Wikipedia:Bar/Discussioni/Legge Levi-Prodi: cosa ne pensa il Times e Boing Boing (terzo blog al mondo)

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Legge Levi-Prodi: cosa ne pensa il Times e Boing Boing (terzo blog al mondo) NAVIGAZIONE


A geriatric assault on Italy's bloggers

Times on line.


Italy proposes a Ministry of Blogging with mandatory blog-licensing

Boing Boing, terzo blog al mondo.


Di solito non utilizzo linguaggio scurrile ma quando ce vo' ce vo': che figura di merda che sta facendo l'attuale governo italiano!!! L'Italia, dopo aver fatto consapevolmente fuggire i cervelli migliori dal proprio paese, adesso vuole geriatricamente porre un rimedio alla libertà dell'informazione libera su interent. E tutto questo mentre Jimbo Wels chiede fondi proprio per aumentare la possibilità di conoscenza libera. Se lo sa Jimbo mi sa che fra le nazioni in via di sviluppo ci inserisce anche l'Italia. :-( --Sergejpinka discutiamone 09:27, 25 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Gli sviluppi della questione erano stati affrontati qui. Ugualmente il governo, nel proporre il DDL ed adesso l'emendamento colleziona figuracce: Parlare di siti frutto di organizzazione industriale del lavoro in internet è volere, a bella posta, creare confusione terminologica, per poi lasciare spazio a qualche interprete sicuramente più realista del re. Di nemici della libertà nel web ce ne sono già tanti, inutile dar loro corda.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 10:30, 25 ott 2007 (CEST)[rispondi]

«Un attacco geriatrico sui blogger italiani [...] Se il governo italiano pare incapace di adattarsi al mondo contemporaneo, la spiegazione è abbastanza semplice. Il vostro paese funzionerebbe allo stesso modo se al potere ci fossero i vostri nonni. [...] [L'allarmismo sembra eccessivo perché, dopotutto] questa è l'Italia, un posto dove idraulici al pari di capitani d'industria sono evasori fiscali recidivi. Non ti preoccupare, amico. Goditi il sole, vino rosso e tagliatelle

Le tagliatelle? Tra un po' neanche piu' quelle--Contezero 13:41, 25 ott 2007 (CEST)[rispondi]

non offendete i nonni[modifica wikitesto]

Che il nostro governo abbia un attacco geriatrico è vero, ma per favore, non offendete i nonni. Gli sciocchi esistono ad ogni età. In fondo il sottesegretario Levi di anni ne ha solo 58, cinque meno di me, e quindi, a mio parere, il problema non è tanto di anagrafe quanto di insensibilità al mondo moderno Non è nemmeno questione di partito. Mi sembra proprio che in sede di commissione cultura della camera abbiamo trovato, mi sembra, attenti ascoltatori in tutti gli schieramenti politici. Tornando più in tema, l'Italia dei Valori adesso pare disposta ad aiutarci, ma quando ha messo Sergio Scicchitano come incaricato del sindaco Veltroni a tutela dei consumatori, questo signore ha passato metà del suo tempo a demonizzare internet, anche quando le sue affermazioni erano del tutto gratuite. Anche in quel caso non era certo un problema di età perchè di anni ne aveva solo 48, non certo un matusalemme.

Speriamo che ora Di Pietro mantenga la parola e si avvalga di collaboratori che aiutino concretamente il mondo web--Mizar (ζ Ursae Maioris) 14:17, 25 ott 2007 (CEST)[rispondi]

non offendete e basta[modifica wikitesto]

Di solito mi astengo da conversazioni del genere, che preferirei non vedere nemmeno su Wikipedia, ma siccome l'ultima cosa che voglio è la disinformazione, rispondo così. --Toobaz rispondi 04:10, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]

@Toobaz sei liberissimo di accettare o rifiutare il dialogo. Il discutere pacatamente di fatti e non di pregiudizi ideologici è un diritto, ma non un obbligo. Ti dico subito, allora, del testo da te linkato. Lì si dà per scontato che ci è stato un problema o addirittura che esso era gonfiato ma che lo stesso comunque è completamente rientrato. Permetti che non è così: quell'uso del termine organizzazione industriale è un buco che può permettere interventi censorei senza nemmeno avere criteri oggettivi di discriminazione.
L'esigenza di porre un briciolo regole ad un mondo che per definizione è solo espressione di libertà ma dove possono intrufolarsi tutti, buoni e cattivi forse è veramente condivisa. Ma occorre effettuare prima una seria analisi del fenomeno, e se possibile cercare di capire le ragioni degli altri. La Commissione cultura della camera, anche tramite l'istituto delle audizioni, come ho già dato sopra atto, ha mostrato di voler tentare di capire le istanze del mondo dell'open content. Mi sembra che l'estensore del DDL e ancor più che ha scritto la pagina da te linkata, no.
Qualche piccolissimo spunto solo come tentativo di indicare alcuni problemi, senza la pretesa di fornire bacchette magiche Internet è per definizione senza confini. Imporre uno schema di direttore responsabile, per di più citadino italiano obbligatorio per i siti, quando analoga norma non c'è all'estero, vuol dire recidere i legami con il diritto italiano di tutti i siti veramente internazionali (come wikipedia, che sono su server estero, hanno regole liberamente accettate da tutta la comunità internazionale), e in cui molti contributori, ma non tutti, sono cittadini italiani e dove i dati vengono normalmente, ma non sempre, caricati dall'Italia. Ma ripeto, se vuoi accettare il dialogo, va bene, se ritieni gli altri tutti disinformati ed ammalati di blogpurismo, credo che i progressi possano essere solo minimi.
Finora la giurisprudenza per accertare quale legge nazionale trova applicazione ai siti, ha avuto criteri molto larghi. Il giudice italiano si è dichiarato competente non solo per i domini di diritto italiano (.it) e quelli ospitati da server fisicamente su suolo italiano, ma anche quelli in cui l'immissione dei dati avviene dall'Italia. Il rischio che con queste premesse è che qualcuno poi interpreti la legge emananda nel senso che tutti i siti del mondo, quando ad esso partecipano contributori che caricano i dati dall'Italia, dovrebbero avere una iscrizione in Italia.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 10:48, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Sono perfettamente d'accordo con Toobaz, di cui ho letto l'articolo. Tra l'altro non capisco il senso di questo post con l'ambito di Wikipedia. --82.59.57.56 10:55, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]

