Willem 's Gravesande
Willem Jacob 's Gravesande ('s-Hertogenbosch, 26 settembre 1688 – Leida, 28 febbraio 1742[1]) è stato un filosofo, fisico, matematico, docente universitario e diplomatico olandese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a 's-Hertogenbosch, a sedici anni iniziò a studiare giurisprudenza presso l'Università di Leida, laureandosi prima del 1707.[1] Tuttavia, la sua tipologia di studi non gli precluse di applicarsi in altri campi, come quello matematico. A diciannove anni pubblicò infatti Essai de perspective, un lavoro molto lodato da Johann Bernoulli.[1] Successivamente intraprese per un breve periodo la professione di avvocato, per poi collaborare con numerose riviste scientifiche.[1]
Nel 1715 visitò re Giorgio I a Londra, dal quale fu nominato membro della Royal Society.[1][2] Nel 1719 divenne professore di matematica e astronomia presso l'Università di Leida;[1] difese le idee di Galileo Galilei e Isaac Newton.[3]
Si sposò l'anno seguente con Anna Sacrelaire ed ebbe due figli, ma ebbe la sfortuna di vederli morire ad otto giorni di distanza, uno all'età di tredici anni, l'altro a quattordici.[1]
Nel 1724 lasciò la cattedra di insegnante e pubblicò un'orazione intitolata De Evidentia (che successivamente venne inserita nell'introduzione della terza edizione di Elémens de physique).[1] Nello stesso anno, per il grande legame che lo stringeva alla sua terra, si sentì costretto a declinare l'invito di Pietro il Grande a diventare membro della Royal Academy, fondata a San Pietroburgo poco tempo prima.[1]
Nel 1730, 's Gravesande aggiunse l'architettura civile e militare alla lista dei suoi studi, e, quattro anni dopo, fondò un corso i cui insegnamenti spaziavano dalla logica alla metafisica alla morale filosofica.[1] Nel 1736 pubblicò Introductio ad philosophiam e nel 1740 rifiutò un invito simile a quello precedentemente fattogli da Pietro il Grande, questa volta dal re Federico II di Prussia.[1]
Fabbricò il primo eliostato.[3]
Morì il 28 febbraio 1742, a cinquantaquattro anni.[1][2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Essai sur la perspective, 1711.
- Physuces elementa mathematica, L'Aia, 1720.
- Philosophi newtoni institutiones in usus academicos, Leida, 1723.
- Matheseos universalis elementa, Leida, 1727.
- Introductio ad philosophiam, Leida, 1736.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gravesande (propr. 's Gravesande), Willem-Jacob, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 gennaio 2014.
- Charles Knight, Penny Cyclopaedia of the Society for the Diffusion of Useful Knowledge, vol. 21, Londra, 1841.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Willem 's Gravesande
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gravesande, Willem-Jacob, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Willem 's Gravesande, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
- (EN) Willem 's Gravesande, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- Opere di Willem 's Gravesande, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Willem 's Gravesande, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 56660281 · ISNI (EN) 0000 0000 8077 4049 · BAV 495/43175 · CERL cnp01260292 · LCCN (EN) n86842554 · GND (DE) 118939297 · BNE (ES) XX1661046 (data) · BNF (FR) cb12218384m (data) · J9U (EN, HE) 987007272876005171 · NSK (HR) 000690896 |
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