Zhuāngzǐ (libro)
Zhuangzi | |
---|---|
Autore | Zhuangzi |
1ª ed. originale | |
Genere | Saggio |
Lingua originale | cinese |
Lo Zhuangzi (storicamente romanizzato Chuang Tzŭ) è un antico testo cinese che, insieme al Tao Te Ching, costituisce uno dei due testi fondamentali del Taoismo.[1] Fu scritto durante il tardo periodo dei regni combattenti (476-221 a.C.) ed è intitolato al suo tradizionale autore, Zhuangzi.[2]
Lo Zhuangzi è composto da storie e massime che esemplificano la natura dell'ideale saggio taoista. Contiene numerosi aneddoti, allegorie, parabole e favole, spesso espresse con irriverenza o umorismo. I temi ricorrenti includono l'abbracciare la spontaneità e raggiungere la libertà dal mondo umano e dalle sue convenzioni. Attraverso tutto il testo, l'obiettivo è illustrare l'arbitrarietà e la falsità ultima delle dicotomie normalmente abbracciate dalle società umane, come quelle tra bene e male, grande e piccolo, vita e morte, o uomo e natura. In contrasto con l'attenzione alla buona morale e al dovere personale espressa da molti filosofi cinesi del periodo, Zhuangzi promuoveva l'errare spensierato e il seguire la natura, attraverso i quali si sarebbe infine diventati uno con la "Via" (Tao).[3]
Sebbene l'apprezzamento per l'opera si concentri spesso sulla sua filosofia, lo Zhuangzi è anche considerato una delle più grandi opere letterarie del canone classico cinese. Ha influenzato significativamente importanti scrittori e poeti cinesi per più di due millenni, con il primo commento attestato sull'opera scritto durante la dinastia Han (202 a.C. - 220 d.C.). È stato definito "il testo più importante per lo studio della letteratura cinese prima della Dinastia Qin".[4]
Capitoli
[modifica | modifica wikitesto]Capitoli interni 內篇 (nèipiān)
[modifica | modifica wikitesto]Capitolo 1: Vagabondaggi liberi senza meta
[modifica | modifica wikitesto]Storia del pesce Kun e dell'uccello Peng
[modifica | modifica wikitesto]Il capitolo si apre con una descrizione immaginativa e poetica del pesce gigante Kun e dell'uccello Peng. Secondo la narrazione, Kun è un enorme pesce che vive nel mare settentrionale e, quando si trasforma, diventa l'uccello Peng, con ali così vaste che oscurano il cielo quando vola. Peng vola da nord a sud in un viaggio che simboleggia la libertà e la vastità dell'universo, rappresentando l'idea taoista di trascendere i limiti del mondo ordinario. Il capitolo continua con una riflessione sulla relatività delle percezioni umane. Zhuangzi ci invita a considerare come ciò che è grande o piccolo, lungo o corto, potente o debole, sia relativo. C'è un passaggio in cui si discute del rospo che vive in un pozzo e crede che il mondo sia limitato alla sua piccola visuale. Questo confronto sottolinea l'idea che ogni essere vede il mondo da una prospettiva limitata, e solo trascendendo queste prospettive limitate si può raggiungere la vera libertà.[5]
Storia dell'albero inutile
[modifica | modifica wikitesto]Zhuangzi esplora anche la nozione di "inutile" come una qualità positiva. Parla di un grande albero che, essendo troppo nodoso e contorto per essere usato dai falegnami, è lasciato indisturbato a crescere. Questo simbolo dell'inutilità si rivela invece una benedizione, permettendo all'albero di vivere una lunga vita indisturbata. Qui, Zhuangzi sfida le nozioni convenzionali di utilità e successo, sostenendo che l'inutilità apparente può essere una via verso la vera libertà e realizzazione.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zhuangzi
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Zhuangzi, Chuang Tzu, a cura di Augusto Shantena Sabbadini, Feltrinelli, p. 414, ISBN 978-8807888977.
- Victor H. Mair, Chuang-tzu, in The Indiana Companion to Traditional Chinese Literature, Bloomington, Indiana University Press, 1998, pp. 20–26, ISBN 0-253-33456-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Zhuangzi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Zhuangzi («Libro del maestro Zhuang»), in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Matt Stefon, Zhuangzi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.