Wikipedia:Bar/Discussioni/Obbligo di rettifica

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Obbligo di rettifica NAVIGAZIONE


Leggevo su Punto informatico delle nuove norme sull'obbligo di retifica che potrebbero essere introdotte con le nuove leggi sulle intercettazioni [1]. Mi chiedevo (e chiedo agli azzeccagrabigli presenti):

  • Al di la' delle responsabilità personali, nei confronti di "wikipedia" nel suo complesso, cosa potrebbe comportare una simile norma?
  • Nel momento che si salva una pagina con alcune affermazioni, in un certo senso le si "approva" dal punto di vista di chi, non conoscendo gli usi interni, si limiterà a vedere chi in cronologia ha ritenuto di salvare la pagina con queste all'interno. A questo punto a rischiare la multa sarebbero tutti gli utenti che hanno modificato la pagina dopo l'inserimento delle affermazioni? (dubito che questa legge prenda in considerazione l'idea di un'opera collaborativa)

--Yoggysot (msg) 01:00, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Per comodità riporto il testo dell'art. 15 del testo blindato che ha altissime probabilità di passare
Art. 15.
(Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47).
1. All'articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il terzo comma è inserito il seguente:
«Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell'articolo 32 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono»;
La prima impressione è che, per evitare grane, è opportuno pensare ad organizzarsi per fronteggiare un uso sempre più massiccio (e purtroppo anche in molti casi strumentale) delle rchieste di rettifica. Per fortuna i nostri server sono negli Stati Uniti, ma temo che questo non basterà per evitare incombenze in Italia.

Quando il provvedimento diventerà legge, sicuramente il mondo web riuscirà ad ottenere almeno i chiarimenti essenziali e solo allora si potrà esprimere un parere motivato. D'istinto sono portato a ritenere che non basterà trincerarsi dietro il fatto che l'obbligo di rettifica incombe solo a carico di chi per primo ha pubblicato su Wikipedia la notizia contestata.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:32, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Dall'alto della mia ignoranza in materia legale, a me sembra che basti semplicemente modificare la voce correggendo l'informazione errata, cioe' nient'altro che quello che abbiamo sempre fatto fino ad oggi. Il testo "rettificato" compare sul sito "con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso e la stessa visibilita'", quindi assolve pienamente l'obbligo di legge. --Gerardo 10:24, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
@Geraldo. Si basta rettificare, ma la novità è che lo si deve fare nelle 48 ore e senza commenti. Attualmente non esiste nessun obbligo temporale ecc. Se si sbaglia (ammesso che sia pacifica l'applicazione della legge italiana) sanzioni gravissime.
Yogysot si poneva l'interrogativo Chi rischia le sanzioni? Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:30, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
domanda (spero non scema)... immagino che in primis sia lo stesso utente che ha inserito l'informazione a dover provvedere... ma se costui non interviene toccherebbe ( se ho capito bene) comunque allo "stesso sito" es: wikipedia (meglio, agli utenti che lo frequentano) provvedere ... ma qui sorgono una serie di problemi che vedo difficilmente risolvibili... come verrà informata la "comunità" della cosa? qualunque utente connesso subirà la sanzione pecuniaria se non rettifica? --torsolo 11:01, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Non vedo dove sta scritto senza commenti e non mi sembra che corrisponda alla prassi che seguono i giornali. --Gerardo 11:28, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Art.15 §1.b: "al quarto comma, dopo le parole: «devono essere pubblicate» sono inserite le seguenti: «, senza commento,»;". --Vermondo (msg) 16:06, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]
@GerardoIl testo dell'articolo lo trovi qui. b) al quarto comma, dopo le parole: «devono essere pubblicate» sono inserite le seguenti: «, senza commento,»;
@Torsolo Se il legislatore fosse accorto, scriverebbe che nei blog e siti aperti a tutti tocca a chi vuole la rettifica inserirla. Ma il governo ha posto la fiducia e il testo attuale non può più essere modificato. Il rischio è che con questo pessimo testo cadano a pioggia sanzioni assurde su chi chiaramente non ha nessuna responsabilità. --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 11:43, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Rimanendo salva la responsabilità personale di chi scrive fesserie, dalla norma si deduce che su WP ognuno, come è stato finora, può modificare quel che vuole rettificando quel che vuole. Nel caso di richiesta, dunque viste le nostre regole di funzionamento interne, richiesta agli amministratori, questi avrebbero 48 ore di tempo per rettificare (es. nel caso di pagina bloccata, di utente incapace di modificare, o piantagrane). Sennò? Sennò l'admin se ha la sfortuna di essere italiano finisce ai lavori forzati!!! Scherzo, l'admin non è il titolare del sito, ma soltanto il destinatario della richiesta di cui parla la legge. Al massimo al massimo nel caso di inottemperanza (fantasie, già ci tuteliamo da soli) il soggetto danneggiato può chiedere il sequestro di WP alla magistratura. La quale non potrà mai costringere un server statunitense ad adeguarsi alla legge italiana, dunque WP rimarrà sequestrata e sparirà per sempre dall'Italia. In concreto non succederà assolutamente nulla. Sempre IMHO. Ah, le sanzioni sono soltanto di natura amministrativa, semmai facciamo una colletta. --Crisarco (msg) 00:35, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Quoto Crisarco. Diverse norme sono state emanate nell'ultimo decennio con l'intento di estendere al Web una normativa rigida adatta all'editoria su carta e su territorio nazionale ma incompatibile con le dinamiche di funzionamento della rete. Norme che per difetto intrinseco sono tecnicamente inapplicabili per carenza di competenza (o per scarsa lungimiranza) del legislatore. Penso ancora a quella famosa norma che imponeva l'invio - a scopo di archiviazione - di una copia dei siti web (non si sa bene quali) alla biblioteca nazionale di Firenze e Roma senza alcun onere per lo Stato. Sinceramente mi risulta difficile pensare che qualche responsabile di WMF o WMI si preoccupi di fare un dump ad ogni minuto per aggiornare gli archivi depositati relativi a WP (apropos, sono mai stati depositati?). Certo, la norma resta e all'occorrenza può essere sfruttata per dimostrare all'occorrenza che la legge è uguale per tutti ma per qualcuno è ancora più uguale, ma la mia impressione è che si tratti della solita norma folcloristica buona per gestire il flusso nazionale sulla carta stampata e sull'emittenza radio tv, ma tecnicamente impossibile da gestire sul web e a maggior ragione sul web 2 --Furriadroxiu (msg) 00:50, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