C'entra dal momento che Wikipedia rischia la chiusura. L'emendamento proposto prende in considerazione i soli blog (peraltro quelli gestiti da una sola persona e non quelli collettivi!) e non i progetti che si basano sulla filosofia Wiki. -- Sannita - L'admin (a piede) libero 13:44, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Ma lo stupore di Toobaz e dell'anonimo dell'attenzione dei wikipediani al DDL mi lascia veramente stupito. Se un rischio di interpretazione in senso sfavorevole non c'è, basta che il presentatore del disegno di legge, (o chi per lui), completi i suoi chiarimenti. Se no è naturale che di fronte ad una minaccia così oscura ci si agiti. Data la struttura di wiki è impossibile indicare il nominativo di un direttore e allora o wikipedia dovrebbe esistere in tutto il mondo, tranne che in Italia o si chiarisce che la norma non ci riguarda. Per fortiuna Wikipedia in lingua italiana potrebbe continuare ad esistere, avendo solo l'avvertenza che i contributori inseriscano i dati da IP esteri.
Quanto poi alla questione sollevata nella pagina linkata, circa la denominazione del DDL Levi è il presentatore e Prodi è il Presidente del consiglio dei ministri di approvazione del DDL che, ricordiamolo, ha come oggetto la delega al Governo, presieduto appunto attualmente da Prodi, per emanare un decreto legislativo in materia.
Dubbi sul DDL anche emendato sono stati espressi anche da membri del governo [1] --Mizar (ζ Ursae Maioris) 13:53, 26 ott 2007 (CEST)[rispondi]
Non è una questione di "rischio di interpretazione": ogni volta che una legge rimanda ad un regolamento c'è un "rischio di interpretazione", che fa sì che uno dica "beh, terrò gli occhi aperti". Il che è diverso dal dire "sono degli incompetenti" e soprattutto è molto diverso dal dire "siamo delle vittime, sono liberticidi". Che i fautori della legge abbiano dato alla legge stessa un'importanza enormemente minore di quella che poi ci ha vista la blogosfera, mi sembra evidente.
Riguardo al nome, il discorso mi sembra semplice: citatemi una sola legge di un governo Berlusconi che riporti il nome di Berlusconi (magari anche tra quelle che Berlusconi ha personalmente voluto e "curato"!). E capiamolo che Grillo non è la Bibbia... --Toobaz rispondi 05:03, 27 ott 2007 (CEST)[rispondi]

@IP anonimo: l'articolo non è mio, solo mi sembra scritto con la testa e quindi l'ho linkato. --Toobaz rispondi 05:09, 27 ott 2007 (CEST)[rispondi]

@Toobaz Più ci ripenso. più trovo tutto strano. Se passa la nuova legge, non solo le diffamazioni effettuate via internet vengono punite in modo aggravato, ma anche quando i fatti sono veri, è precluso al diffamatore di sollevare l'ecepio veritatis. In pratica si mette un bavaglio pesantissimo. Da tener presente che, invece, negli Stati Uniti, in base al primo emendamento, l'excepio veritatis può essere sempre sollevata. Io lo ripeto: la pagina da te linkata è veramente molto lontana dal descrivere la verità dei fatti. --Mizar (ζ Ursae Maioris) 06:54, 27 ott 2007 (CEST)[rispondi]


Nessun rischio, nessuna minaccia. Se c'è una cosa dannosa, è lasciar pensare che una cosa del genere in un paese europeo possa accadere. In questo caso infatti non c'è da non fidarsi così, il bug del disegno di legge è stato completamente corretto (""Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione al Roc i soggetti che accedono ad internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro [in ciò rientra Wikipedia]", art. 7) e non c'era intenzione di danneggiare alcuno.

Vorrei sottolineare maggiormente che il post qui presente non è "il disegno di legge e Wikipedia", ma "guardate cosa scrive il ... su...", il che dovrebbe classificarlo come fuori tema. Se le cose funzionano in un altro modo, posso eventualmente dilungarmi in spiegazioni sul comma e sui fini della legge.

P.S. Il nome alle leggi lo si dà in base ai primi firmatari e/o ai suoi estensori, non penso che Prodi si sia messo a scrivere in materia (non per niente DELEGA)... --82.59.57.56 14:59, 27 ott 2007 (CEST)[rispondi]