Jaula

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Jaula
Lingua originalespagnolo, tedesco, francese
Paese di produzioneSpagna
Anno2022
Durata106 min
Genereorrore, giallo, thriller
RegiaIgnacio Tatay
SceneggiaturaIsabel Peña, Ignacio Tatay
ProduttoreIgnacio Salazar-Simpson, Ricardo Marco Budé, Carolina Bang, Álex de la Iglesia, Araceli Pérez-Rastrilla
Casa di produzionePokeepsie Films
Distribuzione in italianoNetflix
FotografiaOriol Barcelona
MontaggioCristina Laguna, Mapa Pastor
MusicheSnorri Hallgrímsson
CostumiRebeca Duran Estrada
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Jaula è un film spagnolo del 2022, diretto da Ignacio Tatay al suo esordio come regista e sceneggiato da Tatay e Isabel Peña.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Paula e Simón, coppia che dopo dei tentativi falliti non è mai riuscita ad avere figli, si imbatte per strada in una bambina abbandonata che apparentemente non riesce a parlare e ha condizioni di salute molto precarie. Dopo averla portata in ospedale, dal momento che la bambina sviluppa segni di aggressività e sembra non riuscire a stare tranquilla se non all'interno di una forma disegnata con un gessetto bianco, la psicologa dell'ospedale decide di provare un affido temporaneo alla coppia nella speranza di sfruttare il legame che si è instaurato fra di loro per far parlare nuovamente la bambina. Dopo un iniziale miglioramento, la bambina inizia a peggiorare nuovamente e sembra effettuare attentati contro i genitori adottivi inserendo dei pezzi di vetro nel loro cibo: ciononostante, Paula sembra determinata a tenerla stretta a sé.

Dopo una prima occasione in cui la piccola Clara è scomparsa nel nulla per poi riapparire, la bambina sembra scomparire definitivamente: la polizia inizia ad indagare, tuttavia sempre più indizi sembrano far pensare che Paula abbia ormai raggiunto la follia, tuttavia la donna è determinata a continuare a indagare e sottrae perfino alcune prove alla polizia pur di riuscirci. Le sue indagini le permettono di notare una notevole somiglianza fra Clara e una ragazzina scomparsa molti anni prima dalla Germania. Ulteriori indagini la portano a identificare Eduardo, vicino di casa che lei e Simón hanno sempre considerato un amico, come il rapitore della ragazzina tedesca: introdottasi in casa sua con una scusa, la donna viene rapita da lui e rinchiusa in cantina insieme a Clara. Qui scopre che la ragazzina tedesca è la madre di Clara, la quale è presumibilmente figlia di Eduardo.

Paula riesce a far scappare via Clara, la quale prova nel frattempo ad attirare l'attenzione di Simón. Vari flashback rivelano inoltre il passato di Eduardo: l'uomo ha abbandonato Clara quando ha capito che la bambina necessitava di cure ospedaliere e si è poi reso responsabile, grazie a vari escamotage, di tutti gli incidenti capitati in casa di Paula e Simón negli ultimi mesi. L'uomo praticava inoltre regolare violenza psicologica alla moglie, la quale tuttavia iniziava ad essere stanca di lui e stava cercando in tutti i modi di impedire che i loro figli, lontani da casa per via del college, potessero tornare anche solo per pochi giorni ad intrattenere rapporti col marito. Questa, trovando Clara fuori dalla casa di Simón mentre cerca di attirare la sua attenzione, la rapisce nuovamente e la riporta all'interno della cantina. Dopo aver liberato Eduardo, cerca infine di dettare le proprie condizioni riguardo la gestione dei figli, non accorgendosi che Clara, nel suo tentativo di fuga, ha lasciato delle tracce di gessetto sulla porta della loro abitazione. Le tracce vengono notate da Simón che avverte le autorità: Eduardo e la moglie vengono così arrestati e Clara e Paula vengono liberate. Anni dopo, Clara vive in Germania coi suoi nonni e sente ancora regolarmente Paula e Simón attraverso videochiamate, i quali, come si vede da un'inquadratura finale, stanno per diventare finalmente genitori.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film avrebbero dovuto svolgersi nei primi mesi del 2020, tuttavia sono state rimandate al luglio dello stesso anno per via della pandemia di COVID-19.[2] Il film è stato girato in varie zone della comunità autonoma di Madrid.[3]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito in Spagna da parte della Sony Entertainment, il film è approdato nei cinema a partire dal 9 settembre 2022.[4] Successivamente, l'opera viene distribuita a livello internazionale da Netflix il 24 ottobre 2022.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Pubblico[modifica | modifica wikitesto]

In Spagna, il film ha incassato una cifra in euro equivalente a 177.828 dollari.[6]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 67% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 6,4 su 10 basato su 9 critiche.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Raquel Hernández Luján, Crítica de Jaula, una película muy solvente sobre terrores reales, su Hobby Consolas, 1º settembre 2022. URL consultato l'11 marzo 2023.
  2. ^ (ES) “La casa de tiza” reinicia de nuevo su rodaje tras el parón por la COOVID-19, su La Vanguardia, 9 luglio 2020. URL consultato l'11 marzo 2023.
  3. ^ (ES) Primeras imágenes de Jaula, cinta de terror protagonizada por Elena Anaya y producida por Álex de la Iglesia, su www.culturaocio.com, 28 luglio 2022. URL consultato l'11 marzo 2023.
  4. ^ (ES) La casa de la tiza, su Academia de cine. URL consultato l'11 marzo 2023.
  5. ^ Simone Bisantino, Jaula - Recensione - Nocturno.it, su Nocturno. URL consultato l'11 marzo 2023.
  6. ^ (EN) The Chalk Line, su Box Office Mojo. URL consultato l'11 marzo 2023.
  7. ^ (EN) The Chalk Line. URL consultato l'11 marzo 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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