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Termini inglesi al plurale | NAVIGAZIONE |
Nella voce Emanuele Scatarzi erano presenti alcuni termini inglesi resi al plurale (telenovelas, telefilms) che ho lasciato visualizzati con la "s" finale pur indicando il link ovviamente al singolare.
Mi chiedevo se era corretto o non fosse meglio lasciarli senza la "s" anche per la forma plurale, come di consueto viene fatto nel riportare questi termini in altri contesti (giornali, riviste, libri, ecc.).
--Mirkocav 00:58, 26 lug 2007 (CEST)
- Hai fatto
benemale chiedo scusa, letto male l'intervento (vedi Wikipedia:STILE#Parole straniere). --Trixt 01:02, 26 lug 2007 (CEST)
- Hai fatto male: la regola è semplice, quando si parla in italiano si dovrebbe tendere ad usare solo la grammatica italiana... Perciò le telenovela, i film e così via. Oltre tutto questi due termini sono divenuti di uso comune in italiano e perciò termini italiani a tutti gli effetti. Per finire, se così non fosse ed io usassi un termine bulgaro, come faresti a creare il plurale? --F l a n k e r ✉ 01:13, 26 lug 2007 (CEST)
- @ Trixt: avevo capito, oltretutto avevi "linkato" correttamente la pagina di aiuto :). --F l a n k e r ✉ 01:28, 26 lug 2007 (CEST)
- Hai fatto male: la regola è semplice, quando si parla in italiano si dovrebbe tendere ad usare solo la grammatica italiana... Perciò le telenovela, i film e così via. Oltre tutto questi due termini sono divenuti di uso comune in italiano e perciò termini italiani a tutti gli effetti. Per finire, se così non fosse ed io usassi un termine bulgaro, come faresti a creare il plurale? --F l a n k e r ✉ 01:13, 26 lug 2007 (CEST)
- Vale anche per il francese? (esempio) --Iron Bishop (¿?) 10:38, 26 lug 2007 (CEST)
Sono d'accordo per evitare plurali inglesi non necessari (ricordate la gag di Arbore proprio sui "films"?). Sul francese andrei più cauto. Anche perché se ormai lessicalmente ci siamo appecoronati al signore anglofono del mondo, a quello gallico non lo siamo più da un paio di secoli. A meno che certi termini non siano appunto ormai entrati nell'italiano comune parlato. --Cloj 11:14, 26 lug 2007 (CEST)
Se non ricordo male, in italiano le voci straniere non hanno plurale, per cui vanno sempre rese al singolare (i film con buona pace di Arbore) --Mac 12:25, 26 lug 2007 (CEST)
Dall'Accademia della Crusca: [1] --Rutja76scrivimi! 12:34, 26 lug 2007 (CEST)
- Mi hai preceduto di due minuti netti... stavo per linkare la stessa pagina... XD --*Raphael* 12:37, 26 lug 2007 (CEST)
- Tanto per fare il piccolo cacaspilli, telenovela è di origine iberoamericana, e en:Telefilm è diverso da it:Telefilm. Cruccone (msg) 13:29, 26 lug 2007 (CEST)
Una domanda: «ma ci leggete bene?»
«la regola è semplice, quando si parla in italiano si usa solo la grammatica italiana»
Se non vi fidate di me andate dove vi ha mandato Trixt: Wikipedia:STILE#Parole straniere. --F l a n k e r ✉ 14:10, 26 lug 2007 (CEST)
- Interpellato... In effetti i dubbi sul trattamento dei plurali dei forestierismi continuano a sussistere, non tanto tra di noi, ma tra i linguisti. Prova ne è il fatto che lo stesso intervento sul sito dell'Accademia della Crusca non è categorico. Se posso aggiungere altre fonti, Luca Serianni (Italiano, III.130 ss.) illustra diversi casi in cui l'italiano mostra comportamenti difformi (e legittimi comunque). In generale, però si tende, soprattutto nel caso dei plurali stranieri in -s, a lasciare la forma del singolare. Eccezioni, però, ce ne sono, e molte. Tralascio il caso di telenovela, perché non saprei dire (comune è comunque il plurale telenovelas, forse quasi con quell'intento "di evidenziare la provenienza esotica di una parola" di cui parla Serianni; ma si sente anche l'italianizzato "telenovele"). Nel caso di fabliaux, invece, mi permetto un appunto. Fatto salvo tutto ciò che è stato detto da tutti, è pur vero che il termine fabliaux - al plurale - è comunemente usato per indicare quel genere letterario fiorito, insieme a quello dei lais, nel XII secolo. Si tratta di una forma assolutamente comune nelle storie della letteratura. Solo per questo motivo sono intervenuto nella voce, apportando quelle modifiche. Per riferimenti, se mi permettete di citare solo un volume "scolastico", A. Budriesi, Letteratura: forme e modelli, I, p. 43 e ss. Ma anche edizioni moderne, ad es.: Fabliaux. Racconti francesi medievali, a cura di R. Brusegan, Einaudi. Ciao, --Alec 00:02, 27 lug 2007 (CEST)
- Mah... sicuramente troveremo sempre qualche "studioso" che la penserà diversamente, ma la regola è quella, il perché credo sia ovvio e spiegato più sopra. Ad eccezione naturalmente di parole che sono state adottate direttamente al plurale tipo jeans. In inglese invece è diverso, in quella lingua si usa solitamente il plurale originale. --F l a n k e r ✉ 13:19, 27 lug 2007 (CEST)