(rientro) Il mio "timore" piu' che altro e' chi deve considerarsi responsabile della notizia da rettificare oltre a chi l'ha scritta per prima, visto che nel nostro caso potremmo avere spostamenti del testo, modifiche della frase (magari un utente, senza porsi il problema della sua veridicità, si limita a riscriverla in italiano migliore, e' "complice" pure lui?), scorpori in altre pagine, ecc... Questo senza contare che nelle ns pagine non c'e' un contatto con scritto "per richieste di rettifica mandare la comunicazione qui".

Facciamo un esempio pratico: un utente A scrive qualcosa sulla voce di MrX (magari citando un articolo di giornale o un sito web come fonte), passano i mesi e A lascia wiki, nel frattempo sulla voce ci hanno messo le mani anche B e C, il secondo andando anche a riformulare la frase. Poi D prende quel paragrafo e lo scorpora in una voce nuova, nella cui cronologia ovviamente non c'e' traccia di A, B e C, la voce viene ulteriormente espansa da E, ma non in quella sezione. Passa altro tempo in cui pure D lascia wiki. Arriva l'avvocato che cura l'immagine di MrX, legge la frase e ritiene che sia falsa (magari per quel che ne sappiamo al tempo aveva anche chiesto rettifica la giornale o al sito), in assenza di contatti prova a cliccare su modifica e lascia una frase nella voce. Poi capendo come funziona la cronologia vede che la frase apparentemente e' presente da quando l'ha scritta D e lascia anche una comunicazione a D. Passano 48 ore senza che qualcuno si renda conto che la pagina e' stata modificata, visto che nessuno di coloro che l'ha negli osservati speciali si collega quei giorni, ne' si nota il messaggio in discussione a D, visto che e' un utente inattivo da tempo, risultato: parte la denuncia. A parte A, i restanti B, C, D e E, cosa rischiano? --Yoggysot (msg) 01:50, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Posto che siamo nel campo amministrativo, dunque al massimo qualcuno potrebbe rischiare una sanzione pecuniaria, IMHO, stando alla ratio della norma, il problema su WP non si pone perché se Mr.X ritiene di essere danneggiato da qualcosa pubblicato non è necessario che faccia richiesta di rettifica ma può modificare da sé la voce. Se ovviamente questo fosse un sito non aperto alle modiche sarebbe sì necessaria la richiesta di rettifica. IMHO ci si fanno problemi inutili. E' più probabile che un utente wikipediano pubblichi qualcosa di proibito in Bananolandia e venga arrestato dalla polizia di quel paese non appena vi fa scalo aereo. --Crisarco (msg) 02:16, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

