X-Seed 4000

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X-Seed 4000
Immagine che mette a confronto l'X-Seed 4000 con il Burj Khalifa, attualmente l'edificio più alto del mondo
Localizzazione
StatoBandiera del Giappone Giappone
RegioneKantō
LocalitàTokyo
Informazioni generali
CondizioniMai costruito
Altezza4000 metri
Piani800
Realizzazione
ProprietarioTaisei Corporation

X-Seed 4000 è un progetto architettonico sviluppato da Peter Neville nel 1995 e presentato dalla Taisei Corporation nello stesso anno.[1][2] Grazie ai suoi 4000 metri di altezza, l'X-Seed 4000 sarebbe l'edificio più alto mai progettato dopo la Torre di Babele di Tokyo (alta 10 km e progettata da Toshio Ojima),[3] superando così il Fuji di oltre 200 metri e arrivando a un'altezza poco meno inferiore della metà dell'Everest.[4][5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'X-Seed 4000 è stato concepito per essere collocato a Tokyo e presenta una struttura a imbuto che si restringe verso l'alto.[1] Sarebbe alto 4 chilometri, largo 6 chilometri alla base e avrebbe 800 piani.[1] La sua struttura a imbuto è direttamente ispirata al Fuji, che lo stesso grattacielo supera in altitudine di oltre 200 metri.[6] Può ospitare da 500.000 fino a un milione di abitanti,[6] che, a causa dell'atmosfera rarefatta in alta quota, vivrebbero in molte aree pressurizzate che impedirebbero così il proliferare di malattie.[4] L'interno disporrebbe di ampi spazi verdi che renderebbero piacevole il luogo.[7]

Il suo design richiede l'uso dell'energia solare per mantenere le condizioni ambientali interne[5] e la sua struttura logaritmica affusolata, larghissima alla base, le impedirebbe di crollare sotto il suo peso.[6]

L'imponenza della struttura ha tuttavia reso impraticabile la concretizzazione di questo grattacielo: oltre che ad essere ostacolata da proibitivi costi di produzione, la realizzazione dell'X-Seed 4000 è resa difficile dai problemi collaterali di sperimentazione reale e di verifica dei carichi accidentali naturali, come potrebbero esserlo ad esempio le oscillazioni strutturali causate dal vento e una differente pressione atmosferica ad un'altezza così elevata.[8] Sebbene il suo progetto fosse definito nei dettagli,[9] secondo quanto ha riportato Georges Binder, amministratore delegato di Buildings & Data, un'azienda che raccoglie banche dati su edifici in tutto il mondo, l'X-Seed 4000 "non è mai stato progettato per essere costruito. Lo scopo del piano era quello di guadagnare qualche riconoscimento per l'azienda, e ha funzionato."[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Samuel R Delany, La ballata di Beta-2 (Urania), Mondadori, 2015, [1].
  2. ^ (EN) SUSTAINABLE CITIES, su digitalstudio.gre.ac.uk. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2006).
  3. ^ Vincze Miklós, These futuristic cities are housed inside a single, gigantic building, su io9.gizmodo.com.
  4. ^ a b (EN) Cities of the FUTURE revealed – floating ‘seascrapers’, giant pyramids and city-towers half the height of Everest, su thesun.co.uk. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  5. ^ a b (EN) Autori vari, The Guinness book of records 1998, Guinness, 1998, p. 157.
  6. ^ a b c (EN) Kheir Al-Kodmany, Mir M. Ali, The Future of the City: Tall Buildings and Urban Design, WIT, 2013, pp. 401-2.
  7. ^ (EN) Quanto alto possiamo andare? In arrivo il primo grattacielo di oltre 1 km. Ma già si pensa ai 4.000 metri, su it.businessinsider.com. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  8. ^ STRUTTURE E ARCHITETTURA, su treccani.it. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  9. ^ Michael Anissimov, X-Seed 4000, su Accelerating future, 16 febbraio 2006. URL consultato il 25 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2008).
  10. ^ (EN) X-Seed Inspires Tall Tales, su architecturalrecord.com. URL consultato l'11 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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