella quale si notano i calanchi e le stratificazioni non piegate e solo leggermente inclinate.

L'unità di Ariano (detta anche Ariano unit nelle pubblicazioni in lingua inglese) è un'unità stratigrafica dell'Appennino meridionale. Essa trae il proprio nome dalla città di Ariano (l'attuale Ariano Irpino) ove fu inizialmente osservata nei burroni a pareti verticali che circondano il centro abitato, ma è diffusa a macchia di leopardo in un'area assai più vasta compresa approssimativamente tra Benevento e Potenza[1].

L'unità di Ariano è una formazione sedimentaria alquanto superficiale (il suo spessore è nell'ordine delle centinaia di metri), piuttosto recente (non antecedente al Pliocene medio) e ad andamento sub-orizzontale. Essa poggia su formazioni relativamente più antiche (arenarie, molasse e argille varicolori risalenti almeno al Miocene, se non prima), le quali affiorano in superficie su vasti tratti (solitamente sotto forma di altipiani ondulati e scarsamente incisi dall'erosione), interrompendo così la continuità dell'unità di Ariano. In qualche area di fondovalle o di pianoro l'unità di Ariano è a sua volta sovrastata da depositi alluvionali del Pleistocene[2].

Il cosiddetto bacino di Ariano costituiva originariamente un ambiente di tipo alluvionale, oppure di delta fluviale; in seguito fu sommerso, costituendo così un fondale marino (di cui si conservano i resti fossili), prima di riemergere e risollevarsi senza subire sostanziali piegamenti[3]. Le formazioni che compongono l'unità di Ariano mostrano una stratificazione piuttosto uniforme, con argille in basso, sabbie nel mezzo e conglomerati in alto; la matrice è comunque calcarea. In generale le rocce, avendo un'origine eterogenea e relativamente recente, sono poco coerenti e pertanto assai soggette all'erosione. Ciò fa sì che le alture dell'unità di Ariano si presentino piuttosto arrotondate, tanto che la stessa linea spartiacque è poco evidente; di contro, le valli sono assai profonde e spesso scoscese: frequenti sono dunque le frane, talvolta innescate dai terremoti[2]. Dal 2012 una stazione sismica dell'INGV è ubicata sulla stessa sella di Ariano, presso l'istituto di ricerche Biogem, laddove l'unità di Ariano (caratterizzata localmente da argille grigio-brune) entra in contatto tanto le più antiche argille varicolori, quanto con i più recenti depositi continentali del Quaternario[4].

L'unità di Ariano è stata definita per la prima volta all'inizio degli anni '70 del XX secolo; secondo le parole dei suoi stessi autori essa "è costituita dalle successioni plio-pleistoceniche dei bacini intra-appenninici dopo la fase tettonica del Pliocene medio; si tratta di successioni costituite da depositi prevalentemente clastici di ambiente generalmente detritico". Altri autori parlano invece di due cicli sedimentari distinti (uno del Pliocene medio e un altro, più tardivo, del Pliocene superiore-Pleistocene inferiore)[1]. Secondo alcuni studi condotti a partire dagli anni duemila l'unità di Ariano può essere anche interpretata come una serie notevolmente complessa, per la quale è stata proposta la denominazione di supersintema di Ariano[5].

Note

  1. ^ a b Bollettino della Società geologica italiana, vol. 117, 1ª ed., 1998, pp. 358 e 455, ISSN 0037-8763 (WC · ACNP).
  2. ^ a b Filippo Russo, Un esempio di produzione di cartografia tematica in ambiente GIS per la pianificazione del rischio geomorfologico (PDF) (archiviato il 27 maggio 2023).
  3. ^ (EN) Sabatino Ciarcia e Stefano Vitale, Sedimentology, stratigraphy and tectonics of evolving wedge-top depozone: Ariano Basin, southern Apennines, Italy (archiviato il 26 maggio 2023).
  4. ^ Geological report at the seismic station IV.BIOG – Ariano Irpino (AV) (PDF), su Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (archiviato il 27 maggio 2023).
  5. ^ (EN) Computational Science and Its Applications, ICCSA 2016: 16th International Conference, Pechino, Cina, 4-7 luglio 2016, Springer, 2016, p. 115, ISBN 9783319421117.
  Portale Scienze della Terra: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Scienze della Terra