Nata nel dicembre del 1999 in seguito a una joint venture tra l'emittente NBC e la federazione di wrestlingWorld Wrestling Federation, la X Football League venne creata come una "lega a singola entità": le squadre che la componevano non erano infatti amministrate in maniera individuale, bensì da un'unica unità di business.
Nei progetti del management, la XFL sarebbe dovuta diventare una forte realtà professionistica di football americano, ma non riuscì a trovare una base stabile di spettatori e venne quindi chiusa dopo una sola stagione.
Ogni settimana era prevista la trasmissione di tre partite sulle emittenti NBC, UPN e TNN. La prima settimana ebbe degli indici di ascolto molto al di sopra delle aspettative; tuttavia, con il passare del tempo, l'interesse per il prodotto scemò rapidamente, portando il management alla decisione di chiudere la lega al termine della stagione.[1]
Le regole della X Football League (XFL) erano differenti da quelle della National Football League (NFL), soprattutto per quanto riguardava i falli; la maggior parte delle azioni che in NFL costavano una qualche forma di punizione in XFL non erano invece sanzionate in modo da rendere le partite più crude e spettacolari.
La competizione prevedeva la partecipazione di otto squadre divise in due diversi gruppi (Western Division ed Eastern Division), con un calendario di dieci partite per ogni formazione; al termine della regular season si disputavano i play-off tra le prime due classificate di ciascun gruppo.