Optimum climatico dell'Olocene: differenze tra le versioni

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L'optimum climatico dell'Olocene fu un periodo caldo protrattosi all'incirca tra 9000 e 5000 anni fa, con un picco termico massimo attorno a 8000 anni fa. Viene a volte indicato anche semplicemente come Optimum climatico, oppure con altre designazioni quali Altitermale, Ipsotermico o periodo caldo del medio Olocene.

Il periodo caldo fu poi seguito da una graduale diminuzione della temperatura protrattasi fino a circa 2000 anni fa.

La cronozona associata a questo periodo è l'Atlantico.

Effetti su scala globale

Variazioni della temperatura dell'Olocene in base a differenti ricostruzioni. Il periodo più recente è a destra.

Durante l'optimum climatico dell'Olocene, la temperatura aumentò fino a 4 °C vicino al Polo Nord; nella parte settentrionale della Siberia centrale ci furono inverni da 3 a 9 °C più caldi e estati con 2-6 °C in più.[1] Al riscaldamento dell'Europa nordoccidentale si contrappose invece un raffreddamento dell'Europa meridionale.[2] Mentre le temperature estive dell'emisfero boreale erano più calde, i Tropici e l'emisfero australe erano più freddi della media.[3]

Le variazioni di temperatura sembrano ridursi rapidamente al diminuire della latitudine, tanto che non si riscontrano praticamente oscillazioni della temperatura media alle basse e medie latitudini. Le scogliere marine tropicali mostrano infatti variazioni di temperatura inferiori a 1 °C; la temperatura superficiale dell'oceano nella Grande barriera corallina 5350 anni fa era di circa 1 °C più calda di quella attuale e con una percentuale di 18O più alta dello 0,5 per mille rispetto ai valori attuali.[4]

In 120 siti dell'Artico occidentale sui 140 studiati, ci sono chiare evidenze di condizioni più calde. In 16 siti, dove è stato possibile ottenere stime quantitative, le temperature medie erano più alte di circa 1,6±0,8 °C rispetto a quelle attuali. La parte nordoccidentale del Nord America subì per prima l'incremento termico tra 11.000 e 9.000 anni fa, mentre sulla parte continentale del paese si estendeva ancora il Ghiacciaio Laurentide. Nella parte nordorientale del Nord America il picco di calore arrivò 4.000 anni più tardi. Lungo la piana costiera artica dell'Alaska ci sono indicazioni di temperature estive più alte di 2–3 °C rispetto a quelle odierne.[5] Gli studi indicano anche che l'estensione del ghiaccio marino era inferiore a quella attuale.[6]

Note

  1. ^ Regional signatures of changing landscape and climate of northern central Siberia in the Holocene, in Russian Geology and Geophysics, vol. 45, n. 6, 2004, pp. 672–685.[collegamento interrotto]
  2. ^ The temperature of Europe during the Holocene reconstructed from pollen data, in Quaternary Science Reviews, vol. 22, 15–17, 2003, pp. 1701–16, DOI:10.1016/S0277-3791(03)00173-2.
  3. ^ Tropical Pacific climate at the mid-Holocene and the Last Glacial Maximum, in Paleoceanography, vol. 17, n. 3, 2002, p. 1047, DOI:10.1029/2001PA000724.
  4. ^ Michael K. Gagan, Temperature and Surface-Ocean Water Balance of the Mid-Holocene Tropical Western Pacific, in Science, vol. 279, n. 5353, 1998, pp. 1014–8, DOI:10.1126/science.279.5353.1014.
  5. ^ Holocene thermal maximum in the western Arctic (0–180 W) (PDF), in Quaternary Science Reviews, vol. 23, 5–6, 2004, pp. 529–560, DOI:10.1016/j.quascirev.2003.09.007.
  6. ^ NSIDC Arctic Sea Ice News, su nsidc.org, National Snow and Ice Data Center. URL consultato il 15 May 2009.