non credo però che MrX sia tenuto a sapere che puo' fare lui le moficihe, mentre la legge gli garantisce di chiederla e "obbligarci a retificare". Comunque si parla di 12500 euro di sanzione, che non saranno una condanna penale, ma sono in grado di fare parecchio male. --Yoggysot (msg) 02:21, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Allora MrX scriva al titolare del server, perché certo non può chiedere a te di rettificare. Poi, visto che il server è negli USA, aspetti che dalla Florida gli rispondano entro 2 giorni, sennò può andarsene in Procura. Certo non può chiedere a me di rettificare, io sono un utente come lui. Comunque ribadisco l'impressione che ci si sta fasciando la testa per nulla. --Crisarco (msg) 02:28, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Siamo in Italia (o almeno lo sono molti dei contributori) e con la fantasia italiana qualche soluzione (al solito molto pasticciata) la si troverà. Ma anche le autorità italiane hanno una fervida fantasia . Ad esempio se non fosse veramente accaduto, nessuno avrebbe immaginato una cosa simile a questa: http://www.wikipedia.it/wiki/wiki/Roberto_Fiore Visti i precedenti, non sono proprio sicuro che ci stiamo fasciando la testa per nulla. Se poi se la prenderanno con i cloni, ben vengano i cloni: ci faranno da parafulmine.
P.S. Qualche tiepida speranza che il testo venga migliorato permane. Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 07:46, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

OT: Ricordo che la suddetta pagina appariva qualche mese fa priva di testo e bloccata con l'apposito template di WP. Mi è nuova questa del sequestro ma immagino che la pagina sia ancora visibile, seppur appunto wikipedianamente bloccata, agli utenti che si collegano da paesi diversi dall'Italia. Anzi no. --Crisarco (msg) 09:49, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]

@Crisarco Vale la pena forse di ricordare che: AMLETO - Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia. (Atto I, sc. 5) e, forse, se il testo della legge approvato dalla Camera e ora al Senato non cambia, fasciarsi la testa non sarà una operazione completamente inutile. Ma mentre giornalisti e FIEG tentano di far sentire la loro voce, il mondo del web va in ordine sparso.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:55, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Scusate, premesso che con una norma del genere ci possono essere anche problemi di costituzionalità (cfr. Art. 21) fossero i primi, con 'sto governo... la situazione estrema che mi viene in mente è stato il caso del "sequestro" di Pirate Bay dell'anno scorso, che è durato solo poco più di un mese, durante il quale il sito era comunque raggiungibile con i server OpenDNS. Mi sembra la solita norma fatta da gente che non ha la benché minima idea di come funzioni Internet (vedi la sopracitata norma sull'archiviazione dei siti). E comunque non è ancora escluso lo stralcio se il Quirinale risponde picche: alla fine, quello che interessa a loro sono le intercettazioni, non i blog.--WebWizard - Free entrance »» This way... 11:48, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Ah, dimenticavo: come la gestiscono poi la Wayback Machine di archive.org ? Quantomeno non la gestiscono... --WebWizard - Free entrance »» This way... 12:27, 12 giu 2009 (CEST)[rispondi]
A mio parere, una buona sintesi dei termini giuridici del problema e dei tanti dubbi sollevati dalle espressioni poco felici dell'attuale testo è qui--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:43, 13 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Al di là dei problemi di costituzionalità, si può considerare anche l'ipotesi di eliminare la pagina della persona oggetto del problema e scrivere a chiare lettere la motivazione della eliminazione. Sicuramente non sarà bello in prima istanza per l'enciclopedia, ma forse le persone condannate alla damnatio memoriae wikipediana ne ricaverebbero un danno superiore a quello che tocca a noi. Cattivo? Forse è il caso di cominciare anche a mostrare i denti per quello che la legge consente, e certo non siamo obbligati a mantenere un servizio gratuito di CV, perchè questo è quello che finiranno per diventare le nostre biografie dopo una precisa e puntuale applicazione della normativa di cui sopra. Se poi vogliamo fare i buonisti ad oltranza, va bene. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 17:17, 14 giu 2009 (CEST)[rispondi]
Questo pero' non e' ne' rettificare, ne' farlo "senza commento" (anzi è l'esatto contrario).--Yoggysot (msg) 20:11, 14 giu 2009 (CEST)[rispondi]

(rientro) Vi dirò di più, a questo punto la legge sulla rettifica, costituzionalità a parte, è di fatto inapplicabile, visto che:

  • a) Il responsabile dei contenuti di Wikipedia non è Wikimedia Italia, ma Wikimedia Foundation che sta a San Francisco, e col diritto di rettifica ci si fa giosamente una pippa.
  • b) Non esiste un direttore o vice direttore responsabile a cui indirizzare la richiesta di rettifica (che andrebbe fatta, tra l'altro, via raccomandata AR per comprovare l'effettivo invio) a chi la mandano, a Jimbo Wales ?!?!
  • c) Wikipedia accetta contributi sia nominativi (anche se tramite nickname) che anonimi, cioè de facto irrintracciabili, se non dall'autorità giudiziaria. Quindi, anche da quel lato, porta chiusa.

In sintesi, la solita legge fatta da incompetenti che si scopre non essere applicabile. COme se fosse una novità... --WebWizard - Free entrance »» This way... 15:23, 16 giu 2009 (CEST)[rispondi]

La telenovela continua: Oggi un nuovo articolo di Repubblica--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 19:04, 17 giu 2009 (CEST)[rispondi]