Vincenzo Fusco (militare)

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Vincenzo Fusco (Seravezza, 9 luglio 1913Mar Mediterraneo, 13 novembre 1944) è stato un militare italiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Uscito dall'Accademia di Livorno con il grado di guardiamarina nel 1933, l'anno successivo fu promosso sottotenente di vascello. Partecipò alla guerra italo-etiopica imbarcato sulla cannoniera Berta. Nel 1938, la promozione a tenente di vascello, l'imbarco sugli incrociatori "Fiume" e "Bartolomeo Colleoni", col quale eseguì una crociera in estremo oriente nel 1938.39, e quindi sulle corazzate "Andrea Doria" e "Vittorio Veneto".

Nel 1941, dopo aver frequentato la Scuola di osservazione aerea di Orbetello, operò con la 147ª Squadriglia Idrovolanti dell'Egeo e, nel novembre 1942, nella 148ª Squadriglia a Vigna di Valle, quindi nella 182ª. Nell'aprile del 1943, nuova promozione, a capitano di corvetta, e il comando della corvetta "Chimera".

Dopo l'8 settembre 1943 aderì al Regno del Sud. Il 24 luglio 1944, l'ufficiale versiliese assunse il comando della 1ª Flottiglia MAS, nei reparti della Marina cobelligerante che condussero la guerra di liberazione contro i tedeschi.

Cadde, falciato da una raffica di mitraglia, nel corso di una missione, portata a termine positivamente con la motosilurante MS 56, isolata nelle vicinanze di un porto saldamente presidiato dai tedeschi in Montenegro. L'ufficiale, che era già stato decorato di due medaglie d'argento, di una di bronzo e di una Croce di guerra, è stato insignito, alla memoria, della massima decorazione militare per quest'ultima impresa.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare alla memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale superiore entusiasta e generoso, già distintosi per ripetute prove di valore, chiamato a nuovi ardimentosi compiti al comando di motosiluranti, aveva saputo infondere negli equipaggi il suo giovanile entusiasmo ed una profonda dedizione alla Patria ed al dovere, sempre primo ad affrontare il rischio nelle perigliose missioni in acque nemiche. Nel corso di ardua missione compiuta con unità isolata, si portava nelle immediate vicinanze di porto nemico saldamente presidiato e difeso e, dopo avere assolto interamente il compito affidatogli, affrontava una sopravvenuta unità nemica superiore per tonnellaggio ed armamento, apriva il fuoco per primo e dopo avere inflitto perdite all'avversario cadeva fulminato da raffica di arma automatica, coronando con il supremo sacrificio, un'esistenza tutta dedita alla Patria e alla Marina nello spirito del glorioso motto dei M.A.S. della R. Marina.»
— Mare Adriatico - Coste Montenegrine, 13 novembre 1944[1].
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Cielo del Mediterraneo orientale, maggio 1941
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Cielo del Mediterraneo orientale, giugno - settembre 1941
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Cielo del Mediterraneo orientale, ottobre 1941 - maggio 1942
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Adriatico, settembre 1943

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vincenzo Fusco, su Quirinale.it. URL consultato il 15 novembